Gioco abbinato

Immagine: Mathias Reding
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da VALTER POMAR*

Commento all'articolo di Gil Vicente Reis de Figueiredo

È stato pubblicato sul sito web la terra è rotonda un articolo di Gil Vicente Reis de Figueiredo, professore della UFSCar e primo presidente della PROIFES, dal titolo “In difesa dell’accordo firmato da Proifes”.

Parafrasando Lula, i primi due paragrafi del testo sono dedicati al “ricordare il passato”. Il primo paragrafo parla degli accordi firmati da Proifes, il secondo paragrafo critica il ruolo svolto dalle Ande negli anni 2000.

Purtroppo il professore non dice nulla sull'esistenza di un'opposizione nelle Ande, un'opposizione guidata da membri del PT, che ha ottenuto il 41% dei voti nelle ultime elezioni (e un risultato simile nelle elezioni precedenti). Questa omissione, ovviamente, mira a equiparare la base andina al suo consiglio e quest'ultimo al PSTU. La sua descrizione dei fatti è, quindi, parziale e capziosa.

Dal terzo paragrafo in poi il professore comincia ad analizzare, secondo lui in modo «fattuale e oggettivo, le vicende relative alla campagna stipendi 2024». È interessante notare che in questa analisi fattuale e oggettiva non c'è, assolutamente nessun, riferimento allo sciopero degli insegnanti e dei tecnici amministrativi. È come se i punti positivi e i progressi (entrambi esistono) nella proposta del governo fossero il prodotto della generosità del governo e delle brillanti capacità negoziali di Proifes.

In effetti, la parola “sciopero” appare solo una volta nel testo del professor Gil Vicente Reis de Figueiredo, per riferirsi allo sciopero del 2004. A proposito, ti suggerisco di cercare nel testo le parole “lotta” e “mobilitazione”. le sue varianti. È un esercizio molto didattico, che lascia riflettere su che tipo di sindacalismo sembra essere allergico a certe parole.

A parte questi dettagli sopra menzionati, l'analisi di Gil Vicente Reis de Figueiredo è corretta sotto molti aspetti, sia nel criticare alcuni punti della proposta iniziale di Andes, nel difendere i dettagli della proposta finale del governo, sia nel sottolineare i problemi nella controproposta presentata in il 27 Ma per non stancare con numeri e percentuali mi limito a dire che il professore ci dice solo un terzo della messa.

Primo terzo mancante: non è un dato di fatto che “l'evoluzione progressiva del dialogo negoziale tra PROIFES e il governo” sia il risultato delle presunte o reali debolezze della proposta andina e, anche, della presunta o reale qualità della proposta Proifes. Come è stato evidente a me – ascoltando il rapporto presentato all'esecutivo nazionale del PT dallo stesso José Feijóo, negoziatore del governo – così come a molti altri, c'è stato un gioco combinato tra governo e Proifes. E questo gioco ha subito un’accelerazione, quando José Feijóo si è accorto che lo sciopero stava crescendo. Ma, come si suol dire, questo fa parte, anche se la dice lunga sulla concezione dei personaggi coinvolti.

Andiamo avanti.

Manca il secondo terzo: il professore precisa testualmente che la proposta presentata da Proifes “non recupererebbe, come sappiamo, le perdite subite nei due precedenti governi, ma, nelle circostanze e considerando l'attuale correlazione di forze politiche esistente, a livello nazionale , rappresenterebbe un progresso”; e afferma, anche testualmente, che “l’accordo recentemente firmato tra PROIFES e il governo federale non rappresenta la ripresa ricercata dalla categoria dopo anni di tagli salariali imposti da coloro che hanno ripetutamente attaccato l’istruzione, ma significa e deve essere visto come un’auspicabile inizio della ripresa, che dovrà essere molto approfondita in seguito. E ciò dovrà essere accompagnato da un vigoroso ampliamento dello stanziamento di maggiori fondi a favore delle Università e degli Istituti federali”.

Traducendo quanto detto dal professore: Proifes ha accettato un aggiustamento pari a zero nel 2024, cosa particolarmente grave per i pensionati, perché ritiene che “nella correlazione attuale”, “questo rappresenterebbe un progresso”, un “avvio auspicabile della ripresa”. Queste affermazioni sono vere? In parte sì, ovviamente. Ma si potrebbe andare oltre: questo è il parere di una parte del PT, a cominciare dai 13 presidenti delle associazioni pedagogiche che compongono Andes, un numero, infatti, superiore al totale delle associazioni che compongono Proifes.

Questo non è, quindi, radicalismo di estrema sinistra. Questa è un'opinione, basata sui numeri, di persone che sono tesserati del PT, che si oppongono al consiglio delle Ande, che si delimitano costantemente con la sinistra e che, collettivamente, rappresentano più dell'intero Proifes.

Può la minoranza (Proifes) avere ragione e la maggioranza (Andes, Sinasefe) avere torto? Certamente sì? Noi, membri del PT che lavoriamo nelle Ande, potremmo sbagliarci? Possiamo, ovviamente. E possiamo essere sconfitti? Possiamo, ovviamente. Ma il fatto è che abbiamo dimostrato, con a + b, che il costo totale per accettare la controproposta di Andes è pienamente assimilabile “nella correlazione attuale”.

Ma, al di là di queste acacie, ci sono altre due cose da dire.

Primo: se il governo vuole trovare una soluzione allo sciopero (che, ricordiamolo, non esiste nel rapporto del professor Gil Vicente Reis de Figueiredo), deve negoziare con le entità che rappresentano la maggioranza degli scioperanti. E deve negoziare qualche tipo di sostituzione nel 2024 e anche indicare qualche prospettiva su altre questioni, a cominciare dal tema del bilancio globale.

Secondo: la domanda posta dal professor Gil, nell'ultimo paragrafo del suo testo, vale per lui stesso. La domanda è: “Come può un ente (…) ledere concretamente la categoria che pretende di rappresentare?” Questo è ciò che ha fatto Proifes, creando a non due con José Feijóo, proprio quando il governo dava segni di cedere.

Non parlerò qui del funzionamento interno di Proifes, del fatto che una parte della sua base era e continua ad essere in sciopero, ecc. Questo è irrilevante per ciò di cui sto discutendo qui. Ciò che è rilevante è che Proifes ha aiutato José Feijóo a chiudere le trattative, in un momento che poteva essere adatto a Feijóo, ma certamente non era adatto alla categoria che Proifes afferma di rappresentare.

Il resto, i lettori potranno concluderlo senza bisogno di dirlo.

* Valter Pomar è professore presso l'Università Federale di ABC e membro del Directory nazionale PT.


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