da RICARDO ANTUNES*
Considerazioni sul libro postumo di István Mészáros, appena rilasciato
Con Oltre il Leviatano, István Mészáros intreccia una trilogia che trova i suoi primi contorni in La teoria dell'alienazione di Marx, acquista enorme densità e sviluppo in Oltre alla capitale ed è completato ora, in questo nuovo libro.
Nel corso della sua fitta produzione intellettuale, toccò a Mészáros sviluppare, tra i tanti spunti originali presenti nella sua ricchissima opera, un concetto che acquistava sempre più rilevanza: “sistema di riproduzione sociometabolica del capitale”. La sua ispirazione principale risale al Marx di La capitale, considerando che nella formulazione meszariana essa è divenuta decisiva e vitale, soprattutto quando l'intento è quello di ostacolare il capitale, le cui tendenze più nefaste si sono molto accentuate dallo scoppio della “crisi strutturale del capitale” – formulazione pionieristica elaborata da Mészáros alla fine degli anni '1960.
Attraverso queste concettualizzazioni (e molte altre che questo spazio non permette nemmeno di indicare), l'autore ha potuto avanzare in questa complessa formulazione: il sistema di riproduzione sociometabolico del capitale è strutturato e mantenuto sulla base di un treppiede – lavoro, capitale e stato – che lo ha trasformato in un potente sistema, totalizzante veramente totalitario.
La conclusione della sua densa analisi è caustica: l'eliminazione di questo complesso ingranaggio può essere raggiunta solo attraverso il estinzione dos tre elementi che strutturano il sistema del capitale. Questo perché, essendo ancora più potente del capitalismo, non è sufficiente eliminare um o anche due poli di questo tripode, poiché il complesso sociometabolico finisce per ricomporsi. Il caso dell'Unione Sovietica, ampiamente discusso dall'autore, è emblematico, e l'attuale esempio cinese è un ottimo laboratorio per “testarne” le piste analitiche.
nel premiato La teoria dell'alienazione in Marx, il lavoro salariato era inteso nei suoi elementi fondamentali, che non risultano da a determinazione ontologica inalterabile, ma come creazione storico-sociale del sistema del capitale, la cui divisione sociale gerarchica consolida l'eteronomia del lavoro rispetto al capitale.
Em Oltre al capitale, sua opera più potente di “quasi una vita”, Mészáros ha legato i punti centrali della sua ampia riflessione, presentando le connessioni e le interrelazioni presenti nel sistema di riproduzione sociometabolica del capitale, che ha finito per trasformarlo in un ingranaggio la cui proceduralità è imposta espansionista, irrimediabilmente distruttivo e, al limite, incontrollabile.
La completa tragedia del mondo di oggi sembra essere una prova completa della forza del lavoro di Meszar. la devastazione di natura, lavoro e umanità parla da sé. La produzione sociale, che è nato con la genesi dell'umanità per soddisfare i suoi bisogni vitali, è completamente fagocitato dagli imperativi e dalle esigenze della vita.autoriproduzione del capitale, assicurato dal treppiede indicato. Ed è proprio per comprendere meglio il terzo pilastro – lo Stato – che Mészáros ha dedicato la sua ultima impresa intellettuale. Oltre al Leviatano, quindi, raggruppa questa monumentale trilogia.
Ho assistito, in innumerevoli conversazioni, incontri, discussioni e dialoghi che ho avuto con Mészáros in quasi 35 anni, alle sue prime elaborazioni, alle sue bozze disegnate a mano, alle numerose revisioni ed espansioni di quello che sarebbe stato il suo “ultimo libro”, come ripeteva . Progetto interrotto con la sua morte nell'ottobre 2017, quando stava ancora ultimando la prima parte della sua impresa. Vale la pena ricordare qui un'altra nota personale: questo progetto non è stato solo il suo ultimo desiderio, ma anche quello di Donatella, come mi ha confidato tante volte. Il suo compagno di una vita è sempre stato il suo primo lettore critico e che, ancora una volta, è stato determinante nel convincerlo dell'importanza di intraprendere, oggi, uno studio denso dello Stato.
Per avere una dimensione della proposta originaria, contemplava tre parti: “La sfida storica” (tre capitoli); “La dura realtà” (cinque capitoli) e “L'alternativa necessaria” (tre capitoli e conclusione). Oltre il Leviatano si tratta sostanzialmente della prima parte, che comprende anche il progetto originario dell'opera, oltre ad importanti appendici che indicano le linee ei percorsi che il progetto intendeva seguire. Pertanto, dovrebbe essere letto come un libro postumo, incompleto, che svela un'opera pionieristica, mai realizzata all'interno del marxismo, dopo Marx ed Engels, a causa della sua portata proiettata.
Mészáros ha preso come punto di partenza la prima critica materialista di Hegel, in cui Marx dimostrò che lo Stato non sarebbe mai stato a forma politica capace di superare le contraddizioni che sorgono all'interno della società civile, ma, al contrario, il perpetuare l'entità politica di dominio. Da quel momento iniziò a lavorare intensamente a quest'ultimo lavoro., tema la cui importanza ha riassunto così: “[…] una critica radicale dello Stato, nello spirito marxiano, con le sue implicazioni di vasta portata per l'estinzione dello Stato stesso, è un'esigenza letteralmente vitale del nostro tempo. Lo Stato […] non può fare altro che proteggere l'ordine socio-metabolico costituito, difenderlo a tutti i costi, indipendentemente dai pericoli per la sopravvivenza futura dell'umanità. Questa determinazione rappresenta un ostacolo grande come una montagna che non può essere ignorato quando si tenta la tanto necessaria trasformazione positiva delle nostre condizioni di esistenza”.
Scrivendo quest'opera, István Mészáros ci ha lasciato un'eredità intellettuale e anche una lezione di vita interamente dedicata alla ricerca di uguaglianza sostanziale, da emancipazione dell'umanità e l'urgenza di alternativa socialista.
Un'ultima nota necessaria: Oltre il Leviatano fa parte di un ampio sforzo che ha permesso l'incorporazione della Collezione István Mészáros, con circa 10 titoli – generosamente donati dall'autore nel giugno 2002, quando, dopo aver tenuto una conferenza nell'auditorium IFCH, ha annunciato pubblicamente l'assegnazione (Post mortem) dalla sua libreria – a Unicamp. Questa incorporazione è stata possibile grazie al supporto decisivo di Fapesp, dell'allora preside Marcelo Knobel, dei dipendenti e del ricercatore Murillo van der Laan, che hanno partecipato al progetto in tutte le sue fasi.
*Ricardo Antunes è professore di sociologia del lavoro presso IFCH-UNICAMP. Autore, tra gli altri libri, di Il privilegio della servitù (Boitempo).
Riferimento
István Meszaros. Oltre il Leviatano: critica dello Stato. Organizzazione: Giovanni Bellamy Foster. Traduzione: Nelio Schneider. San Paolo, Boitempo, 2021, 512 pagine.