da KENNETH DAVID JACKSON*
Lancio della prima antologia di giornalismo di Patrícia Galvão (Pagu)
Edusp annuncia l'uscita della prima antologia di giornalismo di Patrícia Galvão (Pagu), Parole di ribellione. Frutto di decenni di ricerche negli archivi, si apre con un'introduzione inedita di suo figlio, Geraldo Galvão Ferraz, scritta più di 10 anni fa appositamente per accompagnare questa raccolta di giornalismo.
L'antologia salva dall'oblio circa 200 colonne, che rappresentano trent'anni di commenti sulla politica, la società e la cultura brasiliana (1931-1961) da parte di una delle sue figure più vivide e celebrate. Il lettore potrà ancora una volta ascoltare l'inconfondibile voce di Pagu sulla politica, seguire la sua fedele dedizione ai suoi ideali, ascoltare la sua voce critica e ribelle, commentata da Carlos Drummond de Andrade, e seguire la sua visione sempre penetrante e compassionevole.
L'antologia anticipa l'uscita ePub della raccolta completa del giornalismo in quattro volumi, qui ampiamente rappresentata. Si apre con “Pagu e la politica”, dagli attacchi alla società modernista nelle colonne di “A Mulher do Povo” (1931), alla satira del “Kremilian Konstituinte” in Avanguardia socialista (1945-6), su temi quotidiani in colonne firmate ARIEL, pubblicato in un rumore (1942) e la lunga serie “Cor local” dal 1946 al 1954, firmata Pt.
Comprende i documenti del processo di Patricia davanti al Tribunale di Sicurezza Nazionale, dopo il suo ritorno in Francia (1936-40), così come la Risoluzione di espulsione del Partito Comunista dal Brasile (1939).
Patrícia Galvão si rivela nel giornalismo come una grande voce nel campo delle arti e della letteratura, paragonabile a Sérgio Milliet e ai suoi Diario critico. In colonne sorprendenti, Pagu parla di Clarice Lispector, Hilda Hilst, Drummond, Lima Barreto, Graciliano e Machado. Nelle arti, commentano, tra gli altri, Burle Marx, Segall, Cícero Dias, Portinari e Tarsila. È autrice delle prime rubriche in Brasile su Fernando Pessoa.
Negli anni Cinquanta si dedicò al teatro, scrivendo rubriche sia sul teatro mondiale che sulle opere che considerava le migliori del teatro nazionale, L'auto di Compadecida e Pagatore di promesse, che lui stesso definisce “il migliore in assoluto”. Commenta anche la messa in scena a Santos o San Paolo di opere di Beckett, Ionesco, Arrabal e Octavio Paz.
Nell’antologia dei grandi autori mondiali (1946-1961), il suo ultimo grande progetto, Pagu scelse e tradusse più di 100 autori – Joyce, Woolf, Faulkner, Bréton, Cocteau, Tzara, Mansfield – tra cui un racconto di Borges e, in un gesto d'avanguardia, racconto di King Shelter, nome che usava per i suoi romanzi polizieschi. E appare Patricia poetessa, con versi scritti negli ultimi anni, firmati Solange Sohl, scoperta e onorata da Augusto de Campos, che partecipa all'antologia con un nuovo testo.
L'antologia del giornalismo di Patrícia Galvão recupera una delle voci più originali nella costruzione del Brasile moderno, una delle sue figure più sofferenti e più resistenti. Con il giornalismo che ha praticato per 30 anni, Pagu racconta la sua azione politica e la sua ribellione, la satira e la parodia di tutto e di tutti, il teatro, l'apprezzamento dei grandi nomi della letteratura brasiliana e mondiale. Dopo il ritorno della democrazia con la fine della guerra, affina una visione educativa della cittadinanza, desiderando presentare al pubblico brasiliano i grandi nomi della letteratura mondiale del suo tempo, utilizzando le sue doti di traduttrice e intellettuale.
Tutto il giornalismo rivela un'enorme quantità di testi, che ritraggono la vita appassionata di Patrícia Galvão, confermando la sua fiducia nei suoi lettori e la sua dedizione alla lotta per formare un Brasile migliore, degno dei suoi ideali.
*Kennet David Jackson è professore alla Yale University, dove dirige l'area di studi portoghesi. Autore, tra gli altri libri, di Angeli cannibali: modernismo transatlantico e avanguardia brasiliana (Pietro Lang).
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