da LUIS FELIPE MIGUEL*
Contenere la forza corruttrice del denaro è una delle sfide più importanti per la democrazia in Brasile
Inizia oggi il processo al TSE che potrebbe revocare il mandato del senatore Jorge Seif (PL), di Santa Catarina.
Esempio clamoroso delle nullità che il bolsonarismo ha portato ai vertici della politica brasiliana, è processato per abuso di potere economico – insieme al suo sponsor, Luciano Hang, detto “il vecchio dell'Avana”.
Si dice che il processo a Sergio Moro, sottoposto a impeachment per un motivo simile, in Paraná sia stato interrotto in attesa dell'esito del caso di Jorge Seif al TSE.
Questo perché il PSD cerca di promuovere la tesi secondo cui, con Jorge Seif messo sotto accusa, invece di indire nuove elezioni, dovrebbe prestare giuramento il secondo classificato nel 2022, l’ex governatore Raimundo Colombo. Creato dall’oligarchia Konder Bornhausen, che ha cercato di controllare Santa Catarina dall’inizio del secolo scorso, Raimundo Colombo è oggi un bolsonarista rozzo quanto Jorge Seif.
L’impatto nel caso del Paraná è evidente. Se il TSE sposasse la tesi a favore di Raimundo Colombo, cosa improbabile, l’impeachment di Sérgio Moro porterebbe via il bolsonarista, monarchico e propagatore del notizie false Paolo Eduardo Martins.
Come si vede, nella politica brasiliana, soprattutto nel Sud, non c’è molto da cui rifugiarsi.
Nella PL di Santa Catarina c'è grande sostegno all'impeachment del tifoso Jorge Seif. Persone come la deputata federale Carol de Toni e la deputata statale Ana Caroline Campagnolo competono per il posto.
Una parola è necessaria anche sul coimputato di Jorge Seif, il “vecchio dell’Avana”. Luciano Hang non ha mai rispettato alcun limite legale o morale nell'utilizzo delle sue aziende, né per il proprio arricchimento né per influenza politica. Ha recitato nei più grandi spettacoli di molestie elettorali mai registrati.
Se non fosse in Brasile (e più precisamente a Santa Catarina), sarebbe in prigione.
Invece la pena a cui è soggetto, in caso di condanna, è l’ineleggibilità. Doppiamente inutile, come addirittura (sottilmente) si è fatto beffe del suo avvocato. Innanzitutto perché Luciano Hang è già ineleggibile, a causa di una precedente condanna. Poi perché non vuole candidarsi. Ciò che vuole è influenzare – possiamo scambiarlo per “corrotto” – le elezioni con la forza del denaro.
Ci sono molte sfide alla democrazia in Brasile, così tante che difficilmente sappiamo da dove cominciare.
Contenere la forza corruttrice del denaro è uno dei più importanti.
* Luis Filippo Miguel È professore presso l'Istituto di Scienze Politiche dell'UnB. Autore, tra gli altri libri, di Democrazia nella periferia capitalista: impasse in Brasile (autentico). [https://amzn.to/45NRwS2]
Originariamente pubblicato sui social media dell'autore.
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