Bento Prado Jr., poeta

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da WALNICE NOGUEIRA GALVÃO*

Presentazione e selezione di poesie tratte da “L'unico verso”, libro postumo del filosofo, recentemente pubblicato.

Quando si considera la poesia di Bento Prado Jr., è difficile combinare il rapporto tra l'anno bisestile e il tenace. Leap poet era come si definiva modestamente. Inizia però presto e solo la morte ferma la produzione, che copre più di mezzo secolo. Strano anno bisestile, con un attaccamento così feroce alla musa.

Né era presuntuoso al punto da curare la singola pubblicazione su riviste o da riunire in un libro. Quando l'ispirazione lo visitava, la accoglieva con favore, prendendo comunque appunti. Pertanto, buona parte delle sue poesie sono registrate su tovaglioli di carta e buste usate, che spesso presentava all'interlocutore occasionale.

Un facsimile di uno di questi manoscritti, leggermente scarabocchiato da correzioni grafiche, ma in chiara calligrafia, è stampato nella rivista Guardare (Anno X, Ufscar, 2008), in edizione in memoriam. Riguarda la poesia Ipsitas, che non è incluso in questa selezione. Lì, possiamo avere accesso al processo di lavoro: a mano, su carta senza righe, con aria di improvvisazione... che è ovviamente falso. Solo che, pur essendo molto elaborate, anche sofisticate, le poesie vogliono mantenere la freschezza della spontaneità.

Tutti hanno una forte impronta di meditazione filosofica. La lotta con la parola e lo status della parola nel campo della conoscenza. Critica, dialettica, dubbio metodico. L'esame di un concetto o lo svolgimento di un argomento, toccando una lirica concettuale. Il ludico, ovvero l'abilità dei giochi verbali in cui l'autore è ingegnoso. Il tocco di umorismo acido, l'ironia autodiretta. Tuttavia, la finitudine circonda questo seminario.

Si consiglia di non lasciare vuoto il versetto. I decasillabi trasudano dalla dizione in modo così naturale da passare inosservati, soprattutto se suddivisi o non rimati. Ed era un talento molto apprezzato dai romantici, che avevano come modelli Victor Hugo e Castro Alves. Mi viene in mente M. Jourdain, Questo è tutto per la prosa sans les avoir. Solo che, coerentemente con il suo autore, arriva improvvisamente il mordente barocco di un'acutezza, così frequente in queste poesie. Grotta al lettore: attento il lettore.

Questa selezione, sebbene soggettiva, è una campionatura che cerca di contemplare le principali linee di forza dell'estro del poeta. Dobbiamo riconoscere il l'unico verso la cura di voler includere nel suo ambito tutto, o quasi – perché, con Bento, non si sa mai.

 

senza titolo
Il mio pensiero è il seguente:
– le pitonesse della totalità e del significato,
gli alligatori parlanti del teologismo,
parlare la stessa lingua
dei rinoceronti ciechi dell'epistemologismo.

 

L'implosione dell'essere (1987)
A Tuxo, ideatore del concept Sky Pumpkin
E se facessimo un regalo
più che perfetto?

— Una sfera nera lucente, ossidiana
(la densamente non arbitraria dell'espressione),
una zucca celeste senza abside,
una sezione conica pura,
senza un cono a sostenerlo,
una lucciola,
una cosa in sé,
una scienza incestuosa,
l'ombelico del Mondo, quello del Sogno
una sostanza rara,
una carie trascendente,
un difetto nel cuore del Grande Diamante,
un pergolato, una virgola e una valva,
il punto o su dove ci tuffiamo nell'invisibile,
una nonade, una monade e una gonade,
una differenza fondamentale,
un frattale infinitamente arborescente,
un rizoma rivolto verso l'interno,
un'analisi della Gioconda,
una lacrima in un'anfora
(o la canfora insita nelle lacrime),
un atomo insettibile di peso assoluto,
uno nuovo,
a Marylin Monroe,
uno spavento e un singhiozzo,
un trattato etico e una soluzione,
il cogito di un sogno,
l'ombra proiettata da una negazione,
un istmo, uno iato e uno yacht d'avorio,
un gerundio,
un luogo dove la persona si dissolve nel paesaggio,
un numero, un arabesco nell'aria e un noumeno,
una quintessenza e le vene dell'Essere,
la massima densità delle cose che sono e si distruggono a vicenda,
una poesia di Drummond:

- Qualcosa, infine, molto vicino a se stesso, dove un altro,
da vertigini interne
o la consapevolezza di sé, affonderebbe per sempre.

 

l'unico verso (Oggetto Trouve) (2005)
Sono inciampato, stanotte,
In un verso più che strano,
Unico verso presente in tutti i poemi reali
O possibile da tutte le lingue del mondo:
Primo geroglifico, emblema di Ermete Trismegisto.
Il verso stesso illeggibile e vuoto sebbene necessario,
verso perverso
che ci condanna a tornare, obliquamente,
A tutte le poesie scritte fino ad oggi,
E tutti i futuri,
Un cardine di chiusura,
All'interno, un cubo ermetico-metallico,
Che, monade, rispecchia, nel suo imo, l'intero mondo esterno.
Inizio e fine di ogni poesia,
O il tuo continuo ricominciare?
Stasera sto delirando
Un solo verso,
(universo),
che nessun poeta ha mai scritto,
Volto infinitesimale del Grande Diamante della Poesia o dell'Essere,
Accesso a tutti gli altri versi,
Che vengono mostrate, simultanee, al lettore
Che loro stessi, in quel momento, creano.

Ma era solo un assaggio:
Una volta che il Grande Diamante è illuminato,
Il verso è tornato alla sua apparente vacuità
E la sua complicità con tutti gli altri si dissolse,
Tornando al rito della mia vita quotidiana,
Immergendomi di nuovo nel mio Non-Essere.

 

Il messaggio dalla terra (1968)
I nostri piedi sfiorano la terra,
ma non lo sanno

– palmo sciocco – quel palmo
terreno minato dalla sorda militanza:
– gli armadilli agiscono in segreto.

Come i piedi, non lo sappiamo,
ma di prima mattina ci sorprende
l'anima in febbre e, nel petto,
la ferita multicolore del tatuaggio.

 

Piccola canzone dell'esilio (1971)
Riso, fagioli, farina,
questa ambrosia;
non il cognac, la caipirinha,
senza alcuna testardaggine.

 

inevitabile divorzio (2000)
Con l'età, diventa possibile
affrontare la verità faccia a faccia,
affrontare il corpo,
anima faccia a corpo.

Dì la verità, il grumo rigoroso,
affrontare la verità dell'osso,
rilasciato spontaneamente e naturalmente
di muscoli, tessuti, organi ed epidermide
che ti stanno slegando
(Oh, mi manchi...).

Niente di più sano e cartesiano
che questa secessione:
Cos'è questo corpo carnale e confuso?
dove promiscuo,
un casino infernale,
pensiero e materia?

Una certa organizzazione di ragazzi
(sarebbe tautologico o vano
fare, dalle viscere, dal cuore),
organi oleosi e inaffidabili.

Preferisco la durezza dell'osso
e la purezza dell'anima.

Possiate entrambi, spero, essere felici
alla prossima occasione di inevitabile divorzio.

 

chirurgia (2005)
Più di mezzo secolo
del fumo e dell'alcolismo
non poteva restare impunito:
– il carcinoma si è finalmente risolto
sotto la mia mascella sinistra,
proprio sopra il mio cuore sinistro.

Gauche, avevo già dolore alla gamba
della stessa parte o fazione
che mi deviava sempre nella stessa direzione,
senza richiedere, tuttavia, l'intervento chirurgico.

Ma manterrò sempre il mio intento,
al limite del mio passaggio,
per mantenere, fedele, dalla tua parte buona
- Quello sulla sinistra -
il mio cuore sofferente.

 

senza titolo (anno sconosciuto)
Colpito la mia ala sinistra,
come potrebbe volare?
Grande è la vertigine della caduta,
e ruvida la terra che presto si avvicina,
pieno di pietre taglienti.

Ma siccome sono di sinistra,
con la mia ala destra posso andare alla deriva,
sperando di atterrare un giorno
in un non-luogo trascendentale.

 

Arcobaleno (1971)
Se riunisco di nuovo i membri
di questo corpo disperso e se ricordo
dell'antico verso bruciato tra le macerie,
– è nello spavento dello spavento, nel mio stupore.

Se la lettera recupera il suo significato
più che cancellato, scoppio di un passato,
inghiottito nell'oscurità, storto e muto,
– è contro l'azzurro di un cielo riacceso.

Chi registra, così, il mio fado all'orizzonte
e installa, sulla rupe, quel ponte
che collega me, me e la mia fonte?

Che mano gentile disegna in un colpo ardente
la fiamma di quella frase incandescente
che improvvisamente mi unisce all'orizzonte?

 

Tra l'occhio e la mano (1971)
“Scrivere è sempre stato per me.
occupazione estremamente dolorosa”
– Pseudo Jean-Jacques

che distanza infinita
tra la mano che scrive
e l'occhio che legge!
il tempo non misurato
di un silenzio teso.

Come scrivere nel tempo,
nell'incubo della strada che sale,
senza seguire il contrario
il disegno di un verso precedente,
senza un piede nell'utopia
di un verso del primo universo?

Tra un momento e l'altro,
tra il mio presente e il mio presente,
tra quello che penso e quello che scrivo,
tra quello che sento, crudo, prima,
e quello che sento veramente dopo,
colpi di fulmine, si apre un abisso
che mi toglie ogni calma,
che mi rode l'anima dentro,
e fa tremare il disegno del mio nome.

 

alla luce del presente (2003)
Sii e ​​assaggia
La calma trasparente dell'immanenza
– Dono eterno.

È vero che, in fondo,
Nell'abisso originario, nell'Io-Mondo,
Bolle di caos.

Ma oggi è la giornata della serenità
E lontana è la tentazione dell'estasi, del tuffo
Nel delirio dionisiaco della Sostanza.

Mi basta oggi essere e coincidere
Con un modo finito della Sostanza.
Per un po
Il tempo stesso è sospeso.

 

Essere o non essere ? (2004)
“Ciò che è più nobile per la mente…”
Come è possibile essere felici, come me,
In questo mondo così orribile?
Non sarebbe colpa mia,
in fondo insondabile?

Tanti schiavi morti nel seminterrato del seminterrato,
tanti, tanti ancora, vivi sulla superficie del Pianeta.

Come, oggi, vivere?
Non sarebbe il caso della misura estrema?
Con il suicidio potrebbe svanire
tutto questo orrore.

Accesso all'eternità:
prima del Giudizio Universale che non avverrà mai,
cristallizza la mia fine, in questo puro momento senza tempo,
nello iato che lo isola nel flusso del vorace divenire.

NO. Il mio cuore non avrà pace, finalmente,
Nella mano destra di Dio,
Nella tua mano destra. NO,
si dissolverebbe, senza forza né sostanza,
nella Pace Infinita del Nulla.
Meglio persistere nella continuazione

Negazione del regalo
– anche se per pura rabbia.

 

*Walnice Nogueira Galvao è professore emerito presso FFLCH presso USP. Autore, tra gli altri libri, di leggere e rileggere (Senac/Oro su blu).

Riferimento


Bento Prado jr. L'unico verso. Campinas: Editora Clandestina, 2020, 125 pagine.

Disponibile in https://www.editoraclandestina.org/livros

 

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