da FERNANDO NOGUEIRA DA COSTA*
Alcune parole ed espressioni usate dagli economisti possono escludere le persone senza conoscere il loro vocabolario
Lo slogan è una frase o espressione del gusto popolare. Una parola d'ordine è una frase ricavata dal luogo comune “cliché”. Gergo un'espressione usata da un gruppo chiuso di persone come una società professionale.
Alcune parole ed espressioni usate dagli economisti possono escludere le persone senza conoscere il loro vocabolario. Ho allora pensato ad un piccolo ABC dell’economia contemporanea con “parole magiche” che terminano con il suffisso “ão”:
A – Azione: rende il suo detentore proprietario di una certa frazione di una determinata società disponibile a svolgere affari redditizi, consentendo la partecipazione alla proprietà e ai profitti (o possibili perdite) della società; quando il controllore di maggioranza ottiene soci, per ottenere capitale e implementare la propria innovazione dirompente, mantiene il management e una maggiore partecipazione nella divisione profitti/perdite; l'apertura di capitale, tramite IPO di una quota di minoranza, consente l'attribuzione della sua quotazione da parte del mercato azionario e il suo apprezzamento garantisce l'indebitamento di denaro per fusioni e acquisizioni con conseguente aumento del valore di mercato delle azioni e arricchimento personale del fondatore partner.
B – Bancario: significa accedere ai diritti di cittadinanza finanziaria, godendo delle tre funzioni fondamentali del sistema bancario di cui tutti siamo (persone fisiche e giuridiche) parti o clienti: concedere credito, finanziare l’espansione della capacità produttiva, produrre ( capitale circolante), consumo, edilizia, speculazione (acquisto di beni a buon mercato per rivenderli a caro prezzo), ecc., e aumento dell’offerta di posti di lavoro; gestione del denaro, per trarre vantaggio dagli investimenti finanziari, proteggere il potere d'acquisto delle riserve e le relative entrate finanziarie per sostituire il reddito da lavoro in pensione; fornire un accesso popolare al sistema di pagamento scritto (elettronico o digitale) per offrire sicurezza e praticità a tutti gli utenti “bancati”.
C – Centralizzazione, concentrazione e concorrenza: in opposizione alle cosiddette economie socialiste, caratterizzate dalla proprietà statale dei mezzi di produzione e dalla pianificazione centralizzata dell’economia nazionale, la decentralizzazione caratterizza le economie capitaliste di mercato, tuttavia, il capitalismo di Stato o socialismo di mercato cinese è molto riuscita a favorire la concorrenza tra imprese, garantendo attraverso la regolamentazione che il proprio sistema economico non sia limitato dall’azione dei monopoli e/o da un inadeguato intervento statale.
D – Deindustrializzazione: effetto della deregolamentazione, diversificazione e digitalizzazione, in un processo di trasformazione strutturale dell’economia, reindirizzata verso attività ad alto livello di produttività e complessità tecnologica come i servizi ad alta intensità di conoscenza, con una riduzione della quota dell’industria in PIL, ma senza una riduzione assoluta del suo valore aggiunto; La strategia di stabilizzazione dei prezzi adottata in Brasile con tassi di interesse selvaggi è stata associata ad un modello anti-produzione e pro-import, dovuto alla denazionalizzazione della struttura produttiva e alla riorganizzazione aziendale, con de-verticalizzazione e integrazione internazionale delle importazioni.
E – Esportazione: nella divisione internazionale del lavoro, i paesi tendono a specializzarsi nella produzione di beni per i quali hanno maggiore disponibilità di fattori produttivi, garantendo un surplus esportabile; ad esempio, il Brasile (“fabbrica mondiale”) esporta petrolio, minerali e soia in Cina (“fabbrica mondiale”), per coprire le sue importazioni di prodotti industriali e ridurre il deficit della bilancia delle partite correnti con rimesse di profitti e interessi su crediti infragruppo, royalties, ecc. delle multinazionali qui insediate, tra cui quello di essere esportatori delle suddette materie prime.
F – Finanziarizzazione: è un tormentone per “la denuncia del capitalismo”, il cui capitale monetario ha sempre giocato un ruolo cruciale; il predominio dei criteri finanziari nel processo decisionale sull’utilizzo dei flussi di surplus di reddito negli stock di attività finanziarie consente la mobilità sociale con l’arricchimento di lavoratori professionalmente ben formati; La “finanziarizzazione” non dovrebbe subire la solita demonizzazione perché consente a questi lavoratori di accumulare ricchezza finanziaria per mantenere il loro tenore di vita in pensione senza previdenza sociale, quando i redditi da interessi e dividendi sostituiranno il reddito da lavoro – e diventeranno “rentiers”.
G – Globalizzazione: non è stata annunciata la fine delle economie nazionali, nonostante le denazionalizzazioni con la crescente integrazione dei mercati, in particolare della finanza (tramite azioni e obbligazioni), dei media e dei trasporti; le catene globali del valore consentono a un’azienda di rifornirsi attraverso fornitori che si trovano nelle vicinanze, nei continenti settentrionali del mondo, ciascuno dei quali produce e offre le migliori condizioni di prezzo e qualità in quei prodotti con maggiori vantaggi comparativi; la tendenza attuale è verso la frammentazione dell’economia globale con protezionismo, compresi gli Stati Uniti con la priorità data alla sicurezza nazionale e la ricerca di leadership nei semiconduttori, nell’energia pulita e nella biotecnologia verso questo obiettivo.
H – Iperinflazione: caso speciale di inflazione incontrollata, in cui i prezzi aumentano perché le persone non vogliono mantenere la valuta nazionale, a causa della rapida caduta del loro potere d’acquisto, ma piuttosto cercano la valuta estera come riserva di valore e finiscono per utilizzare - a come unità di conto; Data la continua svalutazione dei mezzi di pagamento ufficiali, quando la valuta estera viene convertita in valuta nazionale, i prezzi aumentano in modo incontrollabile.
I – Inflazione: dal 2001 al 2023, l’inflazione media annua in Brasile del 6,27% annuo con una deviazione standard di 2,44 caratterizza l’inflazione inerziale – quando gli agenti economici cercano periodicamente di riportare i loro prezzi o remunerazioni al picco precedente, portando i pagatori al minimo del reddito reale - e, nonostante non si tratti di un'inflazione da domanda, la Banca Centrale del Brasile cerca di controllarla con un tasso di interesse medio (Selic) del 12,01% annuo, con un conseguente interesse reale medio annuo del 5,4%, nel XNUMX° secolo , e che porta alla stagnazione: stagnazione del flusso di reddito e concentrazione dello stock di ricchezza finanziaria.
J – Giudizializzazione degli interessi: la giurisdizione della politica degli interessi sarebbe un fenomeno giuridico inteso come l’aumento dell’impatto delle decisioni giudiziarie su cause economiche con effetti politici e sociali, in cui i conflitti distributivi sarebbero portati alla Magistratura per una risoluzione; ad esempio, anatocismo è un termine legale per definire l’addebito di interessi su interessi dovuti, in una situazione di default, condotta vietata dalla legge brasiliana, ma è una pratica necessaria perché l’interesse è la remunerazione del costo opportunità di chi dà spendere i propri soldi perché qualcun altro possa trarne profitto – non tramite l’usura.
K – Keynesizzazione: abuso dell’argomentazione dell’autorità con citazioni, comprese idee errate come la preferenza per la liquidità in un’economia con una rete bancaria in grado di catturare depositi a vista per sostenere il proprio portafoglio di titoli di debito; Di fronte alla stagflazione, cioè ad una forte inflazione accompagnata da recessione, l’approccio keynesiano si è indebolito, perché uno dei suoi principali pilastri di sostegno era l’idea di una disoccupazione recessiva che abbassasse l’inflazione, oltre all’interventismo statale, per l’espansione del reddito e occupazione con la spesa pubblica che ha sostituito la spesa privata, anche con la generazione di deficit fiscali, quando la spesa privata si è ritirata a causa di una trappola di liquidità durante una grande depressione deflazionistica.
L – Liquidazione: cerca di convertire le azioni o gli asset di una società in liquidità, se la società ha problemi di liquidità (mancanza di liquidità); promuove una vendita a prezzi promozionali, sia per acquistare materie prime che per pagare debiti; Questo per evitare la liquidazione totale della società, con conseguente chiusura dell'impresa.
M – Monetizzazione e Max-svalutazione: l’economia mondiale adotta la predominanza del dollaro, la valuta nordamericana, come riserva di valore e unità di conto per il commercio estero, richiedendo la conversione delle valute nazionali in valute estere come mezzo di pagamento ; Data questa dollarizzazione, la svalutazione massima del tasso di cambio, come fa la Cina, mantenendo sempre la propria moneta deprezzata, mira ad abbassare i prezzi dei prodotti nazionali sul mercato internazionale e ad ottenere mega surplus nella bilancia commerciale, attraverso un aumento delle esportazioni e una riduzione delle importazioni, espandendo i tassi di cambio delle sue riserve; In Brasile, il massimo apprezzamento della valuta nazionale contrasta l’inflazione importata.
N – Neoliberalizzazione: dottrina ideologica che cerca di svincolare una presupposta economia di libero mercato dalla tutela della società, restringendola ai soli principi del liberalismo economico, come la vita economica governata da un ordine naturale, che emerge da libere decisioni individuali, e la cui La molla principale per l’allocazione del capitale sarebbe il sistema dei prezzi relativi.
O – Obbligazione: titolo di debito diretto emesso da società (obbligazione) o titolo di debito pubblico emesso dall'ente pubblico con interessi attivi e che rappresenta un prestito concesso all'emittente; Nel recente caso brasiliano, i neoliberisti sostengono che la crescita delle emissioni obbligazionarie sia dovuta al ritiro del BNDES, ma in realtà è dovuto al crollo del Selic, quando le società non finanziarie, nel processo di deleveraging finanziario, si sono scambiate costose debito a buon mercato, a lungo termine, oltre a ricostituire liquidità invece di investimenti, sia in infrastrutture che nell’acquisizione di azioni.
P – Privatizzazione o Pianificazione: la privatizzazione di un’impresa statale avviene generalmente quando questa inizia a mostrare profitti consistenti, dopo la maturazione dell’investimento pioneristico effettuato dallo Stato, diventando così un’impresa appetibile per un’impresa privata, oppure dopo una riorganizzazione da parte lo Stato, quando si tratta di un'impresa fallita, assorbita dai pubblici poteri; Quel che è peggio è quando lo Stato pro-libero mercato si astiene da ogni pianificazione, come avviene nelle economie pianificate, per regolare il mercato attraverso l'elaborazione di rigorosi piani di produzione con obiettivi precisi per tutti i settori economici; invece dell’organo statale incaricato di pianificare, determinare gli obiettivi globali di ciascuna unità produttiva e fissare quote di produzione per ciascuna, tenendo conto della disponibilità di risorse, della capacità produttiva e delle relazioni tra i diversi settori dell’economia, il mercato si occupa della sua autoregolamentazione.
Q – Qualificazione e Liquidazione: i lavoratori privi delle qualifiche richieste a fronte di declinazioni di offerte di lavoro ricorrono all'indebitamento e vengono liberati dall'obbligo solo quando vi è una dichiarazione scritta da parte del creditore di aver ricevuto dal debitore una certa somma relativa ai propri credito per la liquidazione; Il prestito deve essere una risorsa di ultima istanza, anche nel caso dei prestiti studenteschi, per conseguire l'abilitazione all'istruzione superiore, saldare i debiti e accumulare capitale finanziario.
R – Regolamento: 4°. La Rivoluzione Tecnologica implica una trasformazione radicale nell’ambito delle forze produttive, modificando profondamente il modo di esistere dell’intera società; L’industria 4.0 comprende tecnologie per l’automazione e lo scambio di dati e utilizza concetti di sistemi cibernetici, internet delle cose e cloud computing; il suo focus sarebbe sul miglioramento dell’efficienza e della produttività dei processi, ma senza regolamentazione la disoccupazione tecnologica tende a salire alle stelle.
S – Servicirizzazione: le attività terziarie si sviluppano, prevalentemente, nei centri urbani e generano occupazioni (molte precarie in termini di diritti del lavoro) per i disoccupati a causa delle nuove tecnologie utilizzate nelle attività industriali e agricole; servizi come la vendita al dettaglio (il processo di vendita di un prodotto o servizio effettuato da un'azienda o un microimprenditore direttamente al proprio cliente), i servizi di assistenza e altri servizi alla persona diventano il principale motore della creazione di posti di lavoro, anche a bassa produttività, perché sono definiti come incontro diretto tra il produttore/venditore e il consumatore.
T – Tecnologizzazione: ha un enorme impatto sul mondo del lavoro contemporaneo, determinando diverse trasmutazioni: automazione del processo produttivo; digitalizzazione di molti aspetti del lavoro (come comunicazione, produzione e gestione dei dati); flessibilità con l'home office; esigenza di nuova formazione professionale; disoccupazione tecnologica e disuguaglianza sociale.
U – Usuralizzazione: addebitare tassi di interesse considerati esorbitanti, su carte di credito distribuite senza valutare i profili di rischio dei beneficiari, secondo la pratica dominante nel modello brasiliano: su due utilizzatori di credito rotativo, uno va in default e paga interessi esorbitanti per compensare per la perdita con un altro, perché le banche lavorano con risorse di terze parti – e non possono perderle.
V – Valutazione: le azioni Petrobras si sono apprezzate, dalla vittoria elettorale di Lula al 24/04/24, di oltre il 155%, da R$ 16,20 a R$ 41,24; solo il valore di mercato di 10 azioni rappresenta il 50% del totale scambiato sulla borsa brasiliana pari a 4,469 trilioni di R$; L’apprezzamento e la svalutazione delle azioni dell’economia globale determinano le fluttuazioni della ricchezza mondiale, perché costituiscono circa la metà delle attività finanziarie e queste ne costituiscono più della metà.
W – Wall Streetizzazione: la capitalizzazione del NYSE (25mila miliardi di dollari) e del NASDAQ (22mila miliardi di dollari), con circa cinquemila società quotate, è più di 47 volte quella di B3 con solo 445 società per azioni; tra il 2013 e il 2022, la capitalizzazione totale di tutte le borse valori è aumentata da 65 miliardi di dollari a 105 miliardi di dollari (120 miliardi di dollari nel 2021); Il 58% della popolazione nordamericana (145 milioni di persone) investe in azioni, ma solo il 15% direttamente, il resto in fondi azionari; Il 10% degli investitori più ricchi possiede quasi il 90% delle azioni in circolazione nel paese, compresi gli investitori istituzionali che allocano capitale in società transnazionali nell’economia globale “Wall Streetified”.
X – Xzation: l'ossessione dei miliardari per l'uso Elon Musk ha fondato X.com (futuro PayPal), SpaceX, xAI, è diventata privata e ha cambiato il nome della società da Twitter Inc. a X Corp. Xiii, vai xfu…
Y – Yuppiezation: “yuppie” è una derivazione dell’abbreviazione di Young Urban Professional, un termine di lingua inglese coniato nell’era neoliberista per designare un avido Young Urban Professional, sia a Wall Street, Faria Lima o Leblon.
Z – Zangão: soprannome di operatore e/o investitore di borsa senza titoli accreditati: investe tutto il denaro in azioni; non supporta le variazioni del reddito variabile; diversifica ingenuamente il portafoglio in azioni di esportatori di materie prime; lui fa commercio di giorno freneticamente per anticipare il mercato per mercato, ovvero il processo mediante il quale viene definito il prezzo di regolamento ufficiale di un'attività futura e vengono adeguate le posizioni; non esegue analisi fondamentali e commette errori nell'analisi tecnica o grafica; non reinveste i dividendi; abbandona l'obiettivo di una migliore qualificazione nella sua professione, con la quale potrebbe ottenere maggiori guadagni, a causa dell'avidità di arricchirsi velocemente e facilmente...
*Fernando Nogueira da Costa È professore ordinario presso l'Institute of Economics di Unicamp. Autore, tra gli altri libri, di Brasile delle banche (EDUSP). [https://amzn.to/3r9xVNh]
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