da MARCO MONDAINI*
Lettera aperta ai ministri dell'Istruzione, dei diritti umani e dell'uguaglianza razziale
Cari Ministri Camilo Santana e Silvio Almeida / Gentile Ministro Anielle Franco,
Il numero e la dimensione dei problemi che dovranno affrontare i tre ministeri guidati da Vostre Eccellenze sono enormi, dopo le distruzioni compiute per quattro anni dal governo protofascista di Jair Bolsonaro. Problemi occasionali creatisi tra il 2019 e il 2022 e, soprattutto, problemi di natura strutturale che si sono acuiti in tale situazione, che abbiamo faticato a superare con l'elezione del Presidente Lula, il 3 e il 30 ottobre dello scorso anno.
A causa della sua natura apertamente anti-intellettuale, il passato governo vessava e perseguitava quotidianamente professori e ricercatori, soprattutto quelli legati a Università, istituti e centri di ricerca pubblici federali.
Tuttavia, chiunque immagini che l'ondata di persecuzione di professori e ricercatori universitari sia un monopolio delle forze di estrema destra riunite attorno alla leadership del governo bolsonarista si sbaglia – purtroppo non lo era e non lo è.
Da circa due anni, dal 2021, ad esempio, un gruppo di otto professori dell'Università Federale di Pernambuco, cinque dei quali neri, sta subendo una serie di processi interni, nell'ambito dei delitti contro l'onore, istituiti dai dipartimenti appartenenti al suo Education Center, l'unità accademica alla quale, tra l'altro, sono legati l'attuale rettore e il suo capo di gabinetto.
Ho avuto modo di incontrare alcuni dei colleghi processati – che non appartengono al Dipartimento e al Centro dove lavoro dall'agosto 2004 – in occasione della fondazione dell'Istituto di Studi Africani presso l'UFPE e, tra questi, ci sono professori che hanno creato il Nucleo di studi afro-brasiliani e sono stati i primi a insegnare la disciplina della storia africana all'università. Inoltre, tra i perseguiti, c'è un professore che ha dato importanti contributi sulla storia dell'UFPE durante il regime dittatoriale civile-militare inaugurato il 31 marzo 1964.
Ora, come ben sanno i giornalisti delle reti indipendenti, le cause legali hanno un'enorme capacità di intimidazione in quanto comportano costi legati all'assunzione di avvocati per l'imputato, nonché impatti emotivi che scatenano numerosi disturbi psicologici. Gli otto professori che hanno vissuto, o stanno ancora attraversando, processi interni sanno benissimo cosa si sta dicendo qui.
Ebbene, cari Ministri Camilo Santana, Silvio Almeida e cara Ministra Anielle Franco, di fronte al “silenzio assordante” che regna all'interno del Campus universitario, chiedo a Vostre Eccellenze di prendere coscienza di quanto sta accadendo con gli otto professori processati dall'Autorità Centro Educativo Distretto Federale di Pernambuco, mentre auspico che si prendano provvedimenti affinché smettano di portare sulle spalle il peso intimidatorio dei processi interni, in sostituzione del dibattito accademico e politico, con tutto il suo inevitabile consenso e dissenso.
Saluti democratici e in difesa dei diritti umani!
Marco Mondaini, storico, è professore presso il Dipartimento di Lavoro Sociale dell'Università Federale di Pernambuco (UFPE) e coordinatore e presentatore del programma Trilhas da Democracia.
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