Chi è vivo alzi la mano

"Jazz" (1954), di Yoshida Chizuko.
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da DANIELE BRASILE*

Commento al libro di racconti di Maria Fernanda Elias Maglio

I tedeschi hanno coniato il termine Zeitgeist per definire lo spirito di un'epoca, nel XVIII secolo. Hegel ha sviluppato il concetto, sostenendo che ogni forma d'arte riflette il contesto sociale e culturale del periodo in cui è stata creata (in Filosofia della storia).

Se applichiamo questa idea alla letteratura brasiliana, concluderemo che diversi libri di Romanticismo, Realismo o Modernismo sono esempi molto rappresentativi del momento storico in cui sono emersi. Viste con la dovuta distanza critica e cronologica, e capovolgendo un po' il concetto, diremmo addirittura che le opere di maggior impatto hanno contribuito a plasmare lo spirito del loro tempo.

Non è un caso che la letteratura made in Brazil in questo XXI secolo abbia dei tratti in comune. La scrittura urgente, il calpestio intenzionale di alcune regole grammaticali, l'incorporazione della parola con il “contributo milionario di tutti gli errori”, la violenza come pratica, l'eliminazione di ogni forma di romanticismo, il discredito delle istituzioni, la denuncia del fallimento di lo Stato ei suoi meccanismi di controllo sociale, crudezza descrittiva, il tutto permeato da un diffuso nichilismo.

Certo, qua e là ci imbattiamo in autori che insistono su procedure realistiche, moderniste o addirittura romantiche, lavorando in formati letterari “classici”. Sempre più sono eccezioni, che non è un giudizio di valore, solo un'osservazione. Un realista descriverebbe come funziona una granata. Un modernista proverebbe a imitare l'esplosione. I postmodernisti descrivono i danni causati dalle schegge.

ma questo modus operandi tutto sommato, frammentato e angoscioso, contiene diverse insidie. Per non cadere nella fossa comune che spiana i tentativi letterari, le cronache di basso livello e le sfuriate sui social, servono manualità narrativa, fantasia e una chiara consapevolezza di dove si vuole arrivare in termini estetici.

Un esempio impressionante della potenza di questa nuova forma di scrittura è il recente libro di Maria Fernanda Elias Maglio, Chi è vivo alzi la mano. Il volume raccoglie 25 racconti in cui l'autore scopre un vaso di Pandora letterario dal quale non si esce indenni. Più che descrizioni crude, nervose e fortemente immaginifiche, lo scrittore offre un ventaglio tematico che va dai profughi che attraversano il mare su precarie imbarcazioni alla strage di Carandiru narrata dal punto di vista di uno scarafaggio. Poliziotti, mascalzoni, delinquenti, bambini perversi, alienati che agiscono come marionette in un'atmosfera da incubo, tra piccola borghesia e povertà assoluta.

La ricchezza della scrittura di Maria Fernanda ci fa continuare con ogni racconto, per quanto scioccante possa sembrare. Non è letteratura sadica, nel senso classico del termine, ma un'indagine sulle sfumature più oscure e patetiche dell'essere umano. Inevitabile ricordare che l'autore è un difensore d'ufficio, e si occupa professionalmente di persone povere che stanno scontando la pena. È ragionevole presumere che buona parte di ciò che sente dai suoi clienti diventi un ingrediente della sua produzione di fiction.

Ma non è solo una giornalista del giorno del giudizio, tutt'altro! Maria Fernanda Maglio Lascia intravedere una scintilla di speranza in un incontro organizzato nel centro di San Paolo, mostra la possibilità dell'amore ritrovato in una pasticceria, dipinge con ironia il rapporto dell'ex studente universitario che si mette in gioco con il titolare di un negozietto.

La scrittura dell'autrice si rivela sempre terribilmente umana, anche se la narratrice è una sedia elettrica, come nel racconto intitolato 636. Nell'insieme alterna sapientemente voci narranti, sviluppa personaggi che in poche righe catturano la nostra attenzione , e provoca riflessioni sulla miseria, la violenza, il destino, la sofferenza anonima, il male atavico, le perversioni quotidiane. O tempora! O costumi!

Impossibile lasciare indenne la letteratura di Maria Fernanda Elias Maglio.

* Daniele Brasile è uno scrittore, autore del romanzo seme di re (Penalux), sceneggiatore e regista televisivo, critico musicale e letterario.

Riferimento


Maria Fernanda Elias Maglio. Chi è vivo alzi la mano. San Paolo, editore Patuá, 2022, 230 pagine (https://amzn.to/3qulI5w).


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