sollievo e speranza

Immagine: João Nitsche
WhatsApp
Facebook
Twitter
Instagram
Telegram

da KATIA GERAB BAGGIO*

Lo spregevole deve pagare per i suoi innumerevoli crimini contro la popolazione brasiliana

Che immenso sollievo non dover sentire – spero mai più – “Presidente Bolsonaro”.

Ricordiamo tutti che, nel 2018, abbiamo scritto e gridato – nelle strade, nelle piazze e alle finestre – “Ele Não”, per non dover pronunciare il nome dell'innominabile (con le mie scuse per la ridondanza).

Ma non potevamo immaginare, allora, che più di 694 persone sarebbero morte a causa della pandemia di covid-19, secondo i dati aggiornati dal Consiglio Nazionale dei Segretari alla Sanità, CONASS. Una parte significativa di questi quasi 700 decessi avrebbe potuto essere evitata, se non fosse stato per la negligenza del governo federale riguardo alla pandemia.

Non potevamo sapere che la tragedia sarebbe stata ancora più grande, molto più grande di quanto supponessimo, con la distruzione dello Stato e delle politiche pubbliche nelle loro più diverse dimensioni. E ancora, con la distruzione del Brasile, come tanto è già stato detto, scritto e dimostrato. Viviamo (sopravviviamo), negli ultimi anni, in tempi sinistri, disastrosi.

Sempre durante la campagna elettorale del 2018 pensavo: se vincerà – com'era ed era possibile – saremo obbligati a sentire e leggere il suo nome (e vedere il suo volto, le sue espressioni, e sentire la sua voce) tutti i giorni per un a lungo. Furono quattro anni di orrore, di disperazione, di uno dei governi più nefasti e di uno dei periodi più deleteri della storia brasiliana – segnati, come ben sappiamo, dal genocidio delle popolazioni indigene, dalla schiavitù e da varie oligarchiche e /o governi autoritari.

L'indicibile non è rimasto in Brasile per assistere all'inaugurazione del suo successore. È fuggito a Orlando (Florida, Stati Uniti), dove forse si sente più a suo agio e protetto, circondato da parchi fantastici e illusionistici.

I miserabili e i mascalzoni agiscono così, del tutto in accordo con la loro viltà e codardia.

Ma lo spregevole deve pagare per i suoi innumerevoli crimini contro la popolazione brasiliana. Forse riuscirà ancora a farsi eleggere, ancora, dall'elettorato di estrema destra di Rio de Janeiro, deputato federale o senatore. Il futuro dirà...

In ogni caso, la tua assenza dal Paese è un enorme sollievo.

*Katia Gerab Baggio Professore di Storia delle Americhe presso l'Università Federale del Minas Gerais (UFMG).

 

Il sito la terra è rotonda esiste grazie ai nostri lettori e sostenitori.
Aiutaci a portare avanti questa idea.
Clicca qui e scopri come

Vedi tutti gli articoli di

I 10 PIÙ LETTI NEGLI ULTIMI 7 GIORNI

Il complesso dell'Arcadia della letteratura brasiliana
Di LUIS EUSTÁQUIO SOARES: Introduzione dell'autore al libro recentemente pubblicato
Umberto Eco – la biblioteca del mondo
Di CARLOS EDUARDO ARAÚJO: Considerazioni sul film diretto da Davide Ferrario.
Il consenso neoliberista
Di GILBERTO MARINGONI: Le possibilità che il governo Lula assuma posizioni chiaramente di sinistra nel resto del suo mandato sono minime, dopo quasi 30 mesi di scelte economiche neoliberiste.
Gilmar Mendes e la “pejotização”
Di JORGE LUIZ SOUTO MAIOR: La STF decreterà di fatto la fine del Diritto del Lavoro e, di conseguenza, della Giustizia del Lavoro?
Forró nella costruzione del Brasile
Di FERNANDA CANAVÊZ: Nonostante tutti i pregiudizi, il forró è stato riconosciuto come manifestazione culturale nazionale del Brasile, con una legge approvata dal presidente Lula nel 2010
L'editoriale di Estadão
Di CARLOS EDUARDO MARTINS: La ragione principale del pantano ideologico in cui viviamo non è la presenza di una destra brasiliana reattiva al cambiamento né l'ascesa del fascismo, ma la decisione della socialdemocrazia del PT di adattarsi alle strutture di potere
Incel – corpo e capitalismo virtuale
Di FÁTIMA VICENTE e TALES AB´SÁBER: Conferenza di Fátima Vicente commentata da Tales Ab´Sáber
Brasile: ultimo baluardo del vecchio ordine?
Di CICERO ARAUJO: Il neoliberismo sta diventando obsoleto, ma continua a parassitare (e paralizzare) il campo democratico
La capacità di governare e l’economia solidale
Di RENATO DAGNINO: Il potere d'acquisto dello Stato sia destinato ad ampliare le reti di solidarietà
Cambio di regime in Occidente?
Di PERRY ANDERSON: Dove si colloca il neoliberismo nel contesto attuale dei disordini? In condizioni di emergenza, è stato costretto ad adottare misure – interventiste, stataliste e protezionistiche – che sono un anatema per la sua dottrina.
Vedi tutti gli articoli di

CERCARE

Ricerca

TEMI

NUOVE PUBBLICAZIONI