Liber amicorum Nelson Wedekin

Immagine: Cosmas Shiridzinomwa
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da REMY J. FONTANA*

Presentazione del nuovo organizzatore di libri

Il nome Nelson Wedekin designa una persona, un cittadino di Santa Catarina che vive in questa terra da ottant'anni. Ma è anche uno di quei nomi che vanno oltre l'ambito dell'identità personale per diventare un riferimento, un simbolo, un progetto. È vero che molti personaggi pubblici acquisiscono una certa notorietà, iscrivendo i loro nomi nei documenti, negli annali e nei libri di storia.

Ma, tra questi tanti, alcuni si distinguono, vuoi per la configurazione delle loro personalità, vuoi per una particolare situazione storico-politica che li interpella o li chiama ad azioni coraggiose, che poi li elevano ad un livello di grande attualità.

È il caso di Wedekin, scritto e citato proprio così, senza bisogno di pronome, da tutti i democratici che hanno resistito al regime autoritario del 1964, che hanno visto in lui l'ispiratore delle loro lotte, l'organizzatore dei loro sforzi, lo stratega della le loro azioni e come difensore di coloro i cui diritti sono violati o la loro integrità fisica o dignità umana è violata.

Ne consegue, quindi, da queste circostanze, da tali atteggiamenti, da tali confronti che Nelson Wedekin è diventato uno dei simboli più riconosciuti in questi luoghi, del lungo ma riuscito ritorno alla democrazia. E, da sempre, ora sotto nuove influenze e nuove sfide, sostengono parametri più elevati del dibattito pubblico, per il miglioramento delle istituzioni e, soprattutto, in questi tempi di oscuro reazionario, per la difesa e la promozione senza compromessi dei valori civilizzatori.

Questa pubblicazione cerca di celebrare i suoi 80 anni in un record celebrativo.

Liber Amicorum, Un genere di scrittura simile, ma meno diffuso delle biografie, delle autobiografie o delle memorie, viene utilizzato per rendere omaggio a qualcuno attraverso una raccolta di testi di amici in occasione di una data significativa, celebrazione di un risultato, riconoscimento di grandezza, traiettoria o l'insieme di un'opera rilevante.

Come indica il termine stesso, “libro degli amici”, non ha alcun intento critico né vuole essere una traccia ricercata della persona onorata; Si intende piuttosto trasmettere riconoscimento o evidenziare l'importanza di qualcuno, in modo piacevole, eventualmente espresso da sentimenti di gratitudine, rispetto, affetto.

C'è quindi il grosso rischio che si tratti di uno scherzo, di un lancio di coriandoli, di uno scarabocchio che si arrende alle esigenze di un'agiografia profana, in cui si dice qualcosa, ma si fa luce poco sulla natura, sugli attributi o sul percorso di il personaggio all'ordine del giorno.

Come organizzatore di questo Liber Amicorum, consapevole di questi rischi o slittamenti, ho preparato ampie considerazioni prima di presentare le diverse testimonianze che compongono questo lavoro collettivo. C'erano così tante riserve e precauzioni al riguardo, che quasi rinunciai a questo genere letterario, sottolineando anche con una certa enfasi le discrepanze con il premiato.

Questo approccio, tuttavia, ha finito per rafforzare, come logico derivato, un suo aspetto ammirevole, vale a dire la sua apertura verso gli altri, la sua disposizione al dialogo, la sua capacità di tolleranza, ma non di condiscendenza verso ciò che considera sbagliato, erroneo o aberrante, soprattutto nel contesto della sfera collettiva o della cosa pubblica.

Anche in altri aspetti ho stampato caratteri diversi nell'architettura del testo. Oltre a ciò che caratterizza questo tipo di scrittura – le testimonianze –, nella prima parte ho sviluppato considerazioni attorno all'amicizia, uno schizzo del profilo, una riflessione sullo scorrere del tempo, soprattutto sul processo di invecchiamento.

Nella seconda parte ci sono tre dozzine di testimonianze di amici e conoscenti che hanno incontrato Nelson Wedekin per un periodo di circa 50 anni, dalla cui conoscenza o interazione è scaturito qualcosa di significativo per le loro vite.

Nella terza parte evidenzio tre grandi aree: giustizia, libertà e diritti; politica; cultura, in particolare letteratura e cinema, in cui attraverso i loro testi, con alcuni piccoli commenti da parte mia, vengono estratte le loro concezioni, opinioni e interventi.

Infine, vengono trascritti una decina dei suoi scritti recenti, pubblicati settimanalmente su piattaforme digitali, attraverso le quali è possibile seguire le sue opinioni e analisi su argomenti, questioni e dibattiti attuali.

Come appendice c'è una gallery di foto distribuite tra gli ambiti familiari, quelli degli amici e quelli in campo politico.

*Remy J.Fontana, sociologo, professore in pensione all'UFSC. Autore, tra gli altri libri, di Dalla splendida amarezza alla speranza militante – saggi politici, culturali e occasionali (Ed. insulare.). [https://amzn.to/3O42FaK]

Riferimento


Remy J. Fontana (a cura di). Liber amicorum Nelson Wedekin. Florianópolis, Editora Insular, 2024, 216 pagine.


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