La scena brasiliana – XIX

Immagine: Lucas de Jesus Ferreira
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da BENÍCIO VIERO SCHMIDT*

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Nell'attuale pausa di metà anno del Congresso Nazionale, l'apparente quiete continua ad essere segnata da spaccature tra forze antagoniste, soprattutto sulla possibilità di voto stampato e l'adozione diquartiere” in sostituzione del sistema proporzionale nelle elezioni legislative. sorgendo sottili dissensi tra tutte le forze politiche.

Quadri dirigenti del sistema politico minacciano i loro capi di partito con lo scambio di magliette, come è il caso di Rodrigo Pacheco, che si insinua nel PSD, mentre è ancora nel DEM; il vicepresidente della Camera Federale (Marcelo Ramos, PL/AM) apre la possibilità di inoltrare il accusa di Bolsonaro; la MDB fa scalpore con l'allusione al nome del senatore Simone Tebet come suo candidato per la “terza via”, e così via.

Per rompere la monotonia delle assurde dichiarazioni quotidiane di Bolsonaro nel suo box, il governo federale annuncia un cambio di ministri e la ricreazione del ministero del Lavoro, con un altro nome occasionale, alludente all'occupazione", in un Paese con oltre 14 milioni di disoccupati e un altro po' di sgomento.

Nei cambiamenti è evidente la perdita di potere relativo di Paulo Guedes, che assiste, finalmente, allo smembramento del suo superministero dell'Economia.

Il presidente Bolsonaro ha nominato l'attuale procuratore generale della repubblica (PGR) per un nuovo mandato di 2 anni; indicazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione il 21 luglio. Indicazione che non ha il sostegno di molti senatori, guidati da David Alcolhumbre. Il fatto allude alla possibilità di dissenso al momento del voto in Senato Federale, sia in Commissione Costituzione e Giustizia (CCJ) che in plenaria. La riconferma richiede un minimo di 41 voti favorevoli È la seconda volta che Bolsonaro ignora la tripla lista fornita dall'Associazione nazionale degli avvocati della Repubblica (Luiza Frischeisen, Mario Bonsaglia e Nicolao Dino), rompendo la tradizione iniziata nel 2003 dal presidente Lula.

PEC-125, che ha come relatrice la deputata Renata Abreu, sta stabilendo convinzione e forgiando una maggioranza con i deputati; e certamente favoritismi nel Senato federale. È l'adozione diquartiere” alle elezioni legislative, sostituendo l'attuale sistema proporzionale.

In questo nuovo sistema, da adottare entro la scadenza del 2 ottobre – un anno prima delle elezioni del 2022 – i più votati, indipendentemente da partito e quoziente elettorale, sono i vincitori delle elezioni. Il provvedimento è visto come una tappa intermedia verso l'adozione del sistema delle circoscrizioni miste (metà a maggioranza e metà con sistema proporzionale) che verrebbe adottato a partire dalle elezioni del 2026.

Il provvedimento, una volta approvato sotto forma di emendamento costituzionale, sminuisce il potere dei partiti e dei loro leader, sancisce il meccanismo di attrazione delle celebrità per la competizione elettorale. Un modo più semplice ed economico per attivare campagne per le elezioni legislative; proprio dai fatti consacrati dalla società di massa. Una battuta d'arresto nell'ambito partitico e il necessario chiarimento delle fratture ideologiche, che scompariranno nelle campagne.

Da sottolineare, infine, la dichiarazione indiretta del Ministro della Difesa al Presidente del Congresso nazionale sul voto cartaceo, necessariamente presente nelle elezioni del prossimo anno. Le autorità hanno reagito e il voto stampato ha provocato nuove manifestazioni da parte della maggior parte dei partiti politici, ribadendo l'affidabilità delle macchine per il voto elettronico. L'ennesimo logoramento sensibile dei militari nei confronti dell'opinione pubblica e del mondo della politica di professione.

*Benicio Viero Schmidt è professore in pensione di sociologia presso UnB e consulente per Empower Consult. Autore, tra gli altri libri, di Lo Stato e la politica urbana in Brasile (LP&M).

 

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