
Lettera a un bolsonarista
Di LUIZ MARQUES:
La possibilità di trovare la “brava persona” che credi di essere ha una data: il 30 ottobre
Di LUIZ MARQUES:
La possibilità di trovare la “brava persona” che credi di essere ha una data: il 30 ottobre
Di LEONARDO BOFF:
Quale destino potrebbe incontrare il Paese alle prossime elezioni
Di RAFAEL R. IORIS:
Il conservatorismo autoritario mette radici in Brasile
Di JEAN MARC VON DER WEID:
Lula dovrà governare alle prese con un congresso ultrareazionario
Di CLARISSE GURGEL:
Ciò che eleggerà nuovamente Lula sarà la stessa laboriosa combinazione di vecchio e nuovo che lo ha generato.
Di HOMERO SANTIAGO:
Non c'è stato alcun disastro; ma l'orizzonte non è dei migliori
Di RICARDO PAGLIUSO REGATIERI:
La destra brasiliana ha finalmente trovato un leader di massa, molto diverso dagli intellettuali e dai tecnocrati elitari del PSDB
Di LUIZ MARQUES:
Una critica al recente articolo di Vladimir Safatle
Di LUIS FELIPE MIGUEL:
Una vittoria di Lula sarà completa solo se Jair Bolsonaro e il suo clan saranno ritenuti responsabili dei crimini che hanno commesso.
Di DAVID MACIEL:
Non basta battere Bolsonaro, occorre anche riprendere l'iniziativa politica
Di BERENICE BENTO: Quando la questione si sposta dalla beneficenza alla politica, il cristiano che dà le briciole diventa un convinto fascista.
Di JOSÉ DE PAULA RAMOS JR.:
Riflessione per discernere la scelta tra civiltà e barbarie
Di FLÁVIO MAGALHÃES:
In questa elezione il Brasile ha la sua commedia umana, una tragedia comica
Di ALEXANDRE DE FREITAS BARBOSA:
Considerazioni sulla struttura sociale brasiliana e sui suoi echi nella vita politica ed elettorale
Di VALERIO ARCARIO:
C'è ancora molta incertezza sull'esito delle elezioni
Di ALEXANDRE ARAGÃO DE ALBURQUERQUE:
Lo svolgimento del dibattito a Band ha ratificato le contraddizioni strutturali che sostengono la candidatura dell'estrema destra brasiliana
Di JULIAN RODRIGUES: Possiamo dire che Lula ha vinto ai punti. Non molti. Era quasi un pareggio
Di LUIZ MARQUES:
I bolsonaristi hanno armi e odio, ma mancano di anima ed empatia con la sofferenza della gente
Di PAULO NOGUEIRA BATISTA JR.:
Il fronte larghissimo è importante per vincere le elezioni e, in caso di vittoria, per governare
Di HERICK ARGÔLO:
La strada tracciata dal bolsonarismo e l'imperativo di eleggere Lula
Di LUIZ MARQUES:
La possibilità di trovare la “brava persona” che credi di essere ha una data: il 30 ottobre
Di LEONARDO BOFF:
Quale destino potrebbe incontrare il Paese alle prossime elezioni
Di RAFAEL R. IORIS:
Il conservatorismo autoritario mette radici in Brasile
Di JEAN MARC VON DER WEID:
Lula dovrà governare alle prese con un congresso ultrareazionario
Di CLARISSE GURGEL:
Ciò che eleggerà nuovamente Lula sarà la stessa laboriosa combinazione di vecchio e nuovo che lo ha generato.
Di HOMERO SANTIAGO:
Non c'è stato alcun disastro; ma l'orizzonte non è dei migliori
Di RICARDO PAGLIUSO REGATIERI:
La destra brasiliana ha finalmente trovato un leader di massa, molto diverso dagli intellettuali e dai tecnocrati elitari del PSDB
Di LUIZ MARQUES:
Una critica al recente articolo di Vladimir Safatle
Di LUIS FELIPE MIGUEL:
Una vittoria di Lula sarà completa solo se Jair Bolsonaro e il suo clan saranno ritenuti responsabili dei crimini che hanno commesso.
Di DAVID MACIEL:
Non basta battere Bolsonaro, occorre anche riprendere l'iniziativa politica
Di BERENICE BENTO: Quando la questione si sposta dalla beneficenza alla politica, il cristiano che dà le briciole diventa un convinto fascista.
Di JOSÉ DE PAULA RAMOS JR.:
Riflessione per discernere la scelta tra civiltà e barbarie
Di FLÁVIO MAGALHÃES:
In questa elezione il Brasile ha la sua commedia umana, una tragedia comica
Di ALEXANDRE DE FREITAS BARBOSA:
Considerazioni sulla struttura sociale brasiliana e sui suoi echi nella vita politica ed elettorale
Di VALERIO ARCARIO:
C'è ancora molta incertezza sull'esito delle elezioni
Di ALEXANDRE ARAGÃO DE ALBURQUERQUE:
Lo svolgimento del dibattito a Band ha ratificato le contraddizioni strutturali che sostengono la candidatura dell'estrema destra brasiliana
Di JULIAN RODRIGUES: Possiamo dire che Lula ha vinto ai punti. Non molti. Era quasi un pareggio
Di LUIZ MARQUES:
I bolsonaristi hanno armi e odio, ma mancano di anima ed empatia con la sofferenza della gente
Di PAULO NOGUEIRA BATISTA JR.:
Il fronte larghissimo è importante per vincere le elezioni e, in caso di vittoria, per governare
Di HERICK ARGÔLO:
La strada tracciata dal bolsonarismo e l'imperativo di eleggere Lula