
La grande ambizione
da MARCO MONDAINI: Considerazioni sul film diretto da Andrea Segre
da FRANCISCO PIEDE HARDMAN: Considerazioni sul film di Jia Zhangke, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche
da RACCONTI AB´SÁBERPetra Costa trasforma Brasilia in uno specchio rotto del Brasile: riflette sia il sogno modernista di democrazia che le crepe dell'autoritarismo evangelico. I suoi film sono un atto di resistenza, non solo contro la distruzione del progetto.
da PRODUZIONE MARIAROSARIA: Omaggio al critico cinematografico, scrittore, attore e regista recentemente scomparso
da RAQUEL MEISTER KO FREITAG:Il progetto "Competenze di base del portoghese" è stata la prima ricerca linguistica in Brasile a utilizzare i computer per elaborare dati linguistici.
da FRANCISCO DE OLIVEIRA BARROS JUNIOR: Commento al film diretto da Rodrigo Felha
da LAZAR VASCONCELOS OLIVEIRASe l'eroe classico ha ceduto alla spettacolarizzazione della realtà, forse la via d'uscita non sta nella ricerca di nuovi miti, ma nella decostruzione dell'idea stessa di eroismo. Dopotutto, in un mondo in cui la politica si dissolve
da FERNÌ PESSOA RAMOS: L'"estetica della guerra" di Benjamin non è solo una cupa diagnosi di fascismo, ma uno specchio inquietante della nostra epoca, dove la riproducibilità tecnica della violenza è normalizzata nei flussi digitali. Se l'aura
da JOÃO LANARI BO: Commento al film diretto da Alexandros Avranas, attualmente in programmazione nei cinema.
da ANNATERESA FABRIS & MARIAROSARIA FABRIS: Considerazioni su Anna Bella Geiger come videoartista, in occasione della sua mostra retrospettiva a San Paolo, che presenta questo aspetto meno noto del suo lavoro
da JOSÉ GERALDO COUTO: Commento al film diretto da Jia Zhangke, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche
da RICARDO IANNACE & OSCAR NESTAREZ: L'analisi del racconto “O lodo”, di Murilo Rubião, recupera la storia di un paranoico (“Il caso Schreber”), indagato da Sigmund Freud, così come la produzione cinematografica di Helvécio Ratton e il dipinto di
da LUCIANA MOLINA: Prefazione al libro di Joacy Ghizzi Neto
da GIOVANNI MESQUITASe la Cina risponde all'imperialismo culturale vietando Hollywood e creando i propri social network, dimostra che la sovranità non è autoritarismo, ma autodifesa. Nel frattempo, le nostre élite sfilano con cappelli trumpisti.
da JOÃO LANARI BO: L'opera di Sergej Ejzenstejn ha attraversato il XX secolo come un riferimento indispensabile per gli amanti della settima arte – in effetti, è stata uno degli argomenti decisivi per la caratterizzazione del cinema come "settima arte"
da FLAVIO VALENTIM DE OLIVEIRA: Commento al film diretto da Marianna Brennand, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche.
da VANDERLEI TENÓRIO: Parasite non solo ha vinto un Oscar, ma ha anche sfidato il paradigma secondo cui i film in lingua straniera sarebbero automaticamente stati emarginati dall'industria cinematografica mainstream.
da WALNICE NOGUEIRA GALVÃO: La battaglia di via Maria Antonia nella storia, nel teatro e nel cinema.
da ANNATERES FABRIS: Considerazioni sul film di Michel Hazanavicius
da FRANCISCO PIEDE HARDMAN: Considerazioni sul film di Jia Zhangke, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche
da RACCONTI AB´SÁBERPetra Costa trasforma Brasilia in uno specchio rotto del Brasile: riflette sia il sogno modernista di democrazia che le crepe dell'autoritarismo evangelico. I suoi film sono un atto di resistenza, non solo contro la distruzione del progetto.
da PRODUZIONE MARIAROSARIA: Omaggio al critico cinematografico, scrittore, attore e regista recentemente scomparso
da RAQUEL MEISTER KO FREITAG:Il progetto "Competenze di base del portoghese" è stata la prima ricerca linguistica in Brasile a utilizzare i computer per elaborare dati linguistici.
da FRANCISCO DE OLIVEIRA BARROS JUNIOR: Commento al film diretto da Rodrigo Felha
da LAZAR VASCONCELOS OLIVEIRASe l'eroe classico ha ceduto alla spettacolarizzazione della realtà, forse la via d'uscita non sta nella ricerca di nuovi miti, ma nella decostruzione dell'idea stessa di eroismo. Dopotutto, in un mondo in cui la politica si dissolve
da FERNÌ PESSOA RAMOS: L'"estetica della guerra" di Benjamin non è solo una cupa diagnosi di fascismo, ma uno specchio inquietante della nostra epoca, dove la riproducibilità tecnica della violenza è normalizzata nei flussi digitali. Se l'aura
da JOÃO LANARI BO: Commento al film diretto da Alexandros Avranas, attualmente in programmazione nei cinema.
da ANNATERESA FABRIS & MARIAROSARIA FABRIS: Considerazioni su Anna Bella Geiger come videoartista, in occasione della sua mostra retrospettiva a San Paolo, che presenta questo aspetto meno noto del suo lavoro
da JOSÉ GERALDO COUTO: Commento al film diretto da Jia Zhangke, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche
da RICARDO IANNACE & OSCAR NESTAREZ: L'analisi del racconto “O lodo”, di Murilo Rubião, recupera la storia di un paranoico (“Il caso Schreber”), indagato da Sigmund Freud, così come la produzione cinematografica di Helvécio Ratton e il dipinto di
da LUCIANA MOLINA: Prefazione al libro di Joacy Ghizzi Neto
da GIOVANNI MESQUITASe la Cina risponde all'imperialismo culturale vietando Hollywood e creando i propri social network, dimostra che la sovranità non è autoritarismo, ma autodifesa. Nel frattempo, le nostre élite sfilano con cappelli trumpisti.
da JOÃO LANARI BO: L'opera di Sergej Ejzenstejn ha attraversato il XX secolo come un riferimento indispensabile per gli amanti della settima arte – in effetti, è stata uno degli argomenti decisivi per la caratterizzazione del cinema come "settima arte"
da FLAVIO VALENTIM DE OLIVEIRA: Commento al film diretto da Marianna Brennand, attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche.
da VANDERLEI TENÓRIO: Parasite non solo ha vinto un Oscar, ma ha anche sfidato il paradigma secondo cui i film in lingua straniera sarebbero automaticamente stati emarginati dall'industria cinematografica mainstream.
da WALNICE NOGUEIRA GALVÃO: La battaglia di via Maria Antonia nella storia, nel teatro e nel cinema.
da ANNATERES FABRIS: Considerazioni sul film di Michel Hazanavicius