Il blackout delle informazioni su COVID-19

foto di Cristiana Carvalho
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da GIL VICENTE REIS DE FIGUEIREDO, RICARDO RODRIGUES CIFERRI, MARIANA CORDEIRO DOS SANTOS & NUBIA HELENA DI MOLFETTA PICCIRILLI*

Dati su COVID-19: 'blackout' e rilascio di aggiornamenti errati richiedono spiegazioni

il blackout

La pagina ufficiale dei dati COVID-19, https://covid.saude.gov.br/, come è risaputo, è diventato obsoleto da metà dicembre – fino a pochi giorni fa, le informazioni su casi e decessi si fermavano al 21 dicembre 2021.

Di fronte all'aumento esponenziale del numero di nuovi casi di COVID-19, derivato dall'elevato potere di diffusione della nuova variante Ômicron, il 'blackout' dei dati – mai pienamente spiegato in modo soddisfacente – è, di per sé, inaccettabile. Siamo rimasti senza informazioni che potessero portare a una comprensione più accurata dell'avanzata della nuova ondata della pandemia; e, di conseguenza, si è fortemente ridotta la capacità di prendere decisioni ragionate per affrontarla, sia a livello individuale che nei diversi ambiti di governo, con pregiudizio alla formulazione ed esecuzione di adeguate politiche pubbliche e, di conseguenza, con la potenziale peggioramento dell'attuale crisi sanitaria.

L'illustrazione qui sotto, presa il 9 gennaio 2022, dal sito web https://ourworldindata.org/covid-cases, mostra che, a quella data, mancavano dati ufficiali sul numero di casi di pandemia in soli sette Paesi al mondo: Brasile, Corea del Nord, Liberia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Tanzania e Turkmenistan.

 

Gli aggiornamenti appena rilasciati dal governo federale divergono dai registri municipali

Con il ritorno della divulgazione dei numeri della pandemia sul 'sito' ufficiale, però, si configura una situazione uguale o più preoccupante della precedente: si osserva una profonda incompatibilità tra i dati ivi messi a disposizione e le costanti dei bollettini pubblicati quotidianamente da diversi comuni brasiliani. Non si pretende qui di valutare esaustivamente tutte le possibili discrepanze esistenti, ma solo di segnalare diversi esempi in cui queste differenze, a causa della loro entità, mettono in dubbio il numero totale di casi confermati divulgati dal governo federale e, quindi, richiedono dalle autorità competenti non solo i dovuti chiarimenti, ma la tempestiva rettifica.

Vale la pena ricordare che la notifica puntuale del numero di casi è fondamentale per l'attuazione di misure adeguate per contenere la malattia, poiché esiste una relazione diretta tra il numero di casi e il numero di ricoveri e decessi. Pertanto, il dimensionamento dei posti letto in corsia e in terapia intensiva può essere adeguatamente organizzato solo dopo aver ottenuto dati affidabili sul numero di casi. All'inizio della pandemia, per ogni 100 casi, circa 13 persone sono state ricoverate e, in media, due sono morte (con fluttuazioni, a seconda di fattori geografici, socioeconomici e di altro tipo). Con il progresso della vaccinazione, questa relazione è diminuita in modo significativo. Anche così, l'esperienza mondiale mostra che l'alto grado di contagio della variante Omicron ha aumentato in modo molto significativo l'incidenza dei casi e, quindi, nonostante l'effetto protettivo dei vaccini, esiste un potenziale rischio di saturazione delle infrastrutture ospedaliere. Il momento richiede quindi attenzione e responsabilità da parte delle autorità sanitarie.

Deve essere chiaro che non stiamo parlando di (sicuramente sostanziale) sottostima esistente a causa di carenze nel processo di test e registrazione; ci riferiamo a forti incongruenze – esemplificate di seguito – tra gli aggiornamenti appena pubblicati sul sito ufficiale del Ministero della Salute e quelli contenuti nei bollettini quotidiani diffusi dai comuni brasiliani.

 

Nello stato di San Paolo

Tra il 18 e il 19 gennaio 2022, secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute, il numero di casi di COVID-19 registrati in Brasile è passato da 23.211.894 a 23.416.748; pertanto, ci sono stati 204.854 nuovi casi, un record riportato dai media. Di questo totale, 69.223 si sono verificati a Rio de Janeiro, dove fino ad oggi si sono verificati circa 1,5 milioni di casi; e solo 10.266 – secondo il resoconto ufficiale – sono avvenuti a San Paolo, dove il totale finora è stato di circa 4,5 milioni. Cioè, nello Stato di San Paolo, sono stati confermati 3 volte più casi che nello Stato di Rio de Janeiro; ma il numero di nuovi casi in SP, da ieri a oggi, è stato 1/7 di quello verificato in RJ.

Tenendo conto del fatto che la pandemia si è diffusa in modo piuttosto disomogeneo nel tempo, è, in linea di principio, possibile che si verifichino oscillazioni occasionali tra i numeri relativi di casi; l'entità del suddetto differenziale di 21 volte è altamente improbabile. E, infatti, mostreremo, attraverso diversi esempi, di seguito, che l'enorme discrepanza evidenziata corrisponde a un altrettanto enorme disallineamento tra i numeri di casi già registrati e confermati in diversi comuni dello Stato di San Paolo e quelli pubblicati dal Ministero della salute; una discrepanza che, per la sua entità, scredita le statistiche ufficiali e suggerisce che il numero di casi è molto più alto di quanto riportato.

 

Nel comune di São Carlos

Secondo il sito web covid.saude.gov.br (Coronavirus Panel, file CSV, accesso 20 gennaio 2022), "veicolo ufficiale di comunicazione sulla situazione epidemiologica di COVID-19 in Brasile", il numero totale di casi di pandemia registrati a São Carlos/SP, fino al 03 gennaio 2022, erano 27.448; e, fino al 19 gennaio 2022, 27.571, il che significa il verificarsi di 123 casi in quel periodo. D'altra parte, secondo il Comune di São Carlos (Bollettini Coronavirus Nº 510 e Nº 522, trascritti di seguito), ci sono stati 3.483 casi in città tra le stesse date. Un differenziale di 28,3 volte.

 

Presentiamo di seguito due grafici che descrivono la situazione della pandemia nella città di São Carlos.

Il primo è stato ottenuto sulla base dei dati tratti dal sito del Ministero della Salute, e lì si può osservare un residuo aumento del numero di casi nelle ultime settimane.

Il secondo grafico, basato sull'insieme dei record storici giornalieri del numero di casi confermati di COVID-19 nel Comune di São Carlos, secondo le pubblicazioni effettuate dal Comune di São Carlos, mostra un'esplosione di casi di pandemia, raggiungendo , il 19 gennaio, quasi il doppio del picco massimo precedente.

 

Nei comuni di Araraquara, Sorocaba, Campinas e São Paulo

Le divergenze osservate rispetto al comune di São Carlos si ripetono, in varia misura, in altre località dello Stato di São Paulo.

La tabella seguente mostra queste differenze:

Fonti[I]

 

Conclusione

I risultati di cui sopra indicano grandi differenze tra il numero di casi confermati in vari comuni di San Paolo e quelli pubblicati dopo l'aggiornamento delle informazioni sul sito web del Ministero della Salute, esattamente nel periodo corrispondente al "blackout" verificatosi il mese scorso.

Negli esempi forniti, i numeri di casi registrati dai diversi municipi sono molto più alti di quelli rilasciati dal governo federale. In cifre tonde: 13 volte di più a San Paolo; 16 volte a Sorocaba; 28 volte a São Carlos e 300 volte ad Araraquara.

È evidente che, anche prendendo in considerazione solo i numeri dello Stato di San Paolo, la correzione delle discrepanze evidenziate, se globalizzate a livello nazionale, indicherà una situazione molto più acuta e preoccupante di quella pubblicizzata.

Pertanto, è essenziale che il governo federale spieghi con la dovuta trasparenza i motivi del 'blackout' dei dati verificatosi e corregga immediatamente tutti i record errati nell'aggiornamento appena pubblicato.

L'accesso alla verità dei fatti, soprattutto in un momento estremamente difficile della vita nazionale e nel mezzo di una crisi sanitaria molto acuta, è un diritto cittadino della popolazione e un obbligo ineludibile delle autorità pubbliche.

*Gil Vicente Reis de Figueiredo è professore in pensione presso il Dipartimento di Matematica dell'Università Federale di São Carlos (UFSCar).

*Ricardo Rodrigues Ciferri Professore presso il Dipartimento di Informatica dell'UFSCar.

*Mariana Cordeiro dos Santos è uno studente di master in informatica presso UFSCar.

*Nubia Helena di Molfetta Piccirilli ha conseguito una laurea in gestione delle politiche pubbliche presso l'USP.

 

Nota


[I] Per quanto riguarda i dati pubblicati dalle amministrazioni comunali, le fonti sono le seguenti:

Per i dati da San Paolo: https://www.prefeitura.sp.gov.br/cidade/secretarias/saude/vigilancia_em_saude/index.php?p=295572

Per i dati di Araraquara: http://www.araraquara.sp.gov.br/coronavirus

Per i dati di Sorocaba: https://noticias.sorocaba.sp.gov.br/category/coronavirus/

Per quanto riguarda i dati pubblicati dal Ministero della Salute, la fonte è https://covid.saude.gov.br/

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