Forte come la morte

Igshaan Adams, 2016
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da MARIO BAGGIO*

Commento al libro recentemente uscito di Otto Leopoldo Winck

Parlo per me: Forte come la morte, di Otto Leopoldo Winck, è uno dei romanzi più impressionanti che abbia letto negli ultimi anni. Per la trama e lo svolgimento, per il linguaggio sofisticato (che finge semplice), per la struttura ingegnosa che va avanti e indietro nel tempo senza alcun danno alla comprensione, per i personaggi pieni di verità, per i dialoghi pieni di verosimiglianza, per le riflessioni che suscita, per l'attualità del tema, la ricchezza del vocabolario, l'erudizione dell'autore, l'esito che non potrebbe essere più incisivo. Un libro che avrei voluto scrivere, se avessi avuto il talento di Otto Winck.

In apertura il romanzo mostra da dove proviene, con esplicito riferimento a per metamorfosi, di Franz Kafka:

“Quando Rosalia Klossosky si svegliò una mattina, dopo sogni irrequieti – e che sogni, mio ​​​​Dio! –, notò che sul palmo di ciascuna mano c’era una macchia leggermente rosata. Alla luce della lampada a cherosene osservò, incuriosita, quegli strani segnali”.

Ci sono tre assi principali nella struttura di Forte come la morte:

(i) Siamo nella zona rurale di un piccolo paese dell'interno del Paraná, all'interno di una famiglia di immigrati polacchi, persone religiose, umili e analfabete, contadini. Il signor Boleslau e Dona Florentina non sanno cosa sta succedendo alla loro figlia adolescente, la quale, senza alcuna spiegazione, comincia a perdere sangue in alcuni punti delle mani e nella regione delle costole: sono le “piaghe di Cristo”. Rosália è “stigmatizzata”, quasi una santa ragazza. Vengono chiamati preti e medici, senza però riuscire a decifrare il mistero.

La notizia si sparge e iniziano i pellegrinaggi: persone vengono da ogni parte in cerca di un miracolo, di una cura per malattie, di una vita migliore, ecc. Donazioni in denaro, in nome della buona volontà e dello spirito religioso, cominciano ad essere fatte dai pellegrini ai proprietari della casa, i genitori del “santo”. Il seme del fanatismo era stato piantato.

(Apro le parentesi: ad un certo punto della lettura, mi sono ricordato I Mucker, un film brasiliano del 1979, diretto da Jorge Bodanzky e Wolf Gauer, che tratta del fanatismo religioso tra gli immigrati tedeschi negli anni '1870 dell'Ottocento, anche nella zona rurale di una città all'interno del Rio Grande do Sul. Era una setta cristiana guidato da Jacobina Mentz Mauer , che, secondo i seguaci, era la reincarnazione di Gesù Cristo. Chiudo le parentesi.)

(ii) Molto più tardi, Rosália, ora sposata con Felício e madre di tre figli, vive in un insediamento del MST, qui chiamato “Movimento”, e partecipa alla fondazione di Nova Canaã, occupazione di una fattoria improduttiva e punto di partenza del la riforma sognava la terra agraria.

(iii) Padre Hugo, in una crisi acuta di fede e di vocazione. La vigilia di Natale, dopo aver celebrato la messa di mezzanotte, saluta i suoi parrocchiani e dà libero sfogo a ogni dubbio che ha sul Divino e sui Suoi disegni. È un chiaro sostenitore della Teologia della Liberazione e dell'esistenza delle Comunità Ecclesiastiche di Base e non nasconde la sua opzione per i poveri, facendo eco alla posizione di Dom Pedro Casaldáliga, Vescovo di Araguaia.

Si intersecano gli assi narrativi, riflessioni teologiche e filosofiche sulla Kenosis, teoria cristiana sullo “svuotamento” di Cristo, secondo la quale Egli si spogliò (svuotandosi) del suo potere e della sua gloria per diventare umano e sottomettersi al sacrificio in questa condizione.

I tre assi convergeranno, con grande impatto, nel terzo finale del libro attraverso la scrittura sapiente dell'autore, che ha saputo bilanciare tempo, spazio ed eventi, mantenendo curiosità e interesse. Non lo dico, ma lo garantisco: il risultato è sorprendente, sconvolgente, e lascerà il lettore a pezzi.

Secondo me, Forte come la morte, di Otto Leopoldo Winck, è uno dei grandi libri di questo anno di grazia 2024.

*Mario Baggio è un giornalista e scrittore. Autore, tra gli altri libri, di La vita è una parola molto breve (Penallux).

Riferimento


Otto Leopoldo Winck. Forte come la morte. San Paolo, Editora aboio, 2023, 256 pagine. [https://amzn.to/3Wno0Ry]


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