da JORGE LUIZ SOUTO MAIOR*
La ricostituzione dell'ordine democratico richiede l'effettiva applicazione di tutte le sanzioni penali, civili, sindacali, elettorali e politiche ai reati commessi durante la pandemia e le elezioni
Il 18 luglio di quest'anno, l'attuale presidente (candidato sconfitto alle elezioni) ha incontrato i rappresentanti diplomatici internazionali e, senza alcuna prova, ha lanciato l'ennesimo attacco alle macchine per il voto elettronico. Questo è stato solo uno degli innumerevoli atteggiamenti e discorsi dell'attuale Presidente della Repubblica, confrontandosi con le istituzioni nazionali e la proprietà pubblica e, soprattutto, disinteressandosi dell'intelligenza e della vita umana.
Nessuna effettiva reazione legale e politica è stata prodotta in risposta a tali atti, così che sono stati intensificati e peggiorati ogni giorno. Dopo le elezioni, il presidente ha raddoppiato la sua scommessa e non solo è ricaduto nella condotta, dapprima omettendo se stesso in merito al riconoscimento della sconfitta e, in seguito, arrivando addirittura a incoraggiare il compimento di atti antidemocratici, nonostante avesse si è manifestato chiedendo la cessazione dei posti di blocco, ma solo la salvaguardia del “diritto di andare e venire”.
Risulta che, a prescindere dal raggiungimento o meno di altri ambiti dell'ordinamento giuridico, compreso quello sopra citato, ogni manifestazione che propugna un colpo di stato non rientra nell'elenco della libertà di espressione, perché si configura giuridicamente come un atto criminale, in particolare quando si nutre di altri reati, come la violenza fisica,[1] xenofobia (con reati contro le persone nate nel nord-est del Brasile[2]), il razzismo[3] e scuse per l'odio[4] e nazismo[5].
Gli attacchi all'ordine legale commessi dai cosiddetti “manifestanti”, o come loro stessi si definiscono, “difensori della patria”, vanno ben oltre, quindi, l'ostruzione delle strade pubbliche.
La verità è che delitti sono stati espressamente o implicitamente incoraggiati dal Presidente della Repubblica, rinnovando così il suo totale disprezzo per l'ordine democratico, come aveva già fatto, di fatto, suo malgrado, nei confronti di vite umane, sia quando discreditò il misure di prevenzione e controllo della pandemia, sia quando ha incoraggiato l'armamento di una parte della popolazione, ha consentito la distruzione dell'ambiente e ha condotto una politica economica volta agli interessi di una élite imprenditoriale e del capitale speculativo, che ha fatto tornare il Paese alla mappa della fame, valorizzando la sofferenza di milioni di uomini e donne brasiliane.
La negligenza presidenziale, segnata dal disprezzo per le misure preventive, compresa la vaccinazione, ha certamente contribuito a raggiungere la triste soglia di quasi 700 morti per COVID-19 in Brasile (o anche di più, considerando la sottostima). In un Paese, con nemmeno il 3% della popolazione mondiale, è stato raggiunto l'11% dei decessi totali derivanti dalla pandemia.
E va notato che la negligenza in questione è andata ben oltre l'omissione, poiché nel periodo è stata sviluppata una deliberata politica di scoraggiamento delle vaccinazioni e di disobbedienza alle politiche di isolamento sociale e all'uso delle mascherine.
Questo insieme di elementi delinea un'agenda genocida implementata nel paese. Anche a questo proposito, va tenuto presente che la pandemia ha vittimizzato con più forza non solo gli anziani e le persone con deficit immunitari, ma anche la popolazione nera e povera del Paese in modo diseguale e più pronunciato, che ha pronunciato l'immemoriale genocidio denunciato da Abdias do Nascimento contro uomini e donne neri brasiliani.
Pertanto, per riuscire nel necessario processo di rivalutazione della vita in una società improntata alla solidarietà e al rispetto della condizione umana, è essenziale che gli atti illeciti commessi in questo periodo non rimangano dimenticati e impuniti.
Quanto agli atti compiuti in occasione delle elezioni, vale la pena ricordare l'uso abusivo e con evidente deviazione di intenti da parte di contingenti della Polizia Stradale Federale e persino dell'Esercito per rendere difficile il voto a migliaia di elettori, soprattutto in il nord-est, a San Paolo, a Rio de Janeiro e nel Minas Gerais, in contrasto con la totale assenza delle stesse operazioni di polizia nelle regioni a predominanza di elettori dell'attuale presidente e, soprattutto, con l'atteggiamento di connivenza e persino di esplicito sostegno dello stesso PRF.
Ricordiamo anche le vessazioni elettorali, che hanno raggiunto il numero assurdo di oltre 3.000 casi denunciati. E' estremamente importante, quindi, che prosegua l'analisi delle denunce e delle rispettive richieste, affinché, una volta accertati i fatti, siano riparati tutti i danni morali e materiali subiti dai dipendenti vessati, in modo che comprenda anche il ripristino il loro impiego, con la necessaria tutela contro il licenziamento arbitrario.
Vale la pena notare che è proprio la certezza dell'impunità che fa parte del settore imprenditoriale, da cui derivano le vessazioni e persino, secondo i procuratori generali di alcuni stati, il finanziamento di atti antidemocratici,[6] non hanno il minimo timore di pronunciarsi già per molestare il presidente eletto, chiedendo che dal momento che la "riforma" del lavoro sia mantenuta in vigore,[7] che, come è noto, è stata la principale causa ed effetto del golpe del 2016. Riducendo i diritti, minando l'azione sindacale e ostacolando l'accesso alla giustizia, la “riforma” del lavoro mirava unicamente ad ampliare le possibilità di guadagno per una parte delle imprese del settore, attraverso l'abbassamento dei limiti civilizzatori allo sfruttamento del lavoro.
Nello specifico, coloro che hanno utilizzato la macchina pubblica per “comprare” voti o interferire in qualche modo con la libertà di voto e tutti coloro (aziende private e pubbliche, o anche politici) che hanno commesso qualsiasi tipo di vessazioni elettorali devono essere ritenuti responsabili della loro condotta ., posto che la fine del processo elettorale (e anche il risultato delle elezioni contrario ai loro evidenti interessi) non cancella i reati commessi.
La ricostituzione dell'ordine democratico e dell'autorità dello Stato di diritto richiede l'effettiva applicazione di tutte le sanzioni penali, civili, sindacali, elettorali e politiche ai reati commessi durante la pandemia e le elezioni, questo perché, sebbene vi sia la sensazione che superata la pandemia, questa nuova realtà, infatti, non è stata offerta a migliaia di persone e, anche se si dà per scontato che il nuovo presidente sia stato democraticamente eletto, l'enorme quantità di illeciti elettorali verificatisi, come detto sopra, ha esplicitato quanto la nostra Democrazia ha ancora bisogno di evolversi per allontanarsi dal tempo dei “padroni del potere”.
Per chi è là fuori (ora e da tempo) ad attaccare apertamente la vita, i diritti fondamentali e l'ordine democratico, il destino non può essere un mero ritorno a casa, come se niente fosse.
Infine, per un'efficace ricostruzione sociale, culturale, politica, economica e umana, sarà necessario ripulire il Brasile e, per questo, è essenziale, rompendo la spudorata segretezza di 100 anni, che sia istituita una Commissione di Verità, Giustizia e Memoria del periodo dell'attuale governo (con necessaria partecipazione popolare), al fine di indagare, registrare, documentare e rendere responsabili tutte le condotte poste in essere (nella sfera pubblica e privata) che costituiscono reati contro l'ordine democratico, i Diritti Umani e l'ambiente.
*Jorge Luiz Souto Maior è docente di diritto del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'USP e presidente dell'American Association of Jurists – AAJ-Rama Brasil. Autore, tra gli altri libri, di Il danno morale nei rapporti di lavoro (redattori di studio).
note:
[1] Disponibile presso: https://noticias.uol.com.br/politica/ultimas-noticias/2022/11/03/bolsonaristas-agridem-estudantes-em-jundiai.htm.
[2] Disponibile in: https://noticias.uol.com.br/ultimas-noticias/bbc/2022/10/02/apoiadores-de-bolsonaro-disparam-ofensas-a-nordestinos-por-votos-em-lula.htm.
[3] Disponibile in: https://www.uol.com.br/universa/noticias/redacao/2022/11/02/estudante-negro-vitima-de-racismo-em-colegio-de-elite.htm.
[4] Disponibile in: https://www.terra.com.br/esportes/automobilismo/nelson-piquet-participa-de-ato-bolsonarista-e-pede-lula-no-cemiterio-veja-video,f5ac74f5dea61db86cf2e8c423182583w9o3mkno.html.
[5] Disponibile in: https://www.correiobraziliense.com.br/politica/2022/11/5048951-bolsonaristas-fazem-saudacao-nazista-durante-execucao-do-hino-nacional-em-sc.html.
[6] Disponibile in: https://noticias.uol.com.br/politica/ultimas-noticias/2022/11/08/procuradores-gerais-moraes-financiadores-atos-antidemocraticos.htm.
[7] Disponibile in: https://economia.uol.com.br/noticias/redacao/2022/11/05/demandas-setores-governo-lula.amp.htm.
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