da CÍNTIA MEDINA & ADRIANO PARRA*
Commento al libro recentemente uscito di Soleni Biscouto Fressato
Gli intellettuali guardano le soap opera? Questa è una domanda che titola un articolo sulla rivista Nuova luna, pubblicato nel 1985, in cui interrogava alcune personalità intellettuali e politiche dell'epoca.[1] Questo articolo rimette all’ordine del giorno la vecchia questione dell’alienazione come il più grande stigma delle soap opera, sollevata in campo intellettuale a partire dagli anni ’1960.
Alla domanda “Guardi le soap opera televisive?”, la maggior parte di queste personalità ha risposto affermativamente, sia frequentemente che sporadicamente. Sebbene le loro giustificazioni rafforzassero le soap opera come semplice intrattenimento, lo psicanalista José Ângelo Gaiarsa, la regista Zita Carvalhosa e l'avvocato e politico Rogê Ferreira attribuirono alle soap opera un carattere informativo sulla realtà brasiliana.
Fu però il sociologo Octavio Ianni a fornire una risposta di buon auspicio che avrebbe aperto un percorso di indagine su questo fenomeno sociale nel campo delle scienze umane. In esso esprimeva la necessità di stabilire una comprensione sociologica delle soap opera che ascendesse alla loro tradizionale equazione sociale come sinonimo di alienazione. Così, alla domanda “Guardi le telenovele in televisione?”, Octavio Ianni risponde che “non vorrei parlare di telenovele, in un'intervista di questo tipo, senza poter sviluppare una discussione più ampia sull'argomento”.
Sarebbe quindi necessario avere un argomento che trascendesse il semplice 'sì o no' seguito da frasi limitate a poche righe. Questa esigenza posta da Octavio Ianni venne soddisfatta nei decenni successivi con lo sviluppo di una massa investigativa critica sul tema. Sempre più nuovi intellettuali e accademici iniziarono ad avvicinarsi al fenomeno delle soap opera come una sostanziale oggettivazione della vita socioculturale del paese.[2]
È in questa tradizione, dunque, che si colloca il nuovo libro dello storico e sociologo Soleni Biscouto Fressato, Telenovele, specchio magico della vita: quando la realtà si confonde con lo spettacolo, recentemente lanciato presso il Centro di Ricerca e Formazione del SESC e nell'aula Florestan Fernandes, presso la Fondazione Scuola di Sociologia Politica di San Paolo (FESPSP),[3] quest'anno 2024. In questo libro Soleni Biscouto Fressato invita il lettore a un viaggio attraverso le immagini, i ricordi e le situazioni contraddittorie problematizzate dalle principali soap opera del Rede Globo fin dalla sua comparsa negli anni '1960, a cominciare dal titolo dell'opera, che fa riferimento al romanzo specchio magico, trasmesso dall'emittente Rio de Janeiro nel 1977.
In esso, come sottolinea l'autore, troviamo nella sua base formale-compositiva un proprio metalinguaggio, cioè una composizione narrativa in cui il romanzo parla di sé. Questa è la telenovela specchio magico rispecchiando letteralmente il dietro le quinte della vita quotidiana dei rispettivi personaggi, che incarnano gli archetipi degli attori di soap opera cocktail d'amore, rappresentato nella trama dell'opera come una sorta di linguaggio di secondo ordine della drammaturgia brasiliana dell'epoca.
Con questo approccio Soleni Biscouto Fressato pone al lettore le seguenti domande: le soap opera hanno qualcosa da dire sulla società brasiliana? Oppure si tratterebbe del tipico intrattenimento di massa e alienante? Inoltre, l'autore ci fa mettere in discussione la fondatezza stessa di queste domande, poiché ci troviamo in tempi di un certo calo di audience per le soap opera, con evidente enfasi sul principale canale di diffusione del genere, cioè per il Rede Globo.
Sebbene il libro non tocchi quest’ultima questione, chiarirla, sulla base dell’indagine di dati provenienti dalla realtà, ci aiuta a riflettere sulle prime due questioni problematizzate da Soleni Biscouto Fressato, essendo per noi fondamentali per situare storicamente la distinzione tra Telenovele, specchio magico della vita rispetto ad altre pubblicazioni già uscite sull’argomento.
Siamo di fronte alla fine delle soap opera globali?
Il lancio del libro Telenovele, specchio magico della vita avviene in un momento in cui si moltiplicano gli articoli giornalistici sulla tendenza al ribasso permanente dell'Ibope delle soap opera. TV Globo.[4] Questo fatto coincide con un particolare contesto storico vissuto dalla società brasiliana, segnato da una franca riconfigurazione produttivo-comunicativa, derivante da una persistente crisi socioeconomica iniziata molto tempo fa.
Si tratta di una crisi che ha portato il grande capitale a cercare nuovi fronti di accumulazione in diversi settori economici, compresi quelli direttamente coinvolti nella cosiddetta “industria culturale”, culla della drammaturgia nazionale. In questo nuovo scenario, troviamo un’evidente riarticolazione del mercato dei beni culturali basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (NICT), che hanno profondamente riformulato le forme di produzione e consumo di questa specifica tipologia di beni.
Per quanto riguarda questo fatto, tra l'altro, dobbiamo solo fare riferimento a boom di serie e programmi resi disponibili in a on-demand em streaming di crescente popolarità, come Netflix e YouTube, soprattutto dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19. Questo nuovo scenario, infatti, ha influenzato le dinamiche di produzione e consumo delle soap opera, principalmente attraverso i televisori.[5]
Lo si evince infatti dai bassi ascolti delle cosiddette “telenovelas globali”, soprattutto delle “telenovelas delle nove”, con medie ridotte di circa 20 punti di ascolto.[6] Sebbene si stiano registrando medie storicamente basse di spettatori ogni anno, questa scoperta è ben lontana dal rivelare la fine delle soap opera come formato culturale con un’elevata domanda da parte dei consumatori in Brasile. Del resto, le soap opera mondiali “raggiungono anno dopo anno più di 173 milioni di persone, corrispondenti a circa l'81% dell'intera popolazione brasiliana”, secondo Amauri Soares di Estúdios Globo[7].
Inoltre, nonostante questo basso punteggio di pubblico, “ogni settimana, una soap opera alle 21:XNUMX TV Globo, da solo, raggiunge i 70 milioni” di telespettatori, un traguardo che alcuni dei Streaming Quelli più famosi come Netflix e Amazon Prime Video, ad esempio, impiegano circa un anno per essere raggiunti. In altre parole, in un'unica serata di apertura, il Rede Globo ottiene un pubblico da soap opera che queste piattaforme raggiungono solo dopo quasi 365 giorni di offerta del loro vasto catalogo.[8]
Per di più, quando non vengono consumate direttamente attraverso i televisori, le telenovele Rede Globo Vi si accede digitalmente attraverso i social network, i filmati su YouTube e attraverso la piattaforma digitale dell'emittente, Globoplay – nella quale, tra l'altro, le soap opera sono gli infoprodotti audiovisivi più consumati.[9]
Ciò significa che, se non vengono consumati nella tradizionale programmazione televisiva aperta, vi si accede attraverso i nuovi media digitali disponibili.[10] In effetti, le soap opera globali continuano ancora a svolgere la loro funzione strutturante per l'emittente, intervallando e riunendo tutta la sua programmazione, oltre a rimanere uno dei suoi principali prodotti di esportazione dagli anni '1970.[11]
Inoltre le telenovele, in quanto patrimonio culturale di spicco nel panorama nazionale, hanno un significativo raggiungimento di pubblico nelle cosiddette classi A, B, C e D.[12] Non a caso, Netflix e Amazon Prime Video, ad esempio, hanno investito sempre più in questo tipo di format, promuovendo la produzione di soap opera in diversi paesi – con particolare attenzione alle soap opera di origine turca, messicana, colombiana, oltre che brasiliana. propria paternità, come indicato nel suo catalogo.[13] Questa è una prova evidente che le aziende Streaming hanno sempre più riconosciuto il potenziale di marketing delle soap opera per espandere il pubblico dei consumatori sulle loro piattaforme digitali, aggiungendo questo specifico genere di teledrammaturgia al loro tradizionale catalogo di serie e film.
Di conseguenza, tutta questa fatticità ci dimostra molto di più una riconfigurazione attorno alla produzione, diffusione e consumo di soap opera basata su nuove (e vecchie) modalità di accesso (online e offline) piuttosto che il suo effettivo declino o addirittura la sua fine. Detto questo, se l'intellettuale continua a non guardare le telenovele, prestare attenzione a questi dati della realtà segnala che esso assume un ruolo significativo nella cultura brasiliana. Un ruolo che Soleni Biscouto Fressato, in Telenovele, specchio magico della vita¸ è disposto a illuminarci. E lo fa proprio attorno a questa riconfigurazione socioculturale di cui bisogna tener conto leggendo quest’opera.
“Quando la realtà si confonde con lo spettacolo”
Em Telenovele, specchio magico della vita, l'autore offre una visione originale della costituzione storica delle soap opera e del loro ruolo all'interno della società brasiliana. Dopotutto, se le soap opera continuassero ad avere un fascino sociale per milioni di brasiliani attraverso la televisione e/o i media digitali, avrebbero davvero qualcosa da dirci sulla nostra realtà nazionale.
Inoltre, ci informa su questo “qualcosa” basato sul formato immaginario già noto ed efficiente della narrativa del melodramma, con ampio potere affettivo. La soap opera continua a intrattenere, commuovere e coinvolgere il suo pubblico attraverso il suo appello all'interazione costante e contraddittoria tra la verosimiglianza interessata delle lotte della vita quotidiana e la stranezza della sua estetica e interpretazione iperbolica.
Questa contraddizione romanzesca tra il suo contenuto credibile e il suo potenziale straniamento estetico, con evidenti dimensioni informative e ricreative, non passa inosservata allo sguardo investigativo di Soleni Biscouto Fressato. Sotto la lente d’ingrandimento fornita dalla vasta massa critica rivolta agli studi sull’allora nascente industria culturale, l’autore evidenzia non solo i possibili effetti marketing dell’omogeneizzazione dei beni culturali nella loro capacità socioeconomica di riproducibilità tecnica,[14] evidenziando anche il modo in cui le soap opera, integrando la cosiddetta “società dello spettacolo”, per dirla con Guy Debord,[15] influenzare la psiche dei loro spettatori.[16]
Data questa dimensione socioculturale presente nelle soap opera, come possiamo intenderle come un bene di consumo finalizzato al godimento che interagisce con la psiche e la soggettività del pubblico, ma non si limita al "vecchio luogo comune del semplice intrattenimento e dell'alienazione"? Così, armato di un simile arsenale teorico, Soleni Biscouto Fressato accompagna il lettore in un viaggio riflessivo alla ricerca della comprensione dei romanzi, individuando la loro conformazione nei processi socio-storici costituiti, contemporaneamente, nelle relazioni culturali, psichiche, economiche e politiche di vita sociale.
In questo senso, l’autore porta il lettore a “un [più ampio] livello di astrazione” della realtà storica nazionale, cogliendo tratti costitutivi dei romanzi all’interno delle relazioni sociali sviluppate all’interno della stessa Industria Culturale. Dopotutto, in quanto “beni culturali” di consumo, le soap opera vengono presentate alla società “sotto forma di merce”.[17]
In quanto tale, la sua esistenza soddisfa sia il valore commerciale dei suoi produttori, sia i valori d’uso (di godimento) dei suoi potenziali consumatori/spettatori. Questo carattere contraddittorio delle soap opera è dovuto all'organizzazione socio-produttiva attorno alla forma di merce in cui vengono stabilite le soap opera. In quanto tali, pur avendo la capacità immaginaria di intrattenere, commuovere e influenzare il loro pubblico, non abbandonano mai il loro carattere storico di oggetto che nasce da un processo di specializzazione ed espansione dell'industria capitalistica, che avanzò anche nella produzione dei valori d’uso nel contesto della cultura e dello spettacolo. Soprattutto nelle modalità e nei generi più diversi dei beni culturali, anche quelli legati alle cosiddette Belle Arti o al vasto ambito cinematografico.[18]
Questa dimensione socioculturale si scopre durante la lettura Telenovele, specchio magico della vita, quando Soleni Biscouto Fressato espone chiaramente questa processualità storica riguardo alle telenovele di Rede Globo. Sono emersi come il principale prodotto dell'emittente nel settore delle telecomunicazioni dall'inizio degli anni '1960; e nascono nel mezzo dei rapporti politico-economici e ideologici instaurati con il regime civile-militare e con il conglomerato americano delle comunicazioni Tempo di vita.
È stato da questo conglomerato che il Rede Globo ricevevano capitali esteri, aggirando la legislazione dell’epoca che stabiliva norme contrarie a questo tipo di attività. La produzione e la diffusione delle soap opera, infatti, assunsero un ruolo cruciale in questa negoziazione tra l'emittente, il capitale straniero e il regime politico allora vigente, poiché avrebbero agito come veicoli ideologici per il mantenimento dell'ordine sociale che, nel Il caso brasiliano è stato imposto violentemente da una dittatura impegnata a preservare la storica condizione economica-periferica del Brasile nel mercato mondiale.
È a questo punto, quindi, che Soleni Biscouto Fressato avvicina il lettore al carattere particolare dei romanzi, cioè alle relazioni culturali di natura psichica e soggettiva che li plasmano, senza perdere di vista la loro costituzione nelle forme più relazioni sociali astratte come quelle presentate in precedenza. Oltre alla loro forma merceologica, le soap opera hanno caratteristiche particolari. Il suo formato narrativo-melodrammatico, poiché la sua centralità sono le azioni successive dei personaggi che agiscono e rispondono agli eventi quotidiani, riesce a stabilire una trama che intreccia facilmente la dimensione immaginaria della pratica quotidiana con la dimensione reale della vita dei suoi spettatori.
In altre parole, nella narrativa romanzesca si elabora il pragmatismo quotidiano e il processo sociomateriale per evidenziare la situazione socialmente determinata in cui si trova il pubblico.[19] Ciò, a livello individuale, crea una verosimiglianza tra la storia di fantasia e la realtà del pubblico, capace di promuovere un forte potere di identificazione con il proprio pubblico. Non a caso, il formato narrativo-melodrammatico è una matrice nella produzione di serie e film americani, a dimostrazione del successo storico dell’egemonia ideologica dello stile. stile di vita americano e la riproduzione sociomateriale del modo di produzione capitalistico in tutto il mondo secondo il modello americano.[20]
In queste condizioni, le soap opera globali hanno conquistato un posto egemonico simile nella cultura brasiliana, poiché, attraverso questo linguaggio narrativo-melodrammatico, producono “immagini di riferimento” che, secondo Soleni Biscouto Fressato, “costruiscono modi di pensare e di agire, trasmettendo significati elementi simbolici nella formazione della soggettività”, istituendo un processo psichico di continua mobilitazione di un “imperativo di godimento”.
Lo spettatore avverte cioè il dolore e la gioia dei personaggi stessi, privilegiando la dimensione del godimento fittizio come culmine da raggiungere e vivere nella propria soggettività. Un esempio emblematico citato dall'autrice è l'esperienza vissuta dalla madre di fronte ad una scena idilliaca che rappresenta il Paradiso nel romanzo un viaggio, del 1975. Questa immagine mobilitò la sua memoria, facendole credere di aver visto suo padre, morto nel 1969.[21]
Questa dinamica di costruzione di immagini di riferimento viene analizzata da Soleni Biscouto Fressato sulla base di alcune soap opera che ritraggono temi della vita quotidiana come le concezioni dell'amore, della famiglia, della donna, dell'uomo, dell'autorità, dei modi di vestire e di parlare, della strada verso il successo, del lavoro , organizzazione sociale, ecc. Questa capacità simbolica dimostra come le soap opera globali svolgano un ruolo importante nel mobilitare il pubblico, diffondendo idee, concetti, gusti, comportamenti e stimoli di consumo.[22] Anche in situazioni in cui allo spettatore manca qualsiasi grado di verosimiglianza con la vita quotidiana immaginaria della soap opera, le sue immagini di riferimento aprono lo spazio per proiezioni di comportamenti e concezioni che devono essere perseguite dal suo stesso pubblico.
Infatti, le soap dotate di questa capacità simbolica acquistano forza grazie al loro ineliminabile carattere commerciale. In quanto tali, sono soggetti all’interesse primario dei loro proprietari, i quali mirano non solo a favorire la valorizzazione dei loro investimenti (attraverso, ad esempio, i guadagni dagli spazi pubblicitari) – come nel caso delle soap opera globali – ma anche a diffondere il loro interessi politici e ideologici. Ciò contribuisce a una chiara tendenza nel ruolo delle soap opera globali nel consolidare l’ordine capitalista periferico su cui si basa la riproduzione materiale della società brasiliana.
Tuttavia, anche di fronte a questa condizione commerciale, le soap opera non si limitano alla strumentalizzazione di questi interessi. Perché, come in ogni processo di creazione, soprattutto in campo simbolico, gli agenti coinvolti nella produzione delle telenovele le elaborano sulla base delle proprie interiorizzazioni soggettive, che erano efficaci solo nella misura in cui si trovavano di fronte a diverse oggettivazioni sociali nella loro vita. rispettive esperienze quotidiane.[23] Queste oggettivazioni sociali vissute sono precisamente il brodo culturale che comporta l'esternalizzazione delle soap opera come prodotti del lavoro creativo.
Sia che questa esternalizzazione sia prodotta consciamente o inconsciamente, sia che venga effettuata in modo dirompente o conservativo.[24] E questo processo non può essere pienamente controllabile, nonostante gli interessi economici e le linee guida ideologiche imposte dai detentori della loro proprietà intellettuale.
Tutto ciò, tra l'altro, diventa evidente quando Soleni Biscouto Fressato porta al lettore alcune immagini e proiezioni che sottolineano le predisposte tendenze conservazioniste del cosiddetto “standard di produzione Globo”, presenti, soprattutto, nelle sue analisi del sapone opere. Torre di Babele (1998-1999) e vecchio ragazzo (2016). La prima soap opera trasmessa, ad esempio, trattava temi come il femminicidio, le relazioni omosessuali e la dipendenza chimica. Di fronte alla forte reazione conservatrice del pubblico dell'epoca, suscitata da tali domande, l'autore Silvio de Abreu attribuisce l'esito ai suoi personaggi in conformità con le aspettative conservatrici del pubblico: il marito violento si riscatta, la coppia omosessuale e il ragazzo tossicodipendente muore nell'esplosione del centro commerciale Tropical Towers.
Dopotutto, come mostra chiaramente Soleni Biscouto Fressato, le soap opera sono beni culturali dotati di “immagini simboliche” che necessitano di essere consumate nella sfera commerciale. In caso di vecchio ragazzo, a differenza della drammaturgia di Torre di Babele, il complotto presentato metteva in discussione il ruolo dell'agrobusiness nello sviluppo socioeconomico del paese, essendo stato trasmesso su un canale aperto proprio durante la campagna pro-agro di Globo, rappresentata dal suo slogan ripetuto: "agro è tecnologia, agro è pop, agro questo è tutto".
Sebbene le soap opera siano ampiamente concepite come veicoli ideologici, questo carattere non si riscontra solo in questo specifico tipo di bene culturale, ma si estende ad altri prodotti del lavoro umano svolto sotto l’ordine capitalista. Dal momento storico in cui avviene la generalizzazione degli scambi e, con essa, l'espansione e la specializzazione del lavoro, questa società capitalistica stabilisce la propria atomizzazione sociale. In queste condizioni, perdiamo la dimensione della realtà nella sua interezza, lasciandoci a interiorizzare soggettivamente solo parti unilaterali delle oggettivazioni umane. Ciò contribuisce alla difficoltà di comprendere la vita sociale in generale: gli oggetti sociali che in essa vengono prodotti porteranno in una certa misura anche questa parte alienata, assente, così che la reale comprensione di un dato contesto sarà possibile solo attraverso il salvataggio della sua mediazioni storiche.
Così, come epifenomeni di processi sociali più ampi, le immagini, le idee e i fatti sociali veicolati dalle telenovele tendono ad apparire al grande pubblico in modo mistificato, suscitando in parte del pubblico un’apprensione quotidiana carica di richiamo a “emozioni e impressioni”. di una morale". Cioè, rivelandosi spesso come meri prodotti di “alto contenuto ideologico” che, tuttavia, mirano a difendere e rafforzare un tipo di “coerenza interna” che sarebbe “naturalmente” inerente allo stesso ordine sociale già costituito.[25]
Dunque, come giustamente osserva Stuart Hall[26], il campo delle pratiche culturali è storicamente quello che maggiormente spiega le attuali contraddizioni sociali, in quanto spazio privilegiato per la disputa delle menti e dei cuori, sia per il mantenimento che per lo sconvolgimento del status effettuato consapevolmente o inconsciamente. Sono menti e cuori mobilitati da una disputa per la psiche individuale e la soggettività all’interno di questa logica produttivo-culturale a lungo massificata. Questo momento è proprio “quello in cui la realtà si confonde con lo spettacolo”, come spiega Soleni Biscouto Fressato Telenovele, specchio magico della vita.
È lei che, con la sua nuova pubblicazione, ci invita a riflettere: se gli intellettuali ancora non guardano le telenovele, continuano a ignorare parte della costituzione storico-culturale brasiliana; senza dubbio una pietra miliare nella nostra Industria Culturale. E a questo proposito non c'è altro da fare che seguire le riflessioni del nostro autore, alzando la testa verso lo specchio che invade quotidianamente le case brasiliane.
*Cíntia Medina è uno studente post-dottorato in sociologia presso l'Università Statale di Campinas (Unicamp).
*Adriano Parra È dottorando in sociologia presso l'Università Statale di Campinas (Unicamp). Autore del libro Dialettica dell'esperienza (sundermann).
Riferimento

Biscotto Soleni Fressato. Telenovele, specchio magico della vita: quando la realtà si confonde con lo spettacolo. San Paolo, Editora Perspectiva, 2024, 208 pagine. [https://amzn.to/3BQnzXR]
note:
[1] LUNA NUOVA. Gli intellettuali guardano le soap opera? Lua Nova: Rivista di Cultura e Politica, v. 2, n. 1, p.29-30, 1985. Tra le personalità intervistate all'epoca vi sono il politico Luiz Inácio Lula da Silva, il filosofo e professore universitario José Arthur Gianotti, il sociologo ed ex leader sindacale Roque Aparecido da Silva, il cineasta Zita Carvalhosa, l'economista Lídia Goldenstein, l'antropologa Carmem Junqueira, il sociologo Octávio Ianni, la presidentessa della Commissione Giustizia e Pace di San Paolo Margarida Genevois, la politologa, allora giornalista, André Singer, l'artista plastico Rodrigo de Andrade, il commentatore economico Marco Antônio Rocha, lo psichiatra José Ângelo Gaiarsa, la deputata federale Irma Passoni, lo scrittore Fernando Gabeira, l'economista Maria da Conceição Tavares, l'avvocato Sílvia Pimentel e il politico e avvocato Rogê Ferreira. Per maggiori dettagli, visitare qui.
[2] BACCEGA, Maria Aparecida. Narrativa televisiva immaginaria: incontro con temi sociali. Comunicazione ed educazione: telenovela e temi sociali, didattica a distanza e tecnologie digitali, Anno IX, n. 26, p.7-16, 2003. In questo testo Baccega presenta una serie di studi seminali sul tema delle soap opera e della società sviluppati a partire dagli anni Ottanta, infatti, nel 1980, dall'autore, in collaborazione con la professoressa universitaria Renata Pallottini , ha coordinato il 1989° Seminario di Drammaturgia di Telenovela Latinoamericana al Memorial da América Latina, a San Paolo. Per maggiori dettagli visita qui.
[3] Il lancio del libro Telenovele, Specchio magico di San Paolo, che ha avuto luogo al FESPSP qui.
[4] NASCIMENTO, Sandro. Le soap opera falliscono, spaventano il pubblico di Globo e portano in prima serata una crisi storica. Su Telinha, UOL, 2024. Accesso qui.
[5] DIAS, S. & RUSSO, E. Caso didattico: l'internazionalizzazione delle soap opera brasiliane nell'era dello streaming: il caso del gruppo Globo. Internext: Revisione aziendale dei manager internazionali. v.19, n. 1, p.24-41, 2023. Per informazioni più approfondite accedere qui.
[6] DALCIN, Jurandir. Controlla il pubblico delle soap opera dal 08/13 al 04/2024/XNUMX. Portale dei commenti, 2024. Si tratta di un punteggio relativamente basso per questo tipo di soap opera trasmessa nella cosiddetta prima serata sulla televisione brasiliana. Questo viene confrontato con gli standard di pubblico di successo delle soap opera globali tra gli anni 1970 e 2008, circa 52 punti, secondo la media degli Ibopes a partire dalla soap opera. Fratelli coraggio, da Janete Clair a Due facce, di Aguinaldo Silva, secondo TV Globo Wiki. Per tali informazioni si prega di accedere rispettivamente questo sito e questo altro sito web.
[7] DOLORI, Kelly. In aumento in TV e in streaming, i remake di soap opera forniscono recupero emotivo. propmark, 2024. Per maggiori dettagli, accedere qui .
[8] Id., 2024; VAQUER, Gabriele. 'Renascer': la soap opera Globo attira uomini e giovani e ruba pubblico allo streaming. F5, Folha de Sao Paulo, 2024. Per maggiori dettagli, visitare qui.
[9] KOGUT, Patrizia. Cresce il consumo di soap opera su Globoplay. Scopri quali sono i più visti. The Globe, 2023; TOLEDO, Marianna. Dei dieci contenuti più visti su Globoplay, sette sono produzioni del Grupo Globo. Tel Aviv, 2024. Questi articoli dimostrano che le soap opera sono tra le prime opzioni di programmazione nell'elenco di top 10 da Globalplay. Per maggiori dettagli, visitare rispettivamente questo sito e questo altro sito web.
[10] DIAS, Tiago. Le soap opera sono ancora attuali? Sì, e stanno invadendo lo streaming…, Splash, Folha de S.Paulo, 2024. Per ulteriori informazioni, accedere qui.
[11] GILARD, V.; WOLFF, E.; NUNES, S. Scopri le 10 soap opera brasiliane più esportate e i paesi che le acquistano di più. gshow, 2021; DIAS, S. & RUSSO, E. Op.cit., 2023. Secondo queste pubblicazioni, Rede Globo ha esportato le sue soap opera in 86 paesi nel 2001, tuttavia questo numero varia a seconda delle soap opera presentate.
[12] FELTRIN, Ricardo. Guarda il profilo di chi guarda le soap opera di Globo, SBT e Record… 2018. Nel 2018, la soap opera delle nove Secondo sole, di João Emanuel Carneiro, è stato visto dal 33% delle classi A e B, dal 30% delle classi C1, dal 26% delle classi C2 e dal 12% delle classi C e D. L'ascolto medio è stato tra 30 e 40 punti, ovvero è basso rispetto alle gigantesche colonne sonore delle soap opera del 1985, come Mischia e Rock Santeiro, con 52,67 e 62,30. Questa tendenza al ribasso negli ascolti del pubblico si è verificata, come si è visto nell'attuale soap opera delle nove, Tu Mania, dello stesso autore João Emanuel Carneiro. Dal suo debutto, avvenuto il 9 settembre 2024, la telenovela ha mantenuto il suo pubblico intorno ai 20 punti. E il suo profilo di pubblico è composto dalle classi AB e C2, che rappresentano il 52% degli spettatori. Per maggiori dettagli accedi qui.
[13] DELAS IG. 12 soap opera da guardare su Netflix o Amazon Prime. 2024. Per vedere alcune di queste soap opera, accedi qui.
[14] Fressato mobilita così nel suo lavoro alcune riflessioni di Adorno e Horkheimer, includendo anche le osservazioni di Benjamin e Kracauer sulla riproducibilità tecnica delle opere culturali.
[15] DEBORD, ragazzo. La Società dello Spettacolo. Rio de Janeiro: Contrappunto, 1997.
[16] In questo caso, Fressato mobilita nel suo lavoro autori di spicco della psicoanalisi come Erich Fromm, Giles Deleuze & Félix Guatarri, Eugênio Bucci & Maria Rita Khel, Vladmir Safatle, tra gli altri.
[17] PARRA, Adriano. Dialettica dell'esperienza: cultura, lavoro e urbanità nella questione dell'abitare. San Paolo: Sundermann, 2021, p. 97.
[18] MEDINA, Cinzia. L'opera cinematografica come fonte storica: attraverso un approccio critico-materialista. Rivista Marx e il marxismo – Rivista Niep, Niterói, v.8, n. 15, pag. 360-387, 2020.
[19] MORETTI, Franco. Segni e stili della modernità: saggi sulla sociologia delle forme letterarie. Rio de Janeiro: civiltà brasiliana, 2007.
[20] Id., 2007.
[21] Secondo Bosi, “la memoria di un individuo dipende dal suo rapporto con la famiglia, la classe sociale, la scuola, la Chiesa, la professione: insomma con i gruppi sociali e di riferimento peculiari di quell'individuo. Se ricordiamo è perché altri, la situazione presente, ce lo ricordano. Il più delle volte ricordare non è rivivere, ma rifare, ricostruire, ripensare, con immagini e idee di oggi, le esperienze del passato”. In questo caso, l'esperienza vissuta dalla madre dell'autore dimostra come una scena drammaturgica sia capace di mobilitare immagini collettive che sintetizzano esperienze personali significative per chi le consuma. BOSI, Eclea. Memoria e società: ricordi degli anziani. San Paolo: Edusp, 1987, p. 17.
[22] Ad esempio, nel caso specifico dell'autrice di questa recensione, si è imbattuta nel 2008 in un giovane georgiano che si è presentato a lei con l'indimenticabile polso del personaggio Sinhozinho Malta, della soap opera Rock Santeiro 1985. Fu poi accolta da due allegre donne rumene usando l'espressione “cioccolato con pepe”, titolo della telenovela delle sei del 2003. Questi casi contrastano con l'accoglienza tipica degli stranieri nei confronti dei brasiliani, che generalmente si riferiscono a personalità del calcio , carnevale o anche bossa nova per riferirsi al Brasile.
[23] PARRA, op. cit.
[24]“Dopo tutto, le opere di contenuto estetico non sono autoteliche, cioè non sono entità sovrastoriche che spiegano se stesse, come evidenziato da Eagleton (1993). Si forgiano in pratiche socio-individuali specifiche, essendo, quindi, espressioni di interiorizzazioni soggettive dell’oggettività del mondo, anche se l’autore ne è inconsapevole (LUKÁCS, 2012; MARX, 2004).” Vedi: MEDINA, Cíntia. La tragica razionalità del capitale nel cinema di Ken Loach: un attacco irrazionale alla classe operaia nel 2023° secolo. (Tesi di dottorato) FFLCH-USP, XNUMX.
[25] MEDINA, 2023, pag. 104.
[26] SALA, Stuart. Dalla diaspora: identità e mediazioni culturali. 2a ed. Belo Horizonte: Ed.UFMG, 2013.
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