Fatti su Alexandre de Moraes

Alexandre de Moraes/ Foto: Marcelo Camargo/ Agência Brasil
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da MARCOS DE QUEIROZ GRILLO*

Le dichiarazioni bugiarde e opportunistiche del giornalista Glenn Greenwald sono state orchestrate in modo irresponsabile dal giornale Folha de S. Paul e lanciato contro il ministro Alexandre Moraes

Alexandre de Moraes è il relatore presso l'STF delle inchieste contro gli atti antidemocratici culminati nell'atto vandalico dell'8 gennaio 2023 contro i poteri della Repubblica e, per una coincidenza storica, è stato anche, fino al giugno 2024, presidente della Corte Elettorale Superiore (TSE). Naturalmente c'è stata una cooperazione giudiziaria attraverso la quale le informazioni ottenute nelle inchieste giudiziarie elettorali nell'ambito del TSE sono servite come prova nelle inchieste della TSE.

Sarebbe strano chiedere al ministro Alexandre de Moraes di dirigere lui stesso le richieste di indagini o di informazioni. In qualità di giudice della STF e relatore delle indagini, ha chiesto informazioni al TSE dove, in qualità di presidente, agiva “ex officio” laddove aveva poteri di polizia. Da questo rapporto “incestuoso”, benché del tutto legale, sono emersi fatti basati sulle conclusioni bugiarde e opportunistiche del giornalista Glenn Greenwald, irresponsabilmente orchestrate dal giornale Folha de S. Paul e lanciato contro il ministro Alexandre Moraes, elogiato da Elon Musk. Lo scopo era tosare un maiale e fare molto rumore, ma non si otteneva lana perché i maiali non la producono.

Ciò fa certamente parte di un piano molto più ampio volto a destabilizzare la STF e il governo Lula, mirando anche a ottenere l’auspicata amnistia per i golpisti dell’8 gennaio 2023, in particolare per il non idoneo Jair Bolsonaro. Il coinvolgimento della Polizia Civile di San Paolo, che ha ottenuto messaggi dal cellulare di Eduardo Tagliaferro, ex consigliere del ministro Alexandre de Moraes, indagato per aver aggredito la moglie, getta seri sospetti sul possibile coinvolgimento del governatore di San Paolo , Tarcísio de Freitas, in questo piano per provocare l'impeachment del ministro Alexandre de Moraes.

Da allora la destra non si preoccupa più di regolamentare le piattaforme di comunicazione notizie false Sono essenziali per raccogliere sostegno e voti da parte degli incauti che sostengono incondizionatamente le odiose agende dell’estrema destra. La situazione è piuttosto complessa perché le milizie digitali e il mercato finanziario, insieme alla Banca Centrale del Brasile, non vogliono sottoporsi ad alcuna forma di regolamentazione. Ma, in fondo, la situazione è molto più complicata.

Si tratta, infatti, di una controrivoluzione conservatrice volta a ristrutturare il potere geopolitico globale degli Stati Uniti nel mondo. Steve Bannon, Elon Musk, D. Vance e Donald Trump guidano questo movimento che ha chiaramente Alexandre de Moraes e Lula come principali nemici brasiliani.

“Il gabinetto del Ministro Alexandre de Moraes chiarisce che, nel corso delle indagini su Inq 4781 (Fake News) e Inq 4878 (milizie digitali), conformemente alla normativa, sono state rivolte numerose determinazioni, istanze e richieste a numerosi organismi, compreso il Funzionario Elettorale Superiore della Corte, che, nell'esercizio del potere di polizia, è responsabile di effettuare segnalazioni su attività illecite, quali disinformazione, incitamento all'odio elettorale, tentativo di colpo di stato e attacchi alla democrazia e alle istituzioni. I rapporti descrivevano semplicemente i post illeciti pubblicati sui social media, in modo obiettivo, poiché erano direttamente collegati alle indagini delle milizie digitali. Molti di questi rapporti sono stati raccolti in queste e in altre indagini correlate e inviati alla Polizia Federale per proseguire le azioni necessarie, sempre informando l'Ufficio del Procuratore Generale. Tutte le procedure sono state ufficiali, regolari e debitamente documentate nelle indagini e nelle indagini in corso presso la STF, con la piena partecipazione della Procura generale”.

*Marcos de Queiroz Grillo È un economista e ha un master in amministrazione presso l'UFRJ.


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