Favola favolosa

Immagine: Oleksandra Zelena
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da ANTONIO SIMPLICIO DE ALMEIDA NETO*

Nello stile di Millôr Fernandes

La Volpe ha avuto un'idea geniale! Invece di prendersi cura lei stessa del pollaio e approfittare dei vantaggi di questa condizione di custodia del posatoio e delle aree circostanti, e dell’evidente conflitto di interessi di un’impresa del genere, una condotta che ha ricevuto molte critiche nei tempi contemporanei, lei ha deciso di allevare le proprie galline e galli provenienti dal vivaio di pennuti, pennuti e pennuti in cambio di porzioni extra di mangime e di un posto di rilievo sui trespoli.

Ciò che non fu la sua sorpresa, avvenne che questi piccoli stimoli alimentari e le limitate condizioni privilegiate dello spazio, indussero questi emeriti bipedi a sostenere l'elaborazione di un codice etico per se stessi, con l'accusa che sarebbe stato meglio essere sotto il proprio giogo. .che sotto il potere delle volpi, come sghignazzava uno dei leader ad un evento per i suoi coetanei, rivelando tutta la sua astuzia e strategia politica.

Questi esseri dal volo corto non sapevano che le Volpi possedevano non solo una vasta rete di pollai e simili siti di allevamento, ma anche macelli pubblici su tutto il territorio nazionale, così che mentre beccavano il mais nella mangiatoia e nel cortile , L'astuto cane tornò con i dollari della vendita di farina di mais.

Come se ciò non bastasse, per dissipare ogni sospetto sulle sue nobili intenzioni, Raposa ha deciso di investire molto nel dibattito sulla responsabilità sociale e la sostenibilità, e a tal fine ha organizzato diversi eventi educativi organizzati dagli stessi polli, dove hanno avuto voce in capitolo, per così dire, e hanno organizzato tavole rotonde, circoli di conversazione, temi, dibattiti e ospiti.

In una di queste co-co-loquie (scusate il gioco di parole...), intrisa del miglior spirito imprenditoriale dell'agricoltura, una sub-celebrità pennuta propose la realizzazione del trattato “Il pollaio che vogliamo!”. La proposta venne applaudita dalla fanbase, che la considerò una mossa di pura audacia, un progetto visionario, una panacea aviaria!

– “Come mai nessuno ci ha pensato prima?!”, disse emozionata una gallina al gallo saggio, veterano e scettico, soprannominato Tiresia, che rispose con aria disinvolta: – “Ti è mai venuto in mente che non Non hai bisogno di sbarre e gabbie? Ti è mai venuto in mente di vivere libero e fuori dai confini del pollaio? “Vogliamo” chi, faccia pallida”?

Sconcertati dalla possibilità mai immaginata di vivere oltre i limiti di quel box, il pollo imberbe e il suo saggio oracolo di conoscenza ancestrale furono catturati, impigliati per le zampe su un gancio, sollevati e portati al macello.

Morale: La riflessione, presto o tardi, non ci salva dal massacro.

*Antonio Simplicio de Almeida Neto è professore presso il Dipartimento di Storia dell'Università Federale di San Paolo (UNIFESP). Autore, tra gli altri libri, di Rappresentazioni utopistiche nella didattica della storia (Ed.Unifesp). [https://amzn.to/4bYIdly]


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