da MAX LUIZ GIMENES*
Le scuole gestite dal Centro Paula Souza rischiano di perdere il libero accesso e la qualità a causa dell’incuria e dei ricorrenti attacchi all’istruzione
Quando sentiamo parlare di Etecs o Fatecs pensiamo subito all’istruzione pubblica gratuita e di qualità. Ma questa storia, che risale agli anni ’1970 ed è diventata motivo di orgoglio per la popolazione di San Paolo, rischia di cambiare di fronte all’incuria e persino ai ricorrenti attacchi all’istruzione negli ultimi anni.
E nel 2023 è andata anche peggio. Per questo motivo, i lavoratori di queste istituzioni, amministrate dal Centro Paula Souza, un'autarchia del governo di SP legata al Segretariato per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione, hanno deciso di scioperare lo scorso 8 agosto. Due giorni dopo, quasi la metà delle unità erano già totalmente o parzialmente paralizzate (143 su 305), a testimonianza dell'insoddisfazione generalizzata della categoria. Ma questa mobilitazione, purtroppo, si è rivelata nel tempo insostenibile, culminando nel voto a favore dell’abbandono dello sciopero in una riunione tenutasi il 21 dello stesso mese.
L'elenco delle rivendicazioni del movimento, concluso a fine febbraio e da allora presentato al governo dal sindacato che rappresenta la categoria, Sinteps, conteneva sostanzialmente quattro punti: (i) adeguamento salariale, (ii) bonus, (iii) revisione della carriera e (iv) difesa di Etecs. Pur conoscendo queste richieste da mesi, il governo Tarcísio ha ricevuto un colloquio con Sinteps solo il 3 agosto. E giusto per chiedere che la categoria non scenda in sciopero.
La proposta di aggiustamento salariale del governo SP per quest'anno era del 6% per quasi tutti i dipendenti pubblici, che è praticamente equivalente all'inflazione misurata dall'IPCA per l'anno scorso (5,8%). Ciò non è sufficiente a compensare le perdite salariali subite dalla categoria negli ultimi anni, che secondo i calcoli del consigliere Paulo Bufalo, del PSOL di Campinas, nell'ultimo decennio sono state pari al 53,9% (riadattamento medio del 15,77% rispetto ad un'inflazione accumulata) del 69,67%).[I]
Oltre, ovviamente, a scontrarsi con l’aumento del 50% ricevuto in silenzio dal governatore e dai suoi segretari[Ii] e il 13-34% ricevuto da alcuni settori della pubblica sicurezza su iniziativa del governo,[Iii] discrepanze che, da sole, mostrano le priorità dell’attuale amministrazione, che chiaramente non include l’istruzione.
L'indice attualmente preso a riferimento da Sinteps per il riaggiustamento è la correzione del National Education Floor (33,24% nel 2022 e 14,95% nel 2023 – che insieme, e aggiungendo l'inflazione dello scorso anno, darebbero un equivalente riaggiustamento del valore del salario perdita sopra citata, pari al 53,9%).
Per quanto riguarda il bonus per i risultati conseguiti da ciascuna scuola in relazione agli obiettivi di diplomati e voti stabiliti dall'amministrazione nel 2022, il pagamento, che avveniva nel primo semestre, non è ancora avvenuto, né è una scadenza definita affinché avvenga. Con lo sciopero imminente, il governo ha addirittura annunciato al sindacato che si sarebbe svolto entro la fine di ottobre e che ci sarebbe stato uno “sforzo” per anticiparlo a settembre, ma niente di più. E il valore, che l'anno scorso corrispondeva fino a 2,4 salari, anche quest'anno si è limitato a uno solo.
La revisione della carriera, invece, mira a correggere una serie di problemi che la rendono sempre meno attraente e stimolante. Tra i tanti esempi che si potrebbero citare, nel caso degli insegnanti, si può citare la mancanza della giornata lavorativa (l'attuale regime è orario), la mancanza di promozione immediata attraverso il conseguimento dei titoli (oggi contano solo dopo sei anni) ), la mancanza di buoni pasto e l'offerta di buoni pasto per soli R$ 12 al giorno di lavoro (mentre per altri settori dello stesso servizio pubblico statale tale importo può raggiungere i R$ 60), ecc.
Infine, per quanto riguarda la difesa di Etecs, questa è una reazione alla minaccia del governo SP di creare una rete parallela di formazione tecnica,[Iv] basandosi sostanzialmente sugli stessi pilastri del modello che l’attuale ministro dell’Istruzione di San Paolo, Renato Feder, aveva già cercato di attuare in Paraná quando era a capo dello stesso dicastero: l’immediatezza elettorale (producendo un’espansione rapida ed economica delle risorse tecniche istruzione, anche a scapito della qualità, per utilizzare questi numeri nelle prossime elezioni), privatizzazione (nel caso del Paraná, il 20% delle lezioni a distanza consentite dalla “riforma” delle scuole superiori del 2017 sono state offerte da un college privato) e precarietà (sempre nel caso del Paraná, queste lezioni a distanza consistevano in aule con quaranta studenti davanti alla televisione – un'immagine triste ma eloquente di ciò che significa il progetto di Feder, di battute d'arresto con l'apparenza di modernizzazione).[V]
Questo modello, oltre a essere dannoso per l’istruzione in sé, crea doppia spesa e disconosce un’intera struttura preesistente considerata di eccellenza. Ciononostante potrebbe avere un vantaggio nella competizione per le risorse scarse, poiché è più “efficiente” dal punto di vista del governo Tarcísio e degli interessi propri dei suoi membri, sia elettorali che di mercato, il che danneggerebbe Etecs.
Lo sciopero, pur essendo uno strumento legittimo di lotta operaia, è una misura estrema, che crea incertezza e, quindi, genera insicurezza e angoscia per i lavoratori coinvolti. Nel caso dell’istruzione, ciò finisce inevitabilmente anche per causare perdite immediate nel processo di insegnamento e apprendimento, che possono essere minimizzate ma non completamente eliminate sostituendo le classi. Ciò nonostante, era necessario, considerando non solo lo scenario di abbandono sopra esposto ma anche il fatto che, senza mobilitazione e pressione popolare, l’istruzione a San Paolo non solo rimarrà com’è ma tenderà anzi a peggiorare molto, considerando la situazione numerosi gli attacchi ricevuti dall’attuale dirigenza in soli otto mesi.
Tra i tanti esempi si può citare la disastrosa offensiva per la digitalizzazione dell’istruzione promossa da Feder, contrariamente a quanto dicono gli esperti,[Vi] in contrasto con le infrastrutture della maggior parte delle scuole[Vii] ed in evidente conflitto di interessi con la propria condizione di imprenditore e azionista di un'azienda nel settore tecnologico con contratti stipulati con il governo per la fornitura di dispositivi digitali;[Viii] il progetto che affida ai direttori il compito di monitorare le classi degli insegnanti,[Ix] sovraccaricare i presidi, trattare gli insegnanti come sospetti e mettere i professionisti del settore gli uni contro gli altri; il piano di ridurre gli investimenti statali nell'istruzione dal 30% al 25% del bilancio;[X] l'installazione senza consenso di un'applicazione sui cellulari di insegnanti e studenti e la relativa acquisizione di dati personali, come era già avvenuto in Paraná;[Xi] un provvedimento di espulsione per gli studenti con 15 assenze consecutive;[Xii] propri dispense digitali con grossolani errori di contenuto, come la presunta esistenza di spiagge nella capitale di San Paolo o la firma della Lei Áurea attribuita a D. Pedro II[Xiii] ecc.
Per una serie di ragioni, tra cui l’insicurezza di molti contratti temporanei, lo scoraggiamento di una categoria svalutata e l’individualismo caratteristico della nostra società contemporanea, lo sciopero non è riuscito a soddisfare le loro richieste. Ma è riuscita almeno ad accelerare la presentazione delle linee guida per una futura revisione delle carriere, che contengono, tra l'altro, la possibilità di cambiare il regime orario in orario di lavoro, come sostenuto dal sindacato di categoria.
Sebbene la preferenza espressa dal governo sia per il regime orario, che sarebbe più vantaggioso per i lavoratori che, in teoria, potrebbero pagare poco di più, in pratica la giornata lavorativa è più interessante perché migliora le condizioni di lavoro in generale: no, obbligherebbe l'insegnante a insegnare in più scuole contemporaneamente, né lo vincolerebbe a un impegno esclusivo, poiché il turno sarebbe flessibile (10, 20, 30 o 40 ore) e potrebbe essere svolto in un massimo di due scuole; potrebbe porre fine alle innumerevoli finestre non retribuite tra una classe e l'altra, approfittando dell'insegnante che è a scuola per lo sviluppo dei progetti; potrebbe avvicinare l'insegnante alla scuola e alla comunità scolastica, con la possibilità di sviluppare progetti didattici, di ricerca e di divulgazione; potrebbe garantire una maggiore stabilità e integrazione del corpo docente, il che indirettamente potrebbe anche influenzare le condizioni di mobilitazione della categoria per futuri movimenti che rivendicano migliori condizioni di lavoro e difesa dell'istruzione.
Ma si tratta ancora solo di una proposta, appena sottoposta a consultazione pubblica, dal 24 agosto al 1 settembre. Deve ancora passare attraverso tutte le procedure burocratiche, correndo il rischio di essere cambiato o addirittura rifiutato lungo il percorso. E l’attuale governo ha molte ragioni per non volerlo approvare, dal momento che il regime della giornata lavorativa è considerato più costoso e anche politicamente più pericoloso dal punto di vista di chi non ha a cuore l’istruzione, e nemmeno l’assistenza sanitaria, ma altrettanto un'opportunità di business.
Nel frattempo, spetta alla popolazione di San Paolo essere vigile e unirsi, quando necessario, alla lotta in difesa di un’istruzione pubblica gratuita e di qualità, come è avvenuto recentemente con successo in relazione alla difesa dei libri di testo nelle scuole, in cui il governo SP è stato costretto ritirarsi da un attacco senza precedenti all’istruzione pubblica quando ha incontrato una forte resistenza da parte della società.
*Max Luiz Gimenes È professore presso il Centro Paula Souza e dottorando in sociologia presso l'USP.
note:
[I] Disponibile in: https://www.instagram.com/p/CvxCrt1OL9F/.
[Ii] Disponibile in: https://veja.abril.com.br/coluna/radar/tarcisio-se-isenta-e-assembleia-sanciona-aumento-dos-proprios-salarios#:~:text=Tarc%C3%ADsio%20tamb%C3%A9m%20n%C3%A3o%20sancionou%20o,e%20o%20secretariado%2031.115%20reais.
[Iii] Disponibile in: https://www.estadao.com.br/sao-paulo/governo-sanciona-reajuste-medio-de-20-no-salarios-dos-policiais-veja-valores-nprm/.
[Iv] Disponibile in: https://www1.folha.uol.com.br/educacao/2023/06/gestao-tarcisio-prepara-novo-modelo-de-ensino-tecnico-com-100-mil-vagas.shtml.
[V] Disponibile in: https://www1.folha.uol.com.br/educacao/2022/04/alunos-se-recusam-a-assistir-aulas-pela-tv-em-escolas-estaduais-do-parana.shtml.
[Vi] Disponibile in: https://www1.folha.uol.com.br/educacao/2023/08/suecia-decidiu-voltar-a-livros-fisicos-na-contramao-do-que-planeja-governo-tarcisio.shtml.
[Vii] Disponibile in: https://www.estadao.com.br/educacao/maioria-das-escolas-estaduais-de-sp-nao-tem-computador-e-conexao-suficientes-wifi-nao-pega/.
[Viii] Disponibile in: https://www.terra.com.br/noticias/secretario-de-educacao-de-sp-e-investigado-por-conflito-de-interesses-em-contrato-de-notebooks,139a20cea60af463d58d40bf6e9c761feun26uql.html.
[Ix] Disponibile in: https://www1.folha.uol.com.br/educacao/2023/08/gestao-tarcisio-determina-que-diretores-observem-aulas-dos-professores.shtml.
[X] Disponibile in: https://www1.folha.uol.com.br/educacao/2023/08/tarcisio-planeja-enviar-projeto-a-assembleia-para-flexibilizar-uso-de-recursos-da-educacao.shtml.
[Xi] Disponibile in: https://www.cartacapital.com.br/educacao/secretaria-da-educacao-instala-aplicativo-em-celular-de-professores-e-alunos-de-sao-paulo-sem-autorizacao/.
[Xii] Disponibile in: https://educacao.uol.com.br/noticias/2023/08/25/tarcisio-norma-que-pode-expulsar-aluno-com-mais-de-15-faltas.htm.
[Xiii] Disponibile in: https://exame.com/brasil/apostila-do-governo-de-sp-diz-que-capital-tem-praia-e-que-pedro-ii-assinou-lei-aurea/
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