da LUCAS PEREIRA DA PAZ BEZERRA*
Commento al libro curato da Lincoln Secco & Luiz Bernardo Pericás
Nell'anno in cui è stato celebrato il centenario del Partito Comunista Brasiliano (PCB), è apparsa un'opera che, per aiutare nel processo di comprensione dell'operato della sinistra in Brasile e delle sue impasse politiche, nonché delle vicende storiche e formazione sociale del nostro Paese nel periodo in cui si forma la Repubblica. Non è una novità che la storia del PCB si intrecci con la storia più recente del Brasile. A tal proposito, Storia del PCB viene a contribuire al dibattito che era già stato inaugurato qualche decennio fa e che si rinvigorisce ogni anno che passa; con ricerche, articoli e libri.
Nella prima parte del libro, gli autori offrono al lettore un'ampia ed estesa bibliografia riguardante la storia del PCB, le mediazioni all'interno della storiografia del PCB, come sottolinea il titolo del capitolo, ha diversi ceppi che sono legati a il campo della memoria, le biografie[I] e autobiografie[Ii] da ex militanti e persone con qualche legame con il partito, passando al campo dell'arte e della letteratura, tra gli altri. Oltre a svolgere un lavoro allargato per situare coloro che già conoscono la materia, oltre ad indirizzare le letture e i lavori a coloro che stanno entrando nel dibattito al momento della presentazione del libro, portano al dibattito il grande lavoro dello storico Edgar Carone (1923-2003), che ha un'opera unica per tutti coloro che cercano di comprendere i movimenti sociali e sindacali, così come la storia del PCB.
Anche le donne hanno guadagnato uno spazio nel libro, oltre alle pubblicazioni dei militanti, con enfasi su Ana Montenegro e sulla sua traiettoria e importanza per il movimento comunista brasiliano. È importante ricordare, seppur sottolineata dagli autori, proprio la necessità di approfondire il tema in opere successive, occasione lì posta per chi intende avviare ricerche legate al tema!
Lo stesso problema si estende alle figure dei militanti comunisti neri, intellettuali, per esempio. “Edison Carneiro e Clovis Moura attendono ancora ulteriori studi, oltre a personale intermedio, sindacalisti e grafici”.[Iii]
I rapporti del Comintern con l'America Latina trovano spazio per un'ampia riflessione nel testo di Victor Jeifets e Lazar Jeifets. Il Comintern è strutturato in Messico per il suo inserimento politico nel continente latinoamericano, ma questa decisione sarebbe strana, secondo gli autori, visto che l'Argentina avrebbe già un certo consolidamento politico, l'esempio potrebbe essere il Partito Socialista Argentino (PSI) che era stato creato dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 e che diede ampio sostegno ai sovietici, inoltre, la base socialista era più consolidata attraverso gli scontri del proletariato industriale, allora in crescita e più organizzato nel periodo.
Gli autori svolgono anche un dibattito sui rapporti del Comintern con i PC nel continente, aprendo un'affermazione che molto è stato preservato dai testi nazionali e dalle idee stesse dei PC, non caratterizzandoli quindi come una mera "cintura di trasmissione". dell'Internazionale Comunista. Alti e bassi segnano questo rapporto politico un'analisi dei principali conflitti, coinvolgendo i principali leader locali e i membri inviati dal Comintern, in un modo che rende conto della difficoltà che si incontra in diverse situazioni politiche, di fronte alla particolare realtà concreta del continente, i leader si sono posti il loro modo di risolvere queste questioni, almeno come dimostrano gli autori, con o senza alcuna mediazione da parte del Comintern. Le analisi a cui i lettori avranno accesso servono anche a pensare, mutatis mutandis, i giorni nostri.
Passando al terzo capitolo del libro, viene delineata la genesi del PCB, il testo copre un movimento più generale che non si limita alla data di fondazione del partito, ma che comprende i movimenti politici che abbracciano dal 1917 al 1919 come essendo cruciale per l'agglutinazione l'idea di creare una festa. Lo sciopero generale a San Paolo, ha inaugurato un ciclo di mobilitazione in tutto il Brasile, in vista del suo successo nelle conquiste fondamentali richieste dalla classe operaia, seguito da altri scioperi a Rio de Janeiro, Porto Alegre e Belo Horizonte e in altre città.
Anche la Rivoluzione Russa del 1917 giocherà un ruolo fondamentale in questa mobilitazione e rafforzamento ideologico, sebbene incipiente tra la classe operaia, infatti, si tratta di un afflusso di informazioni che sono arrivate qui, portando con sé notizie di una rivoluzione proletaria contro il potere dello zar della Russia, sinonimo di forza e coraggio che in un certo senso ispirarono gli operai in quel momento “facendo così del ciclo di scioperi generali che si svolse nell'inverno del 1917 un momento di svolta e di apertura di nuove possibilità per la classe operaia”[Iv] anche la creazione in quel periodo del Comitato Proletario di Difesa (CDP), secondo l'autore, giocò un ruolo molto importante in queste conquiste di diritti fondamentali e funse anche da organizzatore politico.
La diffusione dell'informazione anche attraverso i giornali avrà uno sviluppo importante concretizzatosi nei principali: il plebe di San Paolo, il Spartacus da Rio de Janeiro, il Tribuna del Popolo da Recife e il Sindacalista da Porto Alegre. Tutto questo sforzo intellettuale per ricapitolare le precedenti tendenze del 1922 porta a una maggiore comprensione di ciò che si stava delineando nel futuro PCB e dei suoi rapporti con la classe operaia.
I capitoli successivi del libro continuano a trattare questioni scottanti nella storia del PCB e dei problemi che lo circondano, il dibattito sull'insurrezione del novembre 1935 che Marly Vianna fa e colloca questo evento con un grande errore politico del partito, questo è dimostrato nell'articolo di sua paternità tracciando i collegamenti tra i dirigenti del partito e il dialogo tra l'Internazionale Comunista, le debolezze che portarono il partito dopo questo episodio in un grande periodo di repressione e di esilio dalla vita politica brasiliana.
Ma questo non ha significato il periodo di immobilità del partito, come si vede nell'articolo di Edvaldo Correia Santana – O PCB e a Luta pela Paz Mundial – che le condizioni per la performance del partito nello scenario brasiliano oscillano secondo le condizioni esterne della politica mondiale e le vicende che sarebbero diventate chiavi di lettura delle oscillazioni nella linea politica del partito, che negli anni Quaranta si diresse verso una linea più classista di fronte al governo Dutra e al suo pieno appoggio al capitale straniero, vediamo che in quel decennio il partito adottò una linea di fatto più combattiva, però, questa non si cristallizzò mai in un piano massimo (strategia), dopo il XX Congresso del PCUS, nel 1940, ci fu infatti una crisi politica del movimento comunista che riordino la linea politica di diversi comunisti Parti in tutto il mondo all'esterno.
Vediamo anche che il PCB, durante la fine degli anni '30 fino alla fine degli anni '50, ha preso in gran parte due strade, o basate su una linea rivoluzionaria o su una linea graduale. Questa difficoltà a stabilire una linea politica duratura è, come evidenziato nell'articolo, una grande debolezza della sua storia.
Se si può parlare di debolezza politica, diciamo che il partito non ha tracciato una sola linea netta di confronto con le contraddizioni del capitalismo brasiliano, cosa che si è cristallizzata in una sorta di “truffa del politicismo”.[V] Il capitolo che fa un'analisi accurata del VI Congresso del 1967 è quello di Milton Pinheiro – Il VI Congresso del PCB e la costruzione del politicismo tattico - che si propone di analizzare il processo strutturale e congiunturale dei primi anni Sessanta, il programma adottato allora era considerato da alcuni di sinistra, in quanto criticava il governo di João Goulart fino a destabilizzarlo, invece di concentrare le critiche sul governo di Lacerda e di Adhemar de Barros, in questo senso, valuta Milton Pinheiro: “Pertanto, le deviazioni a destra della linea politica hanno contribuito all'incapacità del partito di reagire al colpo di stato borghese-militare del 60 e hanno alimentato il politicismo” (p. 1964).
L'accoglimento delle tesi non fu unanime, anzi molti intellettuali legati al partito elaborarono tesi pensando a nuove forme di confronto politico e di analisi della congiuntura brasiliana, visione che eliminava ogni alleanza con la borghesia nazionale data la propria posizione in Capitalismo dipendente brasiliano. Le critiche più dure sono state mosse da Caio Prado Júnior e che ha affrontato le tesi ufficiali offrendo un'interpretazione più concreta e che nel tempo si è rivelata la più corretta, secondo l'autore.
Processi politici complessi in una società complessa, appena ha dovuto agire il PCB, un Paese che ha un suo modo di essere e continua ad essere con i cambiamenti sempre in primo piano, conservando il vecchio, non ha come orizzonte una democrazia diretta con la partecipazione della classe operaia e delle fasce sociali emarginate, in questo senso il PCB ha agito in modo da dare consapevolezza politica e incentivare la presenza diretta di queste fasce, attraverso la creazione di comitati popolari, movimento sindacale e ampio fronte dimostrato inequivocabilmente, tanto che, dopo l'abrogazione del partito nel maggio 1947, furono i primi ad essere perseguitati e distrutti.
Appaiono temi con il rapporto del partito con i giovani, così come il movimento femminista e nero, qualcosa di essenziale per una maggiore comprensione delle stesse strutture storicamente modellate dalla classe dirigente nella repressione di questi due gruppi, uno attraverso il patriarcato e l'altro attraverso il razzismo . Razza e classe non erano sempre sinonimi nel movimento brasiliano, quindi le idee avrebbero avuto una certa penetrazione solo dopo gli anni '30 con influenze esterne sostenute sulla base delle analisi dell'Internazionale Comunista e che riflettevano il cambiamento del PCB in relazione ai neri, articolo scritto da Gabriel dos Santos - La questione razziale nel Partito Comunista - che viene ad ampliare il dibattito e le riflessioni sull'incorporazione di queste linee guida nella lotta generale del movimento rivoluzionario.
Il PCB nella sua storia ha attraversato molti movimenti politici, ma a San Paolo e Rio de Janeiro si è concentrata la sua performance più incisiva, l'articolo del giornalista Breno Altman – Uma Breve História dos Comunistas Paulistas (1976-1986) - offre al lettore un'analisi del movimento comunista in tre punti relativi al processo di ristrutturazione del partito, dopo la grande repressione che durò dal 1974 al 1976 sotto il comitato centrale e il processo di riorganizzazione del partito sotto il comitato di stato di San Paolo , lo scontro tra loro e gli organi centrali anche senza analizzato.
I conflitti in cui fu coinvolto il partito alla fine degli anni '50 portarono a una scissione che portò alla creazione del PCdoB nel 1962, che si definì una continuazione del partito e autenticò la sua politica con una rottura con l'Unione Sovietica. L'articolo scritto da José Reinaldo de Carvalho può chiarire molte questioni del partito, importante anche negli anni '60 e '70 nel confronto tra la dittatura e la Guerrilha do Araguaia.
In sintesi, possiamo analizzare che il libro affronta molti aspetti della vita del PCB e alcuni che vanno anche oltre la sua storia, ma che senza di essi sarebbe difficile analizzare l'opera nel suo insieme, un libro che può stimolare nuove ricerche per coloro che stanno iniziando la loro vita accademica in quel momento o quelli che inizieranno ancora, gli archivi consultati in questo libro contengono una ricca raccolta per lo studio della storia della sinistra in Brasile e anche del movimento operaio. Ne cito uno che ha un tonico maggiore che è appunto il Archivio storico del movimento operistico brasiliano – ASMOB, curata dall'Unesp e citata in diversi articoli del libro, è per storici e studiosi una grande occasione di ricerca e approfondimento sui più svariati temi che coinvolgono la festa.
*Lucas Pereira da Paz Bezerra si sta specializzando in Storia all'Università di São Paulo.
Riferimento
Lincoln Secco & Luiz Bernardo Pericás (a cura di). Storia del PCB. Cotia, Ateliê Editorial, 2022, 432 pagine (https://amzn.to/3sdAKNF).
note:
[I] FALCÌO, João.Giocondo Dias. La vita di un rivoluzionario. Rio de Janeiro: legge del 1993 (https://amzn.to/444Rmo5).
COELHO, Marco Antonio Tavares. Eredità di un sogno: i ricordi di un comunista. Editora Record, 2000 (https://amzn.to/3KIysfH).
[Iii] Storia del PCB – organizzazione Lincoln Secco, Luiz Bernardo Pericás. – 1a ed. – Cotia, SP: Editoriale Ateliê, 2022. (p.37) (https://amzn.to/3sdAKNF).
[Iv] Ibid., p.80
[V] Questa categoria è stata elaborata dal filosofo marxista José Chasin (1937-1998), il quale, analizzando i testi della giovinezza di Marx, attraverso una lettura immanente degli stessi, coglie in essi quelle che diventeranno note come le “determinazioni ontonegative della politica”. Analizzando i testi marxiani, rileva che “poiché si tratta di una configurazione di natura ontologica, lo scopo essenziale di questa teoria è identificare il carattere della politica, chiarirne l'origine e configurarne la peculiarità nella costellazione dei predicati dell'essere sociale” (Chasin, 2009, p. .64). La prevalenza del discorso politico rispetto a quello economico fa parte, secondo Chasin, dell'opposizione in Brasile. E ciò rende funzionale il modello economico propugnato e imposto al quadro generale aziendale, dunque sotto l'egida del capitale. In questo senso, l'ontonegatività della politica si rivela attraverso “l'autonomia e il prevalere politico nel 'politico' a scapito dell'anatomia del sociale, cioè del fondamento economico” (Chasin, 2000, p.8). Per una comprensione più approfondita di queste categorie, vedere: CHASIN, José. Marx: statuto ontologico e risoluzione metodologica. San Paolo: Boitempo, vol. 2, 2009. Vedi anche CHASIN, José. La miseria brasiliana: 1964-1994: dal colpo di stato militare alla crisi sociale. Studi ed edizioni ad hominem, 2000.
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