da ANDRÉ CANTANTE*
La giudizializzazione della politica è sconsigliata, perché la giustizia è una cosa e la politica è un'altra.
Il 9 settembre, la Polizia Federale ha lanciato un'operazione per svelare uno schema di deviazioni nel Sistema S. In linea di principio, sarebbe solo un caso isolato, un'indagine su appropriazioni indebite finanziarie nell'ambito del Sistema S nella città di Rio de Janeiro. L'operazione, tuttavia, è diventata enorme, con 50 mandati di perquisizione e sequestro contro grandi studi legali, alcuni dei più grandi del Paese, e tra questi studi legali legati all'ex presidente Lula e all'attuale presidente Jair M. Bolsonaro.
Ciò che spicca in questo episodio - le cui ramificazioni non sono molto chiare, in quanto comporta una serie di informazioni non ancora disponibili - è il fatto che sembra essere una reazione dell'operazione Lava Jato, che ha recentemente subito una serie di sconfitte. Il Consiglio nazionale del pubblico ministero ha deciso, lo scorso 08 settembre, di irrogare la sanzione della “censura” al pm Deltan Dallagnol per i tweet da lui emessi in occasione delle elezioni alla presidenza del Senato, nel febbraio 2019, nell'ambito del processo di una rappresentazione fatta dal senatore Renan Calheiros.
Lo stesso giorno, il secondo collegio dell'STF ha deciso di deferire alla giustizia federale i casi aperti contro gli ex senatori Romero Jucá e Valdir Raupp, dell'MDB, fatto che è stato interpretato anche come un'altra sconfitta di Lava Jato. Insomma, ci sono una serie di elementi che danno l'impressione che Lava Jato stia attraversando un periodo di battuta d'arresto e che questa operazione di Polizia Federale denominata “Schema S”, sotto la giurisdizione del giudice Marcelo Bretas, sembri in qualche modo essere una reazione a questa situazione.
Lava Jato è stato un elemento importante nel processo di giudizializzazione della politica brasiliana dal 2014. Si tratta, quindi, di un'operazione che dura da sei anni, che, di per sé, non va bene. La giudizializzazione della politica è sconsigliata, perché la giustizia è una cosa e la politica è un'altra.
Durante Lava Jato si è dimostrato un atteggiamento di faziosità che ha danneggiato molti settori della politica brasiliana, in particolare il PT e il presidente Lula. D'altra parte, l'operazione Lava Jato ha svelato una serie di aspetti importanti sul modo in cui funziona la politica brasiliana.
Nel confronto che è ora in atto, ciò che possiamo osservare, dal punto di vista politico, è l'intensificarsi del conflitto tra il governo di Jair M. Bolsonaro – che, in larga misura, è arrivato alla presidenza grazie a Lava Jato – e questa operazione, un processo intensificato dopo l'uscita dal governo del leader dell'operazione Lava Jato, l'ex ministro Sérgio Moro.
Tutto ciò indica il rafforzamento della tendenza autoritaria che costituisce un elemento del carattere del governo di Jair M. Bolsonaro. In generale, ciò che occorre ristabilire in Brasile è una situazione in cui la disputa politica possa essere esercitata in modo democratico, con equità, trasparenza e, allo stesso tempo, senza giudizializzazione e senza faziosità.
*Andrè Cantante è professore di scienze politiche all'USP. Autore, tra gli altri libri, di Lulismo in crisi (Compagnia di lettere).
Testo stabilito da un'intervista rilasciata a Gustavo Xavier, alla radio USP