da WALNICE NOGUEIRA GALVÃO*
Re Artù divenne pop e fu associato a tutti i tipi di esoterismo e occultismo
Apparentemente Re Artù non esisteva, ma generò un opulento patrimonio letterario. E questo da quando è nato, o non è nato, al castello di Tintagel, nella Cornovaglia inglese, tra il V e il VI secolo più o meno.
Lentamente divenne pop e fu associato a tutti i tipi di esoterismo e occultismo. Esistono in Europa organizzazioni di druidi che svolgono rituali nelle foreste, sicuramente alla ricerca del Ramo d'Oro studiato da Frazer, ingrediente della pozione magica di Asterix.
L'International Arthurian Society, con sede in Inghilterra, riunisce seri esperti universitari con tesi di dottorato e libri pubblicati. Richard Wagner non ha potuto resistere e ha tradito la mitologia strettamente germanica durante la composizione dell'opera Parsifal, mettendo in gioco il Re Pescatore che sta morendo per una misteriosa ferita e le macchinazioni della maga Kundry.
Nel cinema, la saga arturiana proliferava e aveva di tutto, dal trattamento folle dei Monty Python a 007 di Sean Connery nei panni di Arthur. Ogni anno compaiono nuovi film con protagonisti il re, la regina Ginevra, il mago Merlino, la fata Morgana, Lancillotto del lago, Percival, Gawain o Galvão, Galahad, il castello di Camelot, la sede della corte, la spada Excalibur. Nel romanzo cavalleresco, le spade hanno il loro nome.
Al Louvre si può ammirare la Joiosa, o Joyeuse, la spada di Carlo Magno che officiava la consacrazione dei re francesi. Ma Durindana, o Durandal, di Roldão in Canzone di Rolando, purtroppo è andato perduto. Da lì ai fumetti e ai videogiochi il passo è stato un passo.
La saga di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda appartiene a quella che gli studi letterari chiamano la “materia di Britannia”, uno dei due grandi cicli di romanzi cavallereschi in prosa fioriti nel Medioevo, soprattutto tra XII e XIV secolo. L’altro grande ciclo appartiene, naturalmente, a Carlo Magno e ai Dodici Pari di Francia, ed è chiamato “materia carolingia” (o “di Francia”),
Quest'ultimo ha avuto una sopravvivenza inaspettata nell'entroterra brasiliano, essendo uno dei soggetti preferiti del romanticismo cordel. Un terzo ciclo, meno patinato, tratta materiale “classico” o greco-latino.
E la foresta di Broceliande, allora, come ne è uscita?La ricerca del Santo Graal inglese e sei finito in Francia?
Deve essere andato d'accordo con la cornamusa, che sembra essere, ma non è, una caratteristica degli scozzesi. Al contrario, appare in molti luoghi, soprattutto quelli associati alle lingue celtiche o gaeliche. Poco si sa dei Celti menzionati da Giulio Cesare nel Dal bel Gallico, che li identifica con i Galli. Sono popoli barbari, cioè europei che formeranno l'Europa e parlano lingue vernacolari, provenienti dalla mescolanza di lingue latine e indoeuropee.
Troviamo quindi la cornamusa in Galles, Irlanda, in alcuni angoli della Spagna (Galizia), del Portogallo (Trás-os-Montes) o dell'Italia e persino sull'isola greca di Creta. Se, arrivando a un convegno a Rennes, capitale della Bretagna, si viene sorpresi dagli zampognari che guidano una ciranda, proprio lì per strada, la cosa migliore da fare è unirsi alle danze.
La Bretagna è una provincia francese, dove vivono i britannici, e la Gran Bretagna è un paese dove vivono i britannici. Le migrazioni dal secondo al primo portarono l'insediamento. Ma gli scambi furono altri: Guglielmo il Conquistatore non era britannico, ma semplicemente un vicino normanno, e conquistò l'Inghilterra nel 1066. Detto questo, la Bretagna, e quindi la Francia, rivendica anche Re Artù e la richiesta del Santo Graal – e non solo le cornamuse.
Nell'imponente bosco di querce di Broceliande, in Bretagna, si trova la tomba di Merlino, il mago, un grande personaggio, consigliere di Re Artù. Come abbia saltato il Canale della Manica e si sia seppellito in Francia è una storia mal raccontata, anche per un mago. Potrebbe essere arrivato durante le migrazioni? La tomba non è altro che pietre accatastate, disposte in modo tale da lasciare delle fessure, dove è consuetudine inserire bigliettini con richieste a Merlino.
Oltre alla meravigliosa foresta e alla tomba, c'è anche un lago dove si trova una cattedrale sommersa. Se sei fortunato, sentirai il rintocco delle campane, un po' attutito dalle tonnellate d'acqua, ovviamente. Fu da lei che Debussy trasse ispirazione per comporre La cattedrale racchiude.
*Walnice Nogueira Galvao Professore Emerito presso FFLCH presso USP. Autore, tra gli altri libri, di leggere e rileggere (Sesc\Ouro su Blu). [amzn.to/3ZboOZj]
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