Ambizioni geopolitiche “vitali”.

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da GENERE TARSUS*

Donald Trump che, elevato alla presidenza del suo Paese, ha mostrato la sua sfrenata arroganza, trasformando le elezioni americane in un plebiscito per governare il mondo

La grande poesia e la grande letteratura in prosa attraversano tutte le epoche e, all'improvviso, rivivono nella sensibilità umana ancorata al presente. Dante, Shakespeare, Machado de Assis, Cervantes e García Lorca ne sono esempi. Guardate questa poesia di García Lorca: “Dovunque incoraggiano, ordinano\ Silenzi di gomma scura\ E paure di sabbia fine\ Passano, se vogliono passare\ E si nascondono nella testa\ Una vaga astronomia\ Di pistole inconcrete” .

È una poesia, la cui universalità può riguardare sia un raid sfrenato della polizia in un quartiere periferico, sia i discorsi di Donald Trump che, elevato alla presidenza del suo Paese, ha mostrato la sua sfrenata arroganza, trasformando le elezioni americane in un plebiscito per governare mondo. Il suo territorio interno ha integrato il territorio del pianeta e la sua barbarie interna, dominata dall’industria delle armi e dalla grande tecnologia (pistole inconcrete), è stata trasferita al mondo intero.

La poesia di García Lorca, “Romanzo della Guardia Civile Spagnola”, pubblicata in libro per la prima volta nel 1928 – nel suo classico Romantico zingaro – racconta la narrazione tragica e poetica di un'incursione della Polizia di Stato spagnola in Andalusia all'inizio del XX secolo. Si trattò di un’incursione contro gli zingari, oppressi e scacciati, come lo furono – in tutta la modernità occidentale – vari popoli, minoranze nazionali ed etnie indesiderate, capri espiatori dei poteri legali e illegali concessi dallo Stato di fatto o di diritto.

In quegli eventi che precedettero la Seconda Guerra Mondiale e l’ascesa di Hitler e Mussolini, in modo analogo a quanto accade oggi, nel mondo “globalizzato”, si discuteva sul modo di vivere da costruire, dopo la guerra barbarie della prima guerra mondiale e i diritti di ogni persona, aperti dalle rivoluzioni sociali e politiche dei secoli XIX e XX. Oggi la situazione è molto più grave perché esiste già un potere politico non solo voluto, ma già realizzato, a metà tra Hitler e Mussolini, installato nel carattere e nel programma politico di Trump e dei suoi leader più vicini.

Armeni, ebrei, arabi, popolazioni indigene provenienti da tutto il continente americano sono solo un esempio dei genocidi grandi e piccoli che hanno costruito i moderni stati nazionali e le loro strutture di potere. Strutture focalizzate sia all’interno, sul territorio, sia all’esterno, nelle loro ambizioni geopolitiche “vitali”, nonché nella ricerca di fonti energetiche disponibili al di fuori del loro territorio sovrano.

Chi si aspettava, nella modernità matura, anche se decadente, che all’improvviso in 50 anni di mutazioni tecnologiche, ambientali e sociali, in tutto il mondo, un Presidente trasformasse l’intero territorio del globo in un territorio di controllo nazionale del suo Stato, per espandere le sue ambizioni di potere verso le frontiere illimitate dell'infinito? “Dove vivono, ordinano”', con le loro “pistole inconcrete”, queste nelle mani di Elon Musk e Mark Zuckerberg, loro attuali soci nella United States of America Company, il cui obiettivo supremo è derubare il mondo in nome di Dio (del denaro), della Patria (americano) e della Famiglia (religioso).

Le reazioni delle democrazie ancora presenti nel mondo alle follie seriali di Donald Trump non saranno identiche, ma quelle che resisteranno – anche ai margini conquistati dagli oligopoli della finanza globale – avranno un futuro migliore e più dignitoso rispetto al destino riservato da “Trumpismo”, a chi si inginocchia senza lottare per esistere come Nazione.

La necessità di Carte come “Juntos em Frente”, già sottoscritte da decine di referenti regionali e nazionali, che difendono l’unità democratica attraverso la decenza di bilancio e contro la fisiologia oligarchica del Congresso, è stata tragicamente attualizzata dai discorsi di Donald Trump, al suo insediamento – circo di orrori, alla Casa Bianca. Saranno documenti e Lettere come questa, che contribuiranno ad una nuova consapevolezza politica di chi dirige la politica nazionale nel campo della democrazia, e di coloro che saranno chiamati al voto nel 2026, a definire il nostro futuro per diversi decenni, oltre la crisi climatica che dovremo affrontare nel corso di questo secolo. Se resistiamo.

* Tarso in legge è stato governatore dello stato del Rio Grande do Sul, sindaco di Porto Alegre, Ministro della Giustizia, Ministro dell'Istruzione e Ministro delle Relazioni Istituzionali in Brasile. Autore, tra gli altri libri, di possibile utopia (arti e mestieri). [https://amzn.to/3DfPdhF]


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