da LUÍS FELIPE MIGUEL*
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L'articolo di Mathias Alencastro pubblicato sull'edizione cartacea del quotidiano Folha de S. Paul, salutando il biglietto Lula-Alckmin, è – per usare l'espressione di EP Thompson – “un planetario di errori”.
Parte dalla dicotomia tra “sinistra di rottura” e “sinistra di coalizione”. La prima si ispirerebbe alle teorie di Ernesto Laclau e avrebbe Podemos come sua più grande icona. La seconda sarebbe sorta in opposizione ad essa.
Sembra che la storia della sinistra inizi intorno al 2010. La possibilità di una sinistra classista è semplicemente cancellata. La lunga traiettoria della socialdemocrazia scompare e diventa una reazione al "radicalismo" di Pablo Iglesias o Jean-Luc Mélenchon.
O La Sinistra Il tedesco è presentato come “predecessore del Possiamo“, Il che è completamente privo di significato. L'articolo afferma che il La Sinistra “non è nemmeno entrato in parlamento”, che di fatto è sbagliato – non ha raggiunto la clausola barriera, ma si è comunque assicurato 39 seggi, grazie alle peculiarità del sistema elettorale tedesco.
L'articolo tratta la democrazia come un'astrazione, quindi è incapace di interrogarsi sulle dinamiche di de-democratizzazione; riduce “sinistra” a un'etichetta priva di contenuto; appiattisce le differenze tra il Nord e il Sud del mondo. Include felicemente Alckmin tra i “democratici”, cancellando dalla nostra storia il golpe del 2016 e Lava Jato.
È significativo soprattutto per l'uso tipico dell'aggettivo “repubblicano” – lo stufato con chayote sarebbe nientemeno che “una rivoluzione repubblicana”.
"Repubblicano" è, in molti discorsi, l'eufemismo per accomodamento e capitolazione. È “repubblicana” la sinistra che rinuncia al suo programma – e la destra che accetta l'esistenza della sinistra, purché diluita e innocua.
Infatti, i valori repubblicani si affermano quando è possibile che tutti gli interessi sociali partecipino alla disputa politica, nelle condizioni più egualitarie possibili, senza l'imposizione di veti.
Per arrivarci serve una sinistra disposta a confrontarsi.
PS.: E il testo esce ancora nel giorno in cui celebriamo la vittoria, in Cile, di una sinistra che illustra tutto ciò che l'opinionista dice destinato al fallimento. Terribile sincronizzazione!
* Luis Filippo Miguel È professore presso l'Istituto di Scienze Politiche dell'UnB. Autore, tra gli altri libri, di Il crollo della democrazia in Brasile (Espressione popolare).