Il nostro fascismo quotidiano

Immagine: Lucas Nardone
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da MICHEL FOUCAULT*

Trascrizione di un corso all'USP, tenuto nell'ottobre 1975

Presentazione del traduttore

È stato recentemente pubblicato in Francia, in un volume inedito di Michel Foucault dal titolo Genealogie della sessualità (Vrin, 2024), il corso da lui tenuto nell’ottobre 1975, all’USP, dal titolo “La genealogia della conoscenza moderna sulla sessualità”. In quell'occasione, a seguito di una richiesta degli studenti appartenenti al movimento studentesco, trasmessa a lui e a Gerard Lebrun da Marilena Chauí, Michel Foucault, in segno di solidarietà con gli innumerevoli arresti di studenti e professori dell'USP, interruppe il suo corso.

In quell'occasione lesse un breve manifesto, da lui stesso scritto, all'assemblea degli studenti riuniti alla FAU. Il culmine della repressione statale in quell'occasione fu l'omicidio del giornalista Vladimir Herzog. Anche Foucault non ha mancato di partecipare all'evento ecumenico in memoria di Herzog, tenutosi nella chiesa Sé circondato dalle forze dell'esercito. Questo episodio è stato ricordato dettagliatamente da José Castilho Marques Neto in “Nel taxi con Michel Foucault. Memorie di uno studente di filosofia all'età di 22 anni” (Culto, 225, luglio 2017).

Il breve testo tradotto di seguito fa parte della prima lezione di un corso pensato per otto classi, di cui solo quattro insegnate, per il motivo sopra menzionato. Si tratta di un tentativo di spiegare le relazioni tra quella che Michel Foucault chiamava all’epoca la “microfisica del potere” e la questione del fascismo.

Personalmente ritengo che le polemiche molto accese fino a poco tempo fa, che riducono il pensiero di Michel Foucault alla “postmodernità”, al “poststrutturalismo”, all’“irrazionalismo” o addirittura all’antimarxismo totale, dovrebbero guadagnarsi il posto che spetta loro nella storia di un tempo. quando si sapeva poco dell’insieme di opere inedite che oggi conosciamo. Dopo alcuni decenni di effervescenza di queste controversie, quanto più ci allontaniamo temporalmente da esse, tanto più possiamo leggere la sua opera con pazienza e sobrietà e, così, meglio misurare, al di là dell'appassionata adesione o della critica del lettore frettoloso , la lucidità e la portata delle sue analisi e forse ciò che fanno ci aiutano ancora a comprendere la persistenza del fascismo oggi.[I]

Michel Foucault – Corso del 1975

“A questa domanda del perché, della domanda del perché è apparso il tema del potere e del potere infinitesimale, devo confessare che non posso rispondere, ma mi piacerebbe alla fine di questa conferenza o corso, poter discutere di questo un po' e vedere come si potrebbe provare a trovare una risposta. Al momento vorrei, in mancanza di una spiegazione del perché il problema si è posto così come si presenta adesso, limitarmi ad alcune considerazioni sul “come”. Come è nato questo problema, almeno nei paesi dell’Europa occidentale? Credo che si possano evidenziare due processi durante i quali si è posto il problema di questo potere infinitesimale, del micropotere.

Da un lato, credo che sia avvenuto quello che potrebbe essere chiamato il crollo del fascismo. E, [riguardo] a questa linea di crollo del fascismo, si possono osservare due cose. Per cominciare, questo fascismo, che come sapete è stato definito dalla Terza Internazionale come “la dittatura sanguinaria della frazione più reazionaria del grande capitale”, questa dittatura, quando la possiamo vedere più da vicino, dopo il suo crollo nel 1945, si è rivelato che non era solo questo, che il fascismo non riguardava solo la confisca di un apparato statale, da parte di scagnozzi comandati, direttamente o indirettamente, da una certa fazione di azionisti del grande capitale, ecc.

Il fascismo fu forse questo, ma fu anche altro: se il fascismo seppe mantenersi e persistere a lungo, fu perché seppe prolungare lontano i suoi effetti sul corpo sociale, fu perché seppe approfondire le sue radici. Se il fascismo ha potuto mantenersi così a lungo in Europa e negli altri paesi in cui si è insediato, è perché ha saputo utilizzare tutta una serie di strutture di potere precostituite all’interno del corpo sociale.

Come sappiamo, ci fu un uso della medicina e della psichiatria da parte del fascismo; si usava uno status secolare, addirittura millenario, delle donne considerate – quanto tempo fa! – come allevatore biologico o schiavo domestico. Il fascismo utilizzò nel corpo sociale dove furono stabilite tutte le divisioni che già erano state fatte, tutte le divisioni della marginalità riguardanti le razze, le malattie, le anomalie – sessuali, la marginalità della delinquenza, ecc.

Quando il fascismo funzionò, lo fece su questa base preesistente; ed è vero che, soppresso il nazismo, tutti questi elementi fondamentali, di cui si servì il fascismo, apparvero nelle società liberali, ma proprio con una valenza scandalosa, poiché erano già stati utilizzati dal fascismo. Questi elementi basilari erano stati fino ad allora tollerati, accettati e, anche se non erano stati notati, facevano comunque parte del tessuto continuo dell'esistenza quotidiana. E poi, dopo essere stati utilizzati dal fascismo, di conseguenza, come sapete, sono diventati assolutamente intollerabili.

L'esempio più semplice e famoso è il campo di concentramento. Il campo di concentramento, che fu in un certo senso la forma massima, parossistica del fascismo, quando il campo di concentramento, […] denunciato, fotografato, soppresso e solennemente soppresso, scomparve dall'orizzonte europeo, cosa si ritrovò? Sono state trovate le case di cura, sono stati trovati gli ospedali, è stata trovata l’unità di reclusione. E il problema dell’internamento, dell’internamento psichiatrico, dell’internamento degli anormali, ecc., questo problema è apparso in Europa proprio sotto le conseguenze del fascismo.

Non possiamo dimenticare Charles Bettelheim, che nella sua pratica è stato uno di coloro che più radicalmente ha messo in discussione la reclusione psichiatrica dei bambini, è stato qualcuno che ha lasciato i campi di concentramento. Attraverso il filtro del fascismo, tutto un insieme di poteri eccessivi, violenze meschine, dominazioni intollerabili, persistenza assurda, tutta una serie di dissimmetrie micropolitiche che si erano esercitate a lungo e con tutta tranquillità, attraverso la medicina, la psichiatria, la scuola, la famiglia, giustizia penale, potenza coniugale, sessismo macho, tutto quello che vuoi.

Nei gruppi di sinistra, oggigiorno, si parla volentieri del fascismo dello psichiatra, del professore che ti imbroglia all'esame. Da parte mia credo sia necessario dire che è molto bello cercare di liberare l’inserimento psichiatrico del fascismo nelle società europee, il suo radicamento scolastico, il sostegno che potrebbe avere nella medicina, nella famiglia, nella magistratura. Dittatura sanguinaria della frazione più reazionaria del grande capitale? Forse, a un'estremità.

Ma, dall'altra parte […] ciò che rende possibile il fascismo non è questa dittatura cruenta, è qualcosa di molto più piccolo o di molto peggiore, come si voglia, è la sottomissione ovattata, che si esercita silenziosamente nell'ampiezza più profonda della corpo sociale. Insomma, la scomparsa del fascismo istituzionale, del grande fascismo storico e sanguinario, ha lasciato apparire dietro di esso una massa di poteri eccessivi, di violenza intrafamiliare, simile ad esso, che lo ha preparato e gli sopravvive. Penso che una delle cose che oggi hanno portato alla luce il problema dei micropoteri sia stata, quindi, l’esistenza e il crollo del fascismo.

*Michel Foucault (1926-1984) è stato professore di filosofia presso la cattedra di Storia dei sistemi di pensiero al Collège de France. Autore, tra gli altri libri, di La nascita della biopolitica (Martin Fontes). [https://amzn.to/4jlokJo]

Traduzione: Ernani Chaves.

Nota del traduttore


[I] La notazione (…) indica parole non udibili a causa di problemi con la registrazione.


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