In Europa l’estrema destra si avvicina a Israele

Immagine: Lara Jameson
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da FLAVIO AGUIAR*

Il caso più eclatante del sostegno dell'estrema destra europea a Israele è arrivato dallo spagnolo Vox, che si dichiara erede del franchismo falangista e persino dei Cavalieri Templari del Medioevo

La guerra in Medio Oriente sta provocando una maggiore inclinazione dell’asse di gran parte dell’estrema destra europea verso la parte israeliana del conflitto.

Il caso più eclatante di questa tendenza è quello del leader di Raduno nazionale [Incontro Nazionale] Francese, Marine Le Pen. Nelle dichiarazioni alla stampa e al Parlamento nazionale ha espresso il suo sostegno illimitato alla sopravvivenza di Israele e al suo “diritto all'autodifesa”.

Giordano Bardella, presidente dell' Raduno nazionale, ha aggiunto: “Per molti ebrei francesi, l’Incontro nazionale rappresenta uno scudo contro l’ideologia islamista”.

I critici della leader francese vedono nel suo movimento un tentativo – che definiscono “demagogico” – di cancellare il passato antisemita del partito, quando si chiamava “Fronte Nazionale” ed era guidato da suo padre, Jean-Marie Le Pen. , condannato in processi per aver minimizzato l'Olocausto. Sottolineano che il suo obiettivo è quello delle elezioni presidenziali del 2027, quando l’attuale presidente, Emmanuel Macron, non potrà candidarsi, poiché la Costituzione francese vieta lo svolgimento di più di due mandati presidenziali consecutivi. E ricordate che di elezione in elezione i voti per Marine Le Pen sono in continua crescita.

In Italia, il leader del partito LegaAnche Matteo Salvini, anch'egli di estrema destra, si è schierato a fianco di Israele in una manifestazione convocata a Milano, essendo cauto nell'affermare che "il nemico non è l'Islam, ma l'estremismo islamico".

In Ungheria non ci sono state sorprese. Il primo ministro Viktor Orbán è un alleato di lunga data non solo di Israele, ma della destra israeliana, e un ardente sostenitore della “civiltà europea”. E si è affrettato a dichiarare che qualsiasi manifestazione a sostegno del “terrorismo di Hamas” sarebbe stata vietata. Allo stesso modo, ha sottolineato che dovrebbero esserci aiuti umanitari per la popolazione civile di Gaza.

Il caso più eclatante di questo sostegno di estrema destra a Israele è arrivato dallo spagnolo Vox, che si dichiara erede del franchismo falangista e persino dei Cavalieri Templari del Medioevo. Il segretario generale del partito, Ignacio Garrido, ha accusato il governo socialista del primo ministro Pedro Sanchez e di Yolanda Diaz, leader del aggiungere, una coalizione di sinistra che sostiene il governo, di “giustificare” gli attacchi di Hamas.

Il leader di Vox, il deputato Santiago Abascal, è arrivato al punto di dire che “se possibile, i terroristi dovrebbero essere uccisi prima di uccidere persone innocenti”, in una battuta che ricorda il film Minority Report, in cui i potenziali criminali venivano “neutralizzati” prima che commettessero i loro presunti crimini. Vox si è anche impegnato a presentare al Parlamento un disegno di legge che vieti l'immigrazione dai “paesi di cultura islamica fino a quando non sarà garantita la loro integrazione”, qualunque cosa ciò significhi.

In Germania la situazione era un po’ più complessa. Al Bundestag, il Parlamento federale, leader dell’AfD, Alternative für Deutschland, Alexander Gauland, ha dichiarato che “l’attacco di Hamas non ha colpito solo Israele, ha colpito anche noi; Israele è l’Occidente in un quartiere che rifiuta e combatte l’Occidente”. Il presidente del partito AfD, Tino Chrupalla, ha condannato l'attacco ma ha sottolineato che è giunto il momento “della diplomazia”. Altri membri del partito hanno criticato la sua dichiarazione, compreso un gruppo che si autodefinisce “Ebrei con l’AfD”. Va notato che recentemente alcuni membri del partito sono stati accusati e processati per aver difeso contemporaneamente l’antisemitismo e l’islamofobia.

Un’osservazione: in gran parte, esagerazioni retoriche a parte, queste posizioni dei partiti di estrema destra in Europa non differiscono sostanzialmente dalle posizioni della maggior parte dei governanti europei e delle autorità dell’Unione Europea, sebbene queste ultime pongano maggiore enfasi sulle preoccupazioni umanitarie riguardanti i civili a Gaza. Tuttavia, sottolineano la ricerca di un sostegno più ampio nei paesi in cui operano questi partiti di estrema destra.

D’altro canto, le attività razziste, siano esse antisemite, islamofobe o altro, comportano la partecipazione di innumerevoli piccole cellule clandestine, il cui comportamento spesso violento sarà certamente rafforzato dalle circostanze della guerra.

*Flavio Aguiar, giornalista e scrittore, è professore in pensione di letteratura brasiliana all'USP. Autore, tra gli altri libri, di Cronache del mondo sottosopra (boitempo). [https://amzn.to/48UDikx]

Originariamente pubblicato sul sito web di Radio Francia Internazionale


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