In difesa di Breno Altman e del popolo palestinese

Immagine: Margherita
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da FONTI DELLA VIRGINIA*

Testo che ha generato una petizione con più di tremila firme.

Oggi è il primo giorno del 2024. Alla vigilia di Capodanno, lo Stato sionista di Israele ha continuato a bombardare la popolazione di Gaza. Sono più di due milioni le persone intrappolate, con ogni mezzo di produzione della vita e di sussistenza tagliato, massacrate e bombardate quotidianamente in modo indiscriminato, con un bilancio di oltre 20mila morti civili e la distruzione delle loro case, ospedali, scuole , moschee, intere città.

Un simile orrore è paragonabile solo a quello che subirono gli stessi ebrei sotto il nazifascismo. In entrambi i casi, uno stato pesantemente armato attacca deliberatamente una popolazione sotto il suo dominio.

Vale la pena ricordare che il sionismo è una corrente politica tra gli ebrei; e che l’antisemitismo è una corrente razzista il cui culmine fu lo sterminio sistematico degli ebrei nella Germania nazista. Conosciamo bene il razzismo e le sue falsificazioni aperte o discrete. Lotteremo sempre contro ogni razzismo.

Pertanto, combattiamo contro l’antisemitismo. Ma identificare l’ebraismo e il sionismo significa falsificare la storia. Molti ebrei sono contrari al sionismo, che è un aspetto politico.

Confondere i due ha uno scopo: il sionismo mira a mettere a tacere tutti (ebrei e non ebrei) imponendo una grossolana falsificazione storica: criminalizzare la denuncia degli orrori sionisti equiparandola all’antisemitismo. Si tratta di una falsificazione deliberata, che ha generato scene di orrore politico, come una manifestazione presumibilmente di lotta contro l'antisemitismo tenutasi in Francia, alla quale hanno partecipato difensori storici del governo di Hitler, come le forze guidate da Marine Le Pen.

La falsificazione aumenta di dimensioni con la stretta vicinanza tra il sionismo, l’estrema destra internazionale, i governi degli Stati Uniti (e occidentali) e i grandi media proprietari occidentali. Spendono milioni per offuscare la brutale differenza tra antisemitismo e antisionismo e, in particolare, tra l’estrema destra israeliana. Si spingono ancora oltre e cercano di criminalizzare le voci dissenzienti. Le classi dirigenti e i governi occidentali cercano di vietare le manifestazioni contro l'orrore promosso da mesi dallo Stato sionista di estrema destra di Israele contro la popolazione di Gaza.

Lo hanno fatto in Inghilterra, Germania e Francia, ma la popolazione non si è lasciata ingannare e ha affrontato tali falsificazioni con massicce manifestazioni in difesa del popolo palestinese. Le classi popolari di tutto il mondo denunciano incessantemente il massacro in corso, al punto che il governo israeliano si ritrova sempre più isolato, poiché le sue azioni sono addirittura peggiori di quelle praticate dal precedente regime israeliano. apartheid del Sud Africa, perché i bianchi razzisti segregavano i neri, come Israele segrega i palestinesi, ma non li bombardavano.

In Brasile si cerca ora di mettere a tacere una voce coraggiosa di origine ebraica, quella di Breno Altman, che si è dedicato instancabilmente a spiegare – con dati, bibliografia, fonti citate e fatti – le falsificazioni e gli orrori che lo Stato sionista di estrema destra di Israele se ne rende conto.

L’iniziativa della CONIB (Confederação Israelita do Brasil), una delle tante entità no-profit patrocinate dall’estrema destra israeliana nel mondo, è inaccettabile e vergognosa, poiché promuove la falsificazione storica e cerca di nascondere l’ovvio – il massacro indiscriminato e la “pulizia del gruppo etnico” portata avanti da Israele – incolpando Breno Altman di antisemita! Proprio a lui, ebreo. La falsificazione è grossolana e i sionisti tentano di mascherare il proprio razzismo anti-palestinese nascondendo cortine fumogene della verità storica. Ma la verità è davanti ai nostri occhi.

Ancora più grave è l'accettazione da parte della Polizia Federale di una denuncia opportunistica e falsificatrice in difesa della continuazione del massacro, che mira a mettere a tacere una delle voci più importanti in difesa del popolo palestinese in Brasile. Questo governo non può essere complice di tale falsificazione, che promuove l’apartheid, il genocidio, i massacri diffusi e la pulizia etnica.

Nessun silenzio è giustificato e l’omissione ci condanna.

Tutto il sostegno a Breno Altman e al popolo palestinese!

*Virginia Fontes è professore nel programma post-laurea presso l'Universidade Federal Fluminense (UFF). Autore, tra gli altri libri, di Riflessioni impertinenti: storia e capitalismo contemporaneo (Mauad X).

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