Il combo bolsonarista nell'istruzione di San Paolo

Carla Barchini, Autoritratto VIIII, 2019, Cementine, 20 cm3
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da LUIS FELIPE MIGUEL*

Il bolsonarismo, di cui Tarcísio è la versione 2.0, è questo. Una forma di estremismo che finisce sempre per mettere un Rolex al polso dei suoi leader

Il governo di San Paolo ha deciso che lo Stato non parteciperà al programma nazionale di distribuzione dei libri di testo. Elaborerà un proprio materiale che sarà messo a disposizione degli studenti in formato digitale.

Viene da chiedersi quali saranno i contenuti speciali che raggiungeranno le scuole di San Paolo. La dittatura militare come periodo di pace e prosperità? Nazismo di sinistra? Creazionismo? Terra piatta?

Non è solo il rischio di contaminazione del materiale didattico da parte del negazionismo scientifico che caratterizza l’estrema destra. C’è anche il fatto che tutte le ricerche mostrano che gli studenti assorbono meglio i contenuti quando leggono libri fisici.

Che dire dell'accesso degli studenti alle attrezzature necessarie?

Saranno distribuiti dal Ministero dell'Istruzione. C'è il salto del gatto. Il segretario Renato Feder è azionista della società che ha contratti milionari con la propria Segreteria per la fornitura di materiale informatico.

Il Pubblico Ministero sta indagando sul “conflitto di interessi”, un bel nome per palese rapina.

Sotto pressione, il governo ha ammesso di poter stampare dispense per gli studenti con difficoltà di accesso al digitale.

La stampa è più costosa e produce materiale di qualità inferiore rispetto ai libri, senza mantenere nessuno dei vantaggi tecnologici pubblicizzati con la migrazione al digitale. Se il libro digitale può essere semplicemente sostituito dalla sua versione stampata, cosa giustifica lo scambio?

E dove sono le tipografie nelle scuole per svolgere il lavoro? Chissà che magari un addendum al contratto con la Multilaser – l'azienda di Feder – risolva il problema…

Allo stesso tempo, il Dipartimento dell'Istruzione ha annunciato che, nel concorso per assumere nuovi insegnanti, i candidati saranno valutati mediante un video della durata compresa tra 5 e 7 minuti, che ciascuno dovrà registrare.

All'esibizione di influencer vale il doppio di quanto valgono i titoli di studio post-laurea o le precedenti esperienze in aula.

Il progetto di chiudere le scuole a favore della didattica a distanza è chiaro. Una politica che non solo riduce la qualità dell’istruzione, ma penalizza pesantemente i più poveri, che non hanno attrezzature e non hanno nulla con cui lasciare i propri figli. E spinge gli studenti che hanno recuperato terreno nel mercato dell’istruzione privata.

La politica del Dipartimento dell’Istruzione di San Paolo è quella di distruggere le scuole pubbliche. C’è spazio anche per buoni affari.

Il bolsonarismo, di cui Tarcísio è la versione 2.0, è questo. Una forma di estremismo che finisce sempre per mettere un Rolex al polso dei suoi leader.

* Luis Filippo Miguel È professore presso l'Istituto di Scienze Politiche dell'UnB. Autore, tra gli altri libri, di Democrazia nella periferia capitalista: impasse in Brasile (autentico).

Originariamente pubblicato sui social media dell'autore.


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