da WILTON CARDOSO*
Poesia sul massacro del popolo palestinese
l'orrore, l'orrore oh Palestina
la madre cerca i cadaveri
di bambini che piangono sotto le macerie
della ragazza con la pelle bruciata
la morte in diretta sugli schermi di Internet
l'orrore che si ripete e si ripete
e si ripete
Armeni Ghetto di Varsavia Auschwitz
i genocidi di russi e cinesi
Vietnam Cambogia Iraq Sudan
Libia Siria Yemen tanti altri
Modernità del nuovo millennio del XX secolo
così tanti indigeni dell'Africa orientale
oh Palestina
siete tutti loro adesso
tu sei la sintesi
di tutti i massacri
condensati
nello strano circo di Gaza
Non c'è cibo né medicine, solo odio
irrimediabile dei soldati
e la pioggia di bombe
su case e scuole, ospedali e moschee
non c'è rifugio né riposo a Gaza
dove la gente muore adesso
della morte uccisa
da una bomba o da un proiettile
o omicidio di massa
con le sporche bombe della peste
e fame
i soldati sorridenti si fanno selfie
tra le rovine di Gaza
tra gli abiti delle donne di Gaza
trofei della selvaggina cacciata
le persone civili bevono sangue
di animali arabi barbari e disumani
la stessa storia sempre la stessa
litania lo stesso canto lo stesso
bagno di sangue ripetuto fino alla nausea
O martirio che non ha fine, o Palestina
microcosmo dell'orrore
di tutte le terre barbariche
disciplinato
dalla Ragione Occidentale
Gaza è affogata in un Mar Morto di odio
in un Mar Rosso di sangue
dei figli e delle figlie della Palestina
lo stesso mare di sangue
da tutti gli altri
popoli barbari un oceano rosso di secoli
e secoli di pedagogia
civiltà dei cannoni
O Palestina, amara ironia
il tuo popolo in esilio
nella tua stessa terra
dai bambini della diaspora
O Palestina, amara ironia
soffri la carneficina
da mani spietate
dei figli dell'Olocausto
*Wilton Cardoso è un poeta e saggista. Editore di blog letterari, l'ingegnere dei sogni.
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