L'aporia del flagello pandemico

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da EUGENIO TRIVINO*

Un MMA pro-vaccinazione ad ogni costo può essere pericoloso quanto la ripugnante distopia anti-vaccino del bolsonarismo

Dedicato al Dott. Fernando Antonio de Almeida

1.

La decisione dell'Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria (ANVISA) favorevole al rilascio dell'uso di CoronaVac e ChAdOx1[I] per la lotta contro il COVID-19 in Brasile è, con tutti gli applausi – e salvo giudizi migliori –, legittimamente non scientifico, in senso idiosincratico ed estensivo, in termini di riflessione di questo testo.

Sotto importanti riserve dei tecnici dell'agenzia[Ii], la decisione dilemmatica rifletteva il contraccolpo dell'urgenza pubblica e l'instancabile clamore delle pressioni necropantopiche. In condizioni diverse, lontane dal peso dell'emergenza e della sfortuna, si presume che l'ente avrebbe motivi sufficienti (dimostrati, tra l'altro) per continuare la pre-valutazione dei prodotti di laboratorio e l'interazione con i centri di ricerca farmacologici e biotecnologici proponenti .

L'efficacia di CoronaVac, sviluppata dal laboratorio cinese Sinovac, in collaborazione con l'Istituto Butantã, ha avuto una performance di efficacia globale apparentemente bassa: 50,38%. Precedenti test dell'Istituto, tuttavia, indicavano una regressione patogena totale e morte zero nei casi gravi e moderati; e, nei sintomi lievi, il 78% di successo.

Le informazioni circolanti sullo stesso vaccino indicano il tasso medio globale più alto in Indonesia: 65,3%. La differenza conferma la relatività della performance inibitoria in base al territorio, alle condizioni climatico-culturali, alla genetica, alla carica virale e all'esposizione (in Brasile i partecipanti al test erano operatori sanitari).

Al contrario, l'efficacia del vaccino britannico ChAdOx1, sviluppato dall'Università di Oxford e dalla società farmaceutica AstraZeneca, con know-how importato da FioCruz, è, in media, il 70,42%.

Infatti, almeno nell'attuale fase di follow-up post-test di laboratorio, le perizie garantiscono anche che questi vaccini non provocano effetti collaterali significativi e, soprattutto, assolvono alla missione della ricerca anti-COVID-19: frenare o porre rimedio contagio e salvare vite umane, dalle manifestazioni sintomatiche lievi a quelle più gravi.

2.

Queste note danno luogo a rilevanti deduzioni socio-fenomenologiche.

Certamente, lo sviluppo, l'industrializzazione e la distribuzione di vaccini contro COVID-19 in meno di un anno costituiscono impresa dromoapta caratteristica notevole della tecnoscienza del XNUMX° secolo. Invocativo della prefissazione greca dromos (riferendosi alla “razza” o alla “velocità”) – cara all'opera di Paul Virilio –, la velocità materializzata dall'industria farmacoallopatica internazionale ha leitmotiv peculiare: sulla falsariga dell'umanesimo illuminista, agisce per liberare il mondo tardo capitalista e i suoi sistemi economici ibridi - in breve, l'intero regno storico-sociale della merce - dallo storico improvviso rallentamento della produzione economica e dell'espansione sotto il nord neoliberista. Il giusto vessillo per questo è l'urgente riduzione del numero dei morti in ogni Paese della filiera commerciale e, viceversa, il progressivo annullamento della diffusione della contaminazione, al fine di salvare il maggior numero di vite.

Evidentemente, la suddetta impresa, demarcando il potere cognitivo raggiunto dall'umanità stessa (secondo i quadri competitivi della visione liberale), merita tutte le celebrazioni, in rimprovero all'imposizione genocida della sofferenza collettiva da parte dell'indicibile insolenza federale dell'estrema destra in Brasile. Questa irresponsabilità criminale – ancora un'altra, da giustificare accusa presidenziale, tra le oltre 60 richieste nel cassetto della Presidenza del Congresso Nazionale – ha spinto il Paese verso il basso di decine di posizioni nel posto inizio generale dell'immunizzazione.[Iii] Quante migliaia di morti non hanno ostacolato il letargo sospetto, l'incompetenza tecnocratica e la scarsa diplomazia di uno Stato che ha taciuto rispetto alle regole di salute pubblica stabilite dalla Costituzione federale del 1988? Questo difetto imperdonabile accentua l'erosione annuale dei livelli nel posto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), delle Nazioni Unite (ONU). Dal 2019 al 2020, il Brasile, tra altri 188 paesi, è sceso dal 79esimo all'84esimo.[Iv] (4)

Tuttavia, la perseveranza della prudenza politica è troppo preziosa per essere gettata nella pattumiera. Il quadro generale dello scenario descritto porta in primo piano una frangia importante, trascurata nel dibattito pubblico sulle tendenze governative, corporative e di massa in materia – una frangia tabù nella e dalla ragnatela esponenziale e contestata dei discorsi e degli interessi.

A cortesia di prudenza dimostra che l'afflizione sociale che comprensibilmente è culminata nel vanaglorioso clamore per la salvezza del vaccino (e che ha preso il sopravvento su una parte significativa dei social network) lattina essere socialmente sfavorevole quanto il dissuasivo riverbero del rustico negazionismo bolsonarista, sempre accigliato e beffardo dell'urgente necessità di un'immunizzazione diffusa. La problematicità di queste circostanze storico-sanitarie collega tutte le future incertezze tecnico-scientifiche che coinvolgono i beni anti-SARS-COV-2, per quanto fortemente possano contribuire, nelle proiezioni di laboratorio, alla mitigazione (immediata e di medio termine) della curva di contaminazione e deceduti. L'aspettativa di un assoluto successo antivirale oscura la natura problematica dell'orgoglio salvifico rimuovendolo dal campo visivo quotidiano.

capire il ethos dell'argomento: mentre gli interessi politici e corporativi stanno esplorando e molestando i fatti sulla superficie della pelle, seguendo la storia vivente e ancora a distanza ravvicinata, una vaccinazione libera contro tutti ad ogni costo può essere tanto pericolosa quanto il ripugnante distopia anti-vaccino del bolsonarismo, traccia del trumpismo, entrambi contro le patrie. Il radar medico-sanitario mondiale degli effetti collaterali dei vaccini dell'azienda farmaceutica statunitense Pfizer e dell'azienda biotecnologica tedesca BioNTech, ad esempio, ha calcolato le avversità letali.[V] Affermazioni inaspettate richiedono un'indagine approfondita.

Il tono liberalizzante dell'orgoglio vaccinale rivela il suo volto più controproducente e patogeno quanto più sembra incoraggiare, nell'ambito di presupposti socialmente incontrollabili, la volontà collettiva di abbassare la guardia rispetto alle procedure sanitarie elementari, largamente consigliate fin dall'inizio del pandemia: divieto di utilizzo di mascherine monouso, distanziamento corporeo (da 1 a 2 metri) e igiene delle mani, tra le altre cure importanti, l'utopia profilattica dell'immunizzazione di massa rischia il sabotaggio per precipitazione procedurale, tanto più che la tecnoscienza non conosce ancora del tutto capacità mutante e la potenza del virus.[Vi] Per vari motivi, Israele, che ha compiuto notevoli progressi nella vaccinazione della popolazione (sulla scia di un processo elettorale maggioritario), ha recentemente dovuto istituire nuove misure di confinamento (per circa 15 giorni) per contenere la recrudescenza della contaminazione e dei decessi.[Vii]

3.

Evidentemente il riferimento per l'autorizzazione all'uso del vaccino dovrebbe essere oggettivamente oggettivo, per così dire: tutto dovrebbe dipendere, in realtà, da una rigorosa verifica tecnica – cioè libera da pressioni inflazionistiche o politiche, quali che siano – sulla qualità più assicurata possibile del prodotto controvirale in termini di effettiva immunizzazione in tutte le fasce di popolazione.

A questo punto incide l'aporia storico-sociale delle circostanze: in merito all'approvazione dei vaccini cinese e britannico in Brasile, il club pandemico del tempo, osservando morti ogni minuto, non ha consentito margini di scelta consistenti e flessibili. Anvisa e tutti i laboratori (non solo i beneficiari) vorrebbero sicuramente averlo.

aporia (dal greco apori) delimita un perimetro intellettuale e discorsivo in cui un dilemma strutturale, ascendente sulle alternative conoscitive esistenti, assume la totalità e le direzioni interpretative della discussione. Per estensione metaforica, si può dire che un'aporia situazionale consente solo un risposta – quella reattiva, immediata, indiscutibile – sotto il trascinamento irreversibile delle tendenze attuali. Qualsiasi posizione stabilita in questo contesto risulta essere lontana dall'auspicata ponderosa serenità, prigioniera della correlata flemma, della responsabile lentezza. Tale orizzonte conoscitivo, quello della pragmatica impassibile, caratterizza non uno stato di incondizionata indifferenza, ma, piuttosto, una condizione di preoccupazione libera da costrizioni o terrori di qualsiasi tipo. mutatis mutandis, la crudezza della realtà pandemica appende il miraggio di un'azione razionale e pacata al muro d'onore dell'idealismo salutista dei laici ben intenzionati. I team sanitari, in particolare quelli che stanno conducendo una battaglia diretta contro la pandemia, sanno che questo è un roseo sogno ad occhi aperti. La tradizione della medicina, come quella della giustizia – due delle più antiche invenzioni dell'umanità –, pur potendo essere tecnicamente predittiva, agisce su casi e situazioni concrete, spesso contro il tempo. La decisione cruciale sollecita appunto entro il difficile dilemma di doverlo prendere.

4.

Queste affermazioni possono sembrare estemporanee o inopportune, soprattutto nell'attuale contesto di stanchezza anti-pandemia. I lunghi mesi del 2020 sono stati interamente consumati nella fuga (o nell'indifferenza omicida nei confronti) del terrore virale che ha contagiato più di 100 milioni di persone e sacrificato più di due milioni di vite in quasi duecento Paesi monitorati. La tragedia sarebbe infinitamente più grande senza l'instancabile e doloroso lavoro di salvataggio di corpi e menti da parte delle équipe mediche e sanitarie, innumerevoli di esse tristemente diminuite dalla perdita di coppie durante la battaglia. Continueranno a rischiare la vita in tutte le unità di cura.

L'apparente estemporaneità o inopportunità delle affermazioni può anche essere erroneamente addotta a causa della curva ascendente globale della calamità sanitaria, attualmente sotto una seconda ondata virale, casi di reinfezione e mutazioni di SARS-COV-2.

Le osservazioni svolte, infatti, mettono in luce solo – come precedentemente indicato – una frangia rilevante del problema affrontato. L'atmosfera cupa del flagello pandemico ha finito per ovattarla involontariamente, in coincidenza (anche non causale) con i lucrativi interessi della potente e poliedrica industria farmaceutica-allopatica nazionale e mondiale.

Per ovvie ragioni, schermare i sistemi immunitari con l'ausilio di ottimizzatori tecnoscientifici industrializzati comprende anche impedire che vite umane diventino vittime letali di foglietti illustrativi incompleti, con molteplici effetti collaterali non ancora del tutto determinati e/o mappati, sia dai laboratori (in fase avanzata, che coinvolgono il valutazione sistematica del maggior numero di esseri umani), sia da parte di organismi federali che di organismi di controllo e autorizzazione. L'immunizzazione allopatica urgente non può mai precludere l'eventuale letalità del "fuoco amico", anche sotto l'indomabile casualità delle paradossali tendenze sociobiologiche. Entrambi incoraggiano necessariamente il sacro rispetto per la salute della popolazione.

5.

La disperazione diffusa dalle precarie condizioni sanitarie in un numero sterminato di città brasiliane inchioda la citata aporia, rumorosamente, nel tavolo del dibattito sul tema, tanto grave quanto sottile. L'altrettanto legittimo dissenso attorno alla prudente diffidenza verso un “mezzo vaccino”, ad esempio – dissenso sotto l'argomento (giustissimo, ricordiamolo) della necessità di salvare quante più vite possibili –, abbina la sua apice giustificazione alla senza senso: il suddetto dissenso è diventato fondamentale nelle circostanze di avidità che, allo stesso tempo, lo presuppongono e lo richiedono. Questo dettaglio di irruzione configura emblematicamente il momento cieco a cui sono state condotte le popolazioni, tra aggressione pandemica autopoietica, tortura sociale pantopica, opportunismo politico seriale,[Viii]velocità degli interessi privati ​​e immediatezza multimediale, in una robusta atmosfera supplementare di “personaggi” fittizi ormai prigionieri: spirale di fakenews, rifiuto ignorante dell'eredità occidentale e "guerra culturale", tra le altre chimere.

Oltre a trovarsi di fronte alle morti che gli stessi vaccini possono eventualmente causare – finora nulla pesa su Coronavac e OXFORD, a differenza del prodotto di Pfizer e BioNTech, in fase di verifica –, il suddetto dissenso dimostra, in fondo, quanta sofferenza nel aperto, unito allo stato di emergenza per combatterlo, finisce paradossalmente per fare il vecchio e insensibile motto del le quantità e quantificazioni, ora sotto pressione politico-statistica, è più rilevante della validità assoluta e di per sé di UNA vita come valore universale. UNA vita – cioè protetta, salvata, mai perduta – racchiude un intero Cosmo, sotto l'etica dell'inestimabilità. questo dettaglio sine qua non si distingue, con clamorosi onori, un lavoratore a tempo indeterminato nell'area sanitaria, sotto giuramento di professione, e un occupante temporaneo nel piano alto dello Stato o del campo aziendale, desideroso di far ripartire l'economia ad ogni costo. Medici, infermieri e assistenti di filiale hanno già naturalmente recepito ciò che, di norma, un governo o un dirigente di passaggio comprende solo con una cartellina in mano, al di fuori dell'affetto concreto e consueto – e, a questo proposito, i neofascisti non hanno commissionò persino la penna –: la vita come valore assoluto e universale ha una scala cieca, che copre non importa se sei un indiano, nero o bianco, povero o ricco, periferico o no, istruito o analfabeta, e così via. Lo Stato e l'industria farmaceutica-biotecnologica devono imparare l'assiologia – fin dalla prima lezione, l'etica – con la medicina della “guerra contro la pandemia” sui letti della speranza e della consolazione.

Inoltre, tutta la cura della comprensione politicizzata delle intenzioni del governo, delle imprese e dei media nel mezzo delle narrazioni circolanti è valida. La protologia occlusa dei discorsi ha sempre gridato significati più rilevanti della grammatica dei segni espliciti.

*Eugène Trivinho è professore del Graduate Studies Program in Communication and Semiotics presso la Pontificia Università Cattolica di San Paolo (PUC-SP).

note:


[I]Dettagli importanti possono essere trovati su:

https://g1.globo.com/bemestar/vacina/noticia/2021/01/16/oxford-e-coronavac-veja-raio-x-das-duas-vacinas-analisadas-pela-anvisa.ghtml.

[Ii]Maggiori informazioni su:https://oglobo.globo.com/sociedade/vacina/entenda-ressalvas-de-tecnicos-da-anvisa-ao-recomendarem-aprovacao-de-uso-emergencial-da-coronavac-da-vacina-de-oxford-24842686?versao=amp.

[Iii]Vedere Il nostro mondo in dati, site mantenuto da Programma Oxford Martin sullo sviluppo globale presso l'Università di Oxford, in collaborazione con il Laboratorio di dati sul cambiamento globale, un'organizzazione britannica che sostiene cause educative e sociali. Guardati dentrohttps://ourworldindata.org/covid-vaccinations. Informazioni contestuali su:

https://g1.globo.com/google/amp/mundo/noticia/2021/01/18/mundo-passa-de-40-milhoes-de-vacinas-aplicadas-brasil-aparece-pela-1a-vez-em-ranking.ghtml;

https://www.metropoles.com/saude/veja-ranking-da-vacinacao-contra-covid-19-no-mundo-brasil-aparece-pela-1a-vez?amp;

https://veja.abril.com.br/saude/brasil-fica-a-frente-apenas-de-tres-paises-na-arrancada-da-vacinacao/amp.

[Iv] Vedere https://agenciabrasil.ebc.com.br/geral/noticia/2020-12/brasil-fica-em-84o-lugar-em-ranking-mundial-do-idh?amp.

[V]Vedi, ad esempio, https://veja.abril.com.br/blog/radar-economico/noruega-tem-ao-menos-13-idosos-mortos-apos-receberam-vacina-da-pfizer.

[Vi]I discorsi pubblici dei leader legati alle confederazioni dell'industria, del commercio e dei servizi in Brasile hanno dimostrato comprensione e azione in base alla complessità della situazione in gioco. Guardati dentro https://www.terra.com.br/amp/noticias/coronavirus/empresarios-pressionam-por-vacinas-e-criticam-governo,d7d4b347f81fac9d90eb616127b3da35f029qhj5.html.

[Vii]Vedere https://www.bbc.com/portuguese/internacional-55550798.

[Viii]La cronaca porta alla luce procedimenti di basso mondo da parte di agenti politici e affaristi ultravenali, saccheggiati sfruttando rotte commerciali (convenzionali e parallele) di bombole di ossigeno utilizzate per combattere l'asfissia da SARS-COV-2. All'ombra di milioni di morti a Manaus, hanno sopravvalutato le trattative per l'acquisizione e la consegna di tubi alle unità sanitarie, prosciugando profitti in nome di interessi non confessati. (Le informazioni mostrano anche che procedure simili sono state osservate in altri stati.) Nel caso di agenti politici e funzionari governativi coinvolti, l'ostinato antirepubblicanesimo getta nella spazzatura la sensibilità politica e amministrativa. Il Programma statale Amazonas per la protezione e l'orientamento dei consumatori (PROCOM) e la magistratura locale si occupano della questione. Fonte: https://radioriomarfm.com.br/procon-investiga-superfaturamento-de-oxigenio-vendido-em-manaus.

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