Le elezioni in Italia

WhatsApp
Facebook
Twitter
Instagram
Telegram

da ANSELMO PESSOA NETO*

La vittoria del centrosinistra alle recenti elezioni amministrative

Ecco un rapido commento alle elezioni amministrative italiane che si sono svolte al primo turno il 03/04 e al secondo turno il 17/18 ottobre 2021. Così come è vero che gli italiani sono grandi conversatori, è anche vero che dire qualsiasi cosa, su qualsiasi questione italiana, esige grandi conversazioni (per richiamare il classico conversazione in Sicilia, di Elio Vittorini, un libro muto, diventato anche un bellissimo film muto).

Un dato inconfutabile è stata la grande astensione: solo il 54,6% degli aventi diritto si è recato alle urne. L'affluenza alle urne in Italia, infatti, è da tempo in calo e sembra che non abbia ancora toccato il fondo. Una prima parentesi veloce: prima di arrivare in fondo al pozzo, inventeranno un pozzo più profondo. Altro fatto – ma anche questo soggetto a interpretazioni – è stata la vittoria del cosiddetto centrosinistra italiano unito nel Pd.

La storia del Pd è una storia a sé, ma rispolverarla qui è fondamentale. Il PD è l'ultima metamorfosi dell'ex PCI che, di involuzione in involuzione, ha raggiunto la sua forma attuale, qualcosa di simile a un cesto di gatti, data la varietà di colori dei felini che sopravvivono da quella mangiatoia. Due passi indietro: nella vecchia organizzazione partitica italiana (esplosa dal loro Lava Jato, il “mania educata“, non a caso guidata da un magistrato di destra che, non a caso, è diventato un politico e che, non a caso, oggi è una banshee) in cui la cosiddetta “pentapartito” ha sentenziato, il grande contenzioso era tra PCI e DC (Democrazia Cristiana).

Andando veloce: la magia, anzi la magia (non cito il colore), degli sconvolgimenti della politica italiana è arrivata in un partito in cui stanno insieme i vecchi avversari, sì, il PD è la casa comune della maggioranza comunisti e “democristiani”. Altra parentesi: il progetto Aldo Moro, assassinato dal Brigate Rosse, passato alla storia come un tentativo di “impegno storico”, è stato più onesto e trasparente, credo ingenuamente. Ebbene, quel partito, il PD, uno degli eredi dell'ex PCI, è di fatto l'erede del patrimonio materiale del Partito Comunista Italiano. Altra parentesi: forse per alcuni beni materiali comunisti ha ancora senso e spiega qualcosa, ma, non so… forse quello che conta davvero è il colore della pelle e il genere, destra, nuova sinistra?

Ancora più veloce: il Pd, detto anche di centrosinistra, ha vinto le elezioni con un programma che sarebbe più simile a quello della vecchia Dc, questo, certo, se si potesse sapere che anche la vecchia Dc si “modernizzerebbe ”, così come il Pd (quest'ultima frase non ha senso: se il Pd è Pci più Dc, sono stati questi due partiti a “modernizzarsi”). E ancora: praticamente tutti i vertici del Pd provengono o provengono da una matrice ideologica dell'ex Dc, a cominciare dal giovane Enrico Letta, suo attuale presidente. La conclusione logica, ma senza alcuna logica, è che la Democrazia Cristiana, che ha dominato l'Italia praticamente per tutto il periodo del secondo dopoguerra, continua a dominarla, ma ora con i panni del suo antico grande avversario: i comunisti.

Difficile da capire, vero? Anche per i vecchi italiani, e forse questo spiega, ma solo un po', la bassa affluenza alle urne, quel nostro primo porto sicuro. Non è possibile riassumere qui, ma, lettore curioso, cerca chi sei, cosa difendi, a quale coalizione hai partecipato e chi sono stati gli oppositori del rieletto sindaco di Milano, Giuseppe Sala; l'eletto sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; l'eletto sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; l'eletto sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e l'eletto sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Ancora una parentesi: gli algoritmi non ti aiuteranno nella tua ricerca.

Primo tentativo alla fine: c'era un modo per essere diversi? Difficile dirlo, se non che da quell'albero antico, l'albero dei comunisti, nulla si è vendicato, almeno fino ad ora, di tutti i tentativi di sinistra fuggiti dal tronco principale, cioè dal Pd. In parole povere, direi che quello che predomina in Europa è un programma sconfitto, il programma di Tony Blair e la metamorfosi del lavoro inglese in un partito dell'ordine, dell'ordine del sistema finanziario! Cosa c'è contro? Fascismo.

Lo lasciavo passare inosservato: queste elezioni suggellano anche una grossa sconfitta per l'ultimo grande partito italiano, che non ha nemmeno un nome di partito, il M5S. Il Movimento 5 Stelle è stato un partito importante per una sola elezione, le elezioni politiche del 2018, che hanno determinato le forze che sono nell'attuale parlamento italiano. Ho parlato di un sacco di gatti per il Pd, beh, per non ripetermi, chiamerò il M5S un sacco di gatti. Un sacco scosso da lotte interne e in avanzato processo di messa a punto. Come è comune nelle organizzazioni dove il primo principio è pura indignazione e risentimento, da antisistema, il M5S si sta adeguando al sistema con una velocità invidiabile. I difensori del sistema ringraziano.

e ha il Lega (Lega), ex Lega Nord, ex separatista, per il quale il povero sud italiano non era nemmeno l'Italia e Roma era la Roma Ladrona. Attualmente si presenta solo come Lega e ha tra i suoi motti “prima gli italiani” in chiara allusione ai movimenti di immigrazione che disturbano i sonni dei razzisti, sempre di turno. UN Lega ispira molti dei movimenti xenofobi in tutto il mondo, il suo attuale leader, Matteo Salvini, ispira e ammira il nostro Bolsonaro. Ebbene, la Lega, che era la grande minaccia dell'estrema destra, è stata sconfitta, ma i suoi ideali prevalgono ancora in Italia e in Europa. La realtà è molteplice ovunque, ma ho sempre l'impressione che in Italia lo sia ancora di più. Qui ne abbiamo visto solo una crepa. Cosa fare?

* Anselmo Pessoa Neto è professore di letteratura italiana all'UFG. Autore, tra gli altri libri, di Italo Calvino: i brani da non perdere (UFG).

 

 

Vedi tutti gli articoli di

I 10 PIÙ LETTI NEGLI ULTIMI 7 GIORNI

La strategia americana della “distruzione innovativa”
Di JOSÉ LUÍS FIORI: Da un punto di vista geopolitico, il progetto Trump potrebbe puntare nella direzione di un grande accordo tripartito “imperiale”, tra USA, Russia e Cina
Le esercitazioni nucleari della Francia
Di ANDREW KORYBKO: Sta prendendo forma una nuova architettura della sicurezza europea e la sua configurazione finale è determinata dalle relazioni tra Francia e Polonia
Fine delle qualifiche?
Di RENATO FRANCISCO DOS SANTOS PAULA: La mancanza di criteri di qualità richiesti nella redazione delle riviste spedirà i ricercatori, senza pietà, in un mondo perverso che già esiste nell'ambiente accademico: il mondo della competizione, ora sovvenzionato dalla soggettività mercantile
Distorsioni grunge
Di HELCIO HERBERT NETO: L'impotenza della vita a Seattle andava nella direzione opposta a quella degli yuppie di Wall Street. E la delusione non è stata una prestazione vuota
L'Europa si prepara alla guerra
Di FLÁVIO AGUIAR: Ogni volta che i paesi europei si preparavano per una guerra, la guerra scoppiava. E questo continente ha dato origine alle due guerre che nel corso della storia umana si sono guadagnate il triste nome di “guerre mondiali”.
Perché non seguo le routine pedagogiche
Di MÁRCIO ALESSANDRO DE OLIVEIRA: Il governo dello Espírito Santo tratta le scuole come aziende, oltre ad adottare percorsi prestabiliti, con materie messe in “sequenza” senza considerare il lavoro intellettuale sotto forma di pianificazione didattica.
Cinismo e fallimento critico
Di VLADIMIR SAFATLE: Prefazione dell'autore alla seconda edizione recentemente pubblicata
Nella scuola eco-marxista
Di MICHAEL LÖWY: Riflessioni su tre libri di Kohei Saito
O pagador de promesses
Di SOLENI BISCOUTO FRESSATO: Considerazioni sulla pièce di Dias Gomes e sul film di Anselmo Duarte
Lettera dalla prigione
Di MAHMOUD KHALIL: Una lettera dettata al telefono dal leader studentesco americano arrestato dall'Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti
Vedi tutti gli articoli di

CERCARE

Ricerca

TEMI

NUOVE PUBBLICAZIONI