Le parole marciscono

Khalil Rabah, Geografie nascoste, 2018
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da LUIZ EDUARDO SOARES*

Le parole sono vuote, evocano ma non sostituiscono i corpi ammucchiati a Gaza, in putrefazione a Gaza

La sofferenza umana più straziante non è nominabile, descrivibile e ancor meno misurabile. Va oltre i limiti del linguaggio e di ogni misura. La sua natura è l'incommensurabilità. Pertanto, quando provocata, questa sofferenza, dovuta ad azioni evitabili di altri, non può essere giustificata, non rientra in alcuna sequenza di atti moralmente motivati.

Migliaia di bambini mutilati, arti amputati senza anestesia, spiriti spezzati, i loro mondi familiari rovinati, il loro spazio devastato, le cose che li circondano frantumate e calcinate. Queste parole sono vuote, evocano ma non sostituiscono i corpi ammucchiati a Gaza, che marciscono a Gaza: anche le parole marciscono.

Nessuna sofferenza estrema è paragonabile a un'altra, perché non può essere scomposta in unità, pesata, delimitata, contabilizzata, colta fuori di sé, donata agli altri, restituita per il suo prezzo in moneta comune, la moneta che viene scambiata tra mani abili. La sofferenza straziante del bambino in agonia è una, un oceano e un deserto, senza inizio né fine: la storia infinita del dentro fuori di ciò che vorremmo chiamare umano.

Il bambino in preda al panico, che agonizza a Gaza, è lo stesso bambino in preda al panico che agonizza nel campo di concentramento nazista. Le due agonie non sono paragonabili perché sono la stessa agonia. Nessuno di noi, nessun testimone ha la misura per distinguere, classificare e confrontare. Nessuno di noi ha il diritto di far credere di sapere di cosa stiamo parlando per insabbiare.

Ma abbiamo il dovere di ergerci a custodi dell’inespugnabilità della sofferenza estrema, della sua incomparabilità, della sua incommensurabilità, della sua irriducibilità al linguaggio e a ogni forma di neutralizzazione. E abbiamo anche il dovere di nominare i macellai.

Gli agenti della carneficina, il governo israeliano e i nazisti, hanno commesso crimini contro l'umanità e devono rispondere alla storia. I loro crimini non sono paragonabili. Sono uno.

* Luiz Eduardo Soares è un antropologo, politologo e scrittore. Ex segretario nazionale della pubblica sicurezza. Autore, tra gli altri libri, di Smilitarizzare: sicurezza pubblica e diritti umani (boitempo) [https://amzn.to/4754KdV]


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