Pandora

Vasilij Kandinskij, Composizione IX, 1936.
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da YVES SAN PAOLO*

Estratto dalla presentazione della nuova edizione, appena pubblicata, del romanzo di Henry James

Il conte Otto Vogelstein è il personaggio ideale per il “tema internazionale” che caratterizza alcuni racconti e romanzi di Henry James; è lo straniero che sale su una scatola di legno e metallo per attraversare l'Atlantico e scoprire le differenze tra americani ed europei. Fin dall'inizio ha ben stabilito il fatto che arriverà nella nuova terra come studioso dei costumi e della psicologia di questo popolo, contraddicendo costantemente le sue opinioni con ciò che sapeva in precedenza, cioè con ciò che sa dal suo mondo .

Ciò che Vogelstein conosceva in precedenza non è segnato solo dalle sue esperienze, ma anche da quelle dei suoi antenati, che lasciarono alla loro prole oltre al titolo di conte, anche una manciata di nozioni morali. Intriso di questo peso del passato dal quale non riesce a dissociarsi, Vogelstein cerca di comprendere i suoi oggetti di studio, riuscendo a malapena a inserirli in uno schema, per quanto ci provi, categorizzando a volte per “tipo”, a volte per “razza”. ”.

Quando incontra Miss Pandora Day durante il viaggio dall'altra parte dell'oceano, non riesce a definire con presupposti europei la ragazza che gli sembra completamente diversa da tutte le altre che ha conosciuto, nemmeno per somiglianza con quelle americane ragazze con cui era, aveva preso contatto qualche stagione prima, sempre in patria.

Tutta quella società gli appare in un modo particolare, e la penna di James è astuta nel dipingere una nazione che comincia a svilupparsi su concetti diversi da quelli che regolavano i rapporti europei. Qui emerge qualcosa della mitologia che circonda “l'essere americano” [essere americano, per essere precisi], la sua gente, la sua cultura, la psicologia delle persone che ci vivono, il suo desiderio di libertà in modo singolare, così ben rappresentato da la figura di Miss Pandora Day; la ragazza che apparentemente gestisce tutto da sola, anche se la signora Bonnycastle dice che loro, dell'élite di Washington, le danno spazio per crescere, a cui il signor Bonnycastle ribatte che c'è qualcosa dello sforzo della giovane donna.

Se Miss Day riesce a farsi strada e ad avere successo in questa giovane nazione, abbandonando il suo piccolo paese di origine e cercando le arie colte delle grandi città e dell'"alta società", c'è qualcosa del suo sforzo, ma c'è anche qualcosa di permissività che la circonda. James sembra lasciare aperti i dibattiti su questo punto, in modo che il suo lettore possa immergersi nel mezzo della narrazione e seguire da solo le orme dello straniero, scoprendo chi è questa ragazza che incanta la protagonista della narrazione, oppure piuttosto, colui che apre le strade per la narrazione, perché senza dubbio il protagonista di questa trama è Pandora Day.

Dagli occhi del conte Vogelstein, e dalla penna di James, non può sfuggire il punto di vista di ciò che l'America produce, il suo lato aperto, la signora Bonnycastle (nel suo nome troviamo già un riferimento di James al fatto che è una buona padrona di casa ) con la sua casa aperta a tutte le persone importanti di Washington, ospitando anche il neoeletto presidente; il gossip di Mrs. Dangerfield (anche nel nome già indicativo della sua personalità, un campo pericoloso), che avverte Vogelstein di prendersi un po' di spazio [away] da Miss Day; i neri oziosi, da poco liberati, che si aggirano lungo le sponde del fiume che Vogelstein naviga durante un picnic con Miss Day.

È un'America, sottolinea sottilmente James, che fa spazio ad alcune persone, ma c'è chi rimane ai margini – come il maggiordomo che sta alla porta della casa dove Miss Day rimane per qualche giorno – come i neri visto dai giovani tedeschi che sono sempre in questo aspetto di frontiera. La sottigliezza è uno dei suoi marchi di fabbrica, vedendo in un libro, in possesso di una sedia, o in un gesto fugace di uno dei suoi personaggi i segni più profondi non solo per quanto riguarda chi è quella figura, ma anche un riflesso dell'ambiente che abita.

*Yves San Paolo è un dottorando in Filosofia presso l'UFBA. è editore di Rivista Sisifo e autore del libro La metafisica della cinefilia (Fi Editore).

Riferimento


Enrico Giacomo. Pandora. Traduzione: Yves San Paolo. Amazon, Kindle, 2021.

 

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