da EUGENIO TRIVINO*
Il colpo paulista e antinatalizio del “progresso necropolitico” della demolizione legale dei diritti sociali in Brasile
La revoca del pass gratuito per gli anziani (dai 60 ai 64 anni) sui mezzi pubblici nella Grande San Paolo, effettuata il 23/12 dai due principali organi esecutivi della regione – il Governo dello Stato e il Municipio della metropolis –, è in linea con il ruolo decisionale tipico dell'attuale neofascismo in Brasile: la graduale e intenzionale decomposizione dei diritti sociali dall'interno dello stesso Stato, nella “forma del diritto”.
Il neofascismo è la furia politica invisibile che oggi entra nei palazzi della politica convenzionale attraverso il suffragio universale – dalla porta principale –, compone la sua necropolitica con neon di competenza tecnocratica e giustifica le demolizioni ufficiali con l'eufemismo di “revisioni legittime”, sotto l'alibi dissuasivo di una “gestione moderna ed efficiente”.
Solitamente pulito nei discorsi pubblici (con eccezioni a Brasilia) e sempre macabro dietro le quinte, il neofascismo è una bomba al neutrone: conserva solo carcasse di privilegi per il godimento di pari vittoriosi e selettivi, senza mai esporsi come stato di eccezione .
Abile nell'opportunismo serpentino, ora beneficia istituzionalmente della diffusa paura anti-pandemia. Cinico e senza sensi di colpa, raggiunge, con un martello – ma con forza da tiro –, chi dovrebbe dare la priorità e proteggere, per ragioni costituzionali e umanitarie.
Per il neofascismo il Natale è una mera festa finta: un buono regalo scabroso il giorno prima. Il dolore degli altri è meno di un tratto contabile.
Le strade e le finestre, le uniche che possono respingere questa necropolitica (più degli stessi social network), tacciono. Il silenzio dell'inerzia nobilita il progresso intollerante.
Che ci siano, almeno, sensibili temporali di rappresentanza legale e parlamentare contro i provvedimenti esecutivi adottati ea favore della salvaguardia dei diritti sociali degli anziani alla città e alla libera mobilità a San Paolo.
*Eugène Trivinho è professore del Graduate Studies Program in Communication and Semiotics presso la Pontificia Università Cattolica di San Paolo (PUC-SP).