Nota di sostegno a Breno Altman

Chila Kumari Singh MBE birmano, Se non c’è lotta, non c’è progresso – Rivolte, 1981
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da AMNISTIA MANIFESTA COLLETTIVA MAI PIÙ*

L'inchiesta contro il giornalista costituisce un attacco alla libertà di espressione e un affronto alla sovranità nazionale e alla democrazia brasiliana

Il Manifesto del Collettivo di Amnesty non sarà mai più reso pubblico per esprimere il suo veemente ripudio e la sua indignazione in relazione alla denunciata indagine della Polizia Federale brasiliana su un presunto reato di opinione – poiché di questo si tratta effettivamente – da parte del combattivo giornalista Breno Altman. a causa delle sue critiche argomentate e giustificate allo Stato di Israele e all’attuale aggressione genocida delle forze armate israeliane contro la popolazione civile palestinese a Gaza e in Cisgiordania.

Personalità ebraiche di tutto il mondo, compresi gli oppositori israeliani, si sono pronunciate contro la guerra e l’ideologia sionista che la giustifica.

Per gli accusatori di Breno Altman in Brasile, che abusano della logica distorcendo il significato delle parole, gli ebrei che si oppongono al sionismo e alle azioni dell'attuale governo di estrema destra in Israele sarebbero tutti “antisemiti”. Sicuramente, l’affermazione che Breno Altman è antisemita è un’accusa politicamente e intellettualmente poco raccomandabile e fallace.

L'inchiesta contro il giornalista Breno Altman è un attacco alla libertà di espressione da parte di un ente pubblico che, in questo modo, si presenta come parte attiva in una disputa ideologica di interesse per uno Stato estero. Questo è un affronto alla sovranità nazionale e alla democrazia brasiliana.

*Manifesto collettivo amnistia mai più è un collettivo di discussione e di azione teorico-politica.


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