Il Nuovo Testamento in discussione

Caravaggio, "Deposizione di Cristo"
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da ARI MARCELO SOLONE*

Due diverse letture sulla figura di Gesù Cristo

Non c'è lingua più bella dell'italiano. Questo diventa evidente quando il Nuovo Testamento viene tradotto in lingua dantesca e, nello stesso tempo, vengono mantenute le espressioni usate da Gesù in lingua ebraica. È il segno della perfezione. Questo meraviglioso lavoro svolto da Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri è testimoniato, in modo che sia possibile ascoltare le parole che Gesù avrebbe pronunciato:

amore - Amore

figlio - figlio

benedetto - benedizione

alleanza.alleanza - alleanza

buone notizie - buone notizie

fede - fede

gentili, pagani - gentile, pagano

vetro - pane

Regno dei Cieli - Regno del Paradiso

parabola – parabola

Cristo – Cristo/Messia

ho cambiato idea - mondo a venire

interrogare il mondo - questo mondo

Misericordia - compassione

spirito Santo (spirito Santo) - Spirito Santo

Giusto - Giusto

Giustizia - giustizia

Sabato – Sabado

conversione – conversione

battesimo – battesimo.[I]

Tuttavia, avrebbe senso presentare una lettura ebraica del Nuovo Testamento che avrebbe sostituito l'Antico Testamento ebraico?

SÌ. E la ragione sta in Daniel Boyarin: l'interpretazione del Messia come servo sofferente non ha costituito un allontanamento rivoluzionario dalla storia religiosa, ma un'ovvia e plausibile convergenza di una tradizione consolidata. Nella tradizione la sofferenza ha un effetto espiatorio ancora più importante del sacrificio e l'espiazione della sofferenza e la morte non è limitata a chi soffre: l'effetto espiatorio va ben oltre, soprattutto se deriva dalla morte di un giusto.[Ii]

Ci sono due diversi atteggiamenti rivoluzionari: Gesù, come difensore della tradizione, affrontò le innovazioni introdotte dai farisei, che volevano estendere a tutta la popolazione le prescrizioni levitiche, originariamente riservate solo ai sacerdoti. Erano infatti convinti della missione sacerdotale di Israele.[Iii]

Del resto, come dice Leonardo Boff,[Iv] la fede si esprime attraverso la pratica della giustizia, la solidarietà, la denuncia dell'oppressione, la protesta e la pratica della solidarietà senza frontiere, l'amore sociale e la fraternità universale.

E questo è ciò che leggiamo in questi evangelici ebraici: “[…] mette in evidenza che le critiche più aspre nei confronti dei farisei si trovano proprio nella letteratura rabbinica e si corrispondono non ai veri, ma ai falsi farisei, i quali non hanno l'interno simile all'esterno”. […] chiarisce che le critiche più aspre ai farisei si trovano nella stessa letteratura rabbinica e non si riferiscono ai veri, ma ai falsi farisei, che “non hanno un dentro simile al fuori”.[V]

Tenendo presente che le critiche più acide dei farisei sono nella stessa letteratura rabbinica, abbiamo selezionato questo brano dagli evangelici ebraici che corrobora quanto detto da Leonardo Boff:

Mt 5,17-19: “Non pensiate che io sia venuto ad abolire la Torah oi Neviim. Non sono venuto ad abolirli ma a diffonderli nella loro pienezza. In verità vi dico: finché non passeranno i Cieli e la terra, non passerà nemmeno una yod o un taam dalla Torah, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà una sola di queste miṣwot, anche minime, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nella Malkhut ha-Shamayim. Chi invece le osserverà e le insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nella Malkhut ha-Shamayim".

Mt 5-17: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Torah oi Profeti. non sono venuto ad abolirli, ma a diffonderli nella loro pienezza. In verità vi dico, anche il cielo e la terra passeranno, nemmeno un iota o un apice passerà dalla Torah, finché tutto non sarà compiuto. Chi poi viola anche uno solo di questi comandamenti, anche piccolo, e così insegna agli uomini, sarà considerato un minimo nel Regno dei Cieli. Chi invece le osserverà e insegnerà agli uomini sarà considerato grande nel Regno dei Cieli”.[Vi]

*Ari Marcelo Solon è professore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'USP. Autore, tra gli altri, di libri, Percorsi di filosofia e scienza del diritto: connessione tedesca nello sviluppo della giustizia (Prismi).

 

Riferimenti


BAFF, Leonardo. San Francisco. la terra è rotonda, 5 ott. 2021. Disponibile a: https://dpp.cce.myftpupload.com/saofrancisco/?doing_wp_cron=1633452118.2700181007385253906250.

BOYARIN, Daniele. Il Vangelo Ebraico. Scopri le origini del cristianesimo. Tr. di S. Buttazzi. Roma: Castelvecchi, 2012.

NUOVO TESTAMENTO: Una lettera ebraica. Vangeli e Atti degli Apostolli. Tradotto e commentato da Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri. Roma: Castelvecchi, 2021.

 

note:


[I]NUOVO TESTAMENTO: Una lettera ebraica. Vangeli e Atti degli Apostolli. Traduzione e commento di Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri. Roma: Castelvecchi, 2021. pp. 9-10. Traduzione gratis.

[Ii]Vedi: BOYARIN, Daniel. Il Vangelo Ebraico. Scopri le origini del cristianesimo. Tr. di S. Buttazzi. Roma: Castelvecchi, 2012, pp. 132-136.

[Iii]Cfr. NUOVO TESTAMENTO: Una lettera ebraica. Vangeli e Atti degli Apostolli. Tradotto e commentato da Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri. Roma: Castelvecchi, 2021. p. 76.

[Iv] BAFF, Leonardo. San Francisco. la terra è rotonda, 5 ott. 2021. Disponibile a: https://dpp.cce.myftpupload.com/saofrancisco/?doing_wp_cron=1633452118.2700181007385253906250.

[V]NUOVO TESTAMENTO: Una lettera ebraica. Vangeli e Atti degli Apostolli. Tradotto e commentato da Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri. Roma: Castelvecchi, 2021. p. 49.

[Vi]NUOVO TESTAMENTO: Una lettera ebraica. Vangeli e Atti degli Apostolli. Tradotto e commentato da Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri. Roma: Castelvecchi, 2021. p. 322.

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