da ANDERSON ALVES ESTEVES, FERNANDO MENDONÇA CAZZO & GRAZIELLE NAYARA FELÍCIO SILVA*
Presentazione da parte degli organizzatori del libro appena uscito
"Perché la realtà è nell'impossibile" (Clarice Lispector. Un apprendistato, o, Il libro dei piaceri).
Nel 1842, quando Marx sostenne che alcune delle caratteristiche del giornale Preussische Staats-Zeitung, apologeta del governo prussiano, consisteva nel "contare"[I] (nel senso di mera descrizione) e presentando statistiche, riteneva che la rivista infantilizzasse il pubblico in quanto si limitava all'attività pratico-sensoriale di captare qualcosa attraverso la mobilitazione dei sensi per, oggetto per oggetto, percepire e numerare le particolarità ; mitigava le emozioni dando pubblicità, di regola, ai numeri e non alle persone; ha convertito in superfluo potenziali operazioni intellettuali che trascendevano l'informazione quantitativa; postulò la regola della quantità come criterio per distinguere tra il meglio e il peggio. In effetti, la pubblicazione sottraeva alla sua metrica i legami tra il particolare e l'universale, scissi e resi invisibili dalla circoscritta esposizione all'immediato, al quantitativo e al superficiale.
Nel 1964, Herbert Marcuse espose il segno distintivo del discorso di una società opulenta che aveva imparato ad assolvere i suoi problemi attraverso l'offerta di consumo e che aveva programmato una frase per facilitare l'identificazione e l'unificazione di settori, un tempo in tensione e antagonisti: sia da un discorso che sottrae elementi anticonformisti; frasi abbreviate per rendere difficile al pensiero di addentrarsi in contenuti indesiderati, come operare con la sillabazione (“H-bomb”, “civic-military dinner”) e l'uso di acronimi (“NATO” può far passare inosservato il fatto che ci sia un'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico per dichiarare guerra a paesi non affiliati ad essa); impediva lo sviluppo dei suoi significati operando con la regola del sostantivo e respingeva dimostrazioni, qualificazioni e negazioni; contenuti isolati che disturbano l'ordine stabilito; ha riconciliato termini opposti attraverso la ben nota strategia orwelliana di definire qualcosa con il suo opposto; frasi ripetute più e più volte e linguaggio personificato ("È il 'tuo' deputato, la 'tua' autostrada, la 'tua' farmacia preferita, il 'tuo' giornale; è tradotto 'a te', invita 'te' ecc."[Ii]) per fissare ipnoticamente il contenuto e inghiottire la mente del pubblico. Insomma, l'universo della locuzione caratteristico dell'industria culturale opera nel senso di incatenare mediazioni e trascendenza, di incatenare la tensione tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, di non mobilitare la storia e la bidimensionalità del linguaggio per gestire il comportamento di persone secondo il gusto degli altri e non di se stesse.
Pertanto, e avvalendosi dei contributi dei suddetti pensatori, non solo descrivere, non solo presentare statistiche, non limitarsi al superficiale, non infantilizzare i lettori, non cancellare i legami tra il particolare e l'universale, non nascondere le tensioni, non eliminare i termini anticonformisti, non impedire al pensiero di trascendere le circoscrizioni di status quo e che non venga inghiottito dall'essere vittima della tattica dell'uso e dell'abuso di acronimi, sillabazione, personificazione, unificazione degli opposti, linguaggio ipnotico e orwelliano, il SINASEFE-SP (Unione nazionale dei servitori federali dell'istruzione di base, professionale e tecnologica - Sezione di San Paolo), in direzione opposta a quella delle agenzie di comunicazione borghesi, ha pubblicato un avviso pubblico,[Iii] nella prima metà del 2022, per invitare i ricercatori disposti a registrare la storia di questa unione, le varie prospettive che hanno collaborato alla sua costruzione, così come il movimento della classe operaia: si tratta di rispettare la storia, la pluralità, la qualità, l'argomentazione rigorosa e in - approfondimento del tempo proprio del discorso scientifico, dialettico e articolante tra teoria e prassi – sottraendo il discorso alle catene del negazionismo e della forma merce, Unionismo e SINASEFE-SP vol. IO sentiero,[Iv] inoltre, da una metrica che contribuisce alla liberazione della classe operaia anche in termini di esposizione teorica e viene strumentalizzata come una diffamazione contro l'azione perniciosa del tipo di società che è deleterio per il linguaggio, come, una volta, Octavio Paz, denunciò: “Quando una società è corrotta, la prima cosa che va in cancrena è la lingua".[V]
Alla base del discorso presentato nei capitoli seguenti, c'è la lotta dei lavoratori dell'IFSP (Istituto Federale di Educazione, Scienza e Tecnologia di San Paolo) che accumulando esperienze per lungo tempo, ha costruito un'associazione, nel 1982, e un sindacato, La stessa SINASEFE-SP, nel 1990:[Vi] nel frattempo si forgiava il sapere per tener conto della Storia nelle decisioni, per analizzare le congiunture e le loro correlazioni di forze, per radicare azioni sindacali con e tra la classe operaia e non solo per essa, per elaborare forme di rinvio e di reggimento che consolidare/aumentare la democrazia tra i partecipanti alla lotta.
Con questa tradizione e con lo spirito di registrare tale storia, di avviare una tradizione di ricerca su di essa e di collaborare alla formazione politico-sindacale della classe operaia, nonché di contribuire a costruire, anche in ambito teorico, la sua autoemancipazione , questo sindacato ha invitato gli Autori ad affrontare, con i tempi e gli approfondimenti propri della lotta dei lavoratori e non quelli praticati dall'industria culturale, temi quali l'analisi della congiuntura, le caratteristiche del sindacalismo e della stessa SINASEFE-SP, le sue azioni e le sue prospettive, i dialoghi sindacali tra di loro e con i movimenti sociali, le trasformazioni del mondo del lavoro, i tratti del servizio pubblico e dei segmenti rappresentati dal sindacato, e un profilo dell'IFSP rivolto alla classe operaia.
Nonostante le dimensioni delle attuali difficoltà situazionali – il colpo di stato del 2016 e le sue conseguenze; mandato di un governo che bilancia neoliberismo e autoritarismo; Pandemia di covid-19; attacchi sistematici all'istruzione, alla scienza e alla tecnologia; replica di modus operandi truculente dell'Esecutivo Federale nella gestione degli Istituti Federali (portarizzazione, svuotamento CONSUP e CONCAM…); legge; molteplici forme di molestia; vari tentativi di sovvertire i diritti dei dipendenti pubblici e di dare la caccia ai servizi alla popolazione, come l'imposizione del “Tetto della spesa pubblica”, il congelamento degli stipendi a cui erano sottoposte le carriere di servizio pubblico; tentativo di attuare una serie di altri oltraggi contro lo Stato Sociale, come PEC 32, PEC 206, azioni per attuare la Riforma della Scuola Superiore nell'ambito degli Istituti Federali, di “Riordino” (eufemismo per affettare) della rete, Ordinanza 983/2020, Istruzione normativa 08/2022-IFSP; cacciata del sindacato dalla sua sede storica –, le combattenti e i combattenti, tessitori di teoria e prassi, svilupparono la ricerca e sottoposero le loro opere al presente lavoro.
Infatti, Sindacalismo e SINASEFE-SP vol. IO è, di per sé, un pezzo di filosofia della prassi per sfuggire alle trappole ideologiche che pulsano nell'ordine attuale; è una diffamazione contro il capitale e che, con la ricerca e la lotta, è crivellata di concetti finalizzati all'autoemancipazione della classe operaia; i suoi capitoli combinano ed esprimono come gli autori svolgessero, ad esempio, le loro funzioni nei loro luoghi di lavoro al servizio della popolazione, nelle strade per “Fora, Bolsonaro” e ai loro tavoli di studio indagando come mettere in atto le potenzialità di emancipazione umana poste in latenza alla periferia del capitalismo.
Con soddisfazione e con la verve che solo la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici suscita, abbiamo accolto e pubblicato le proposte che si componevano dei capitoli che seguono, tutte legate da una semantica denotativa di ricercatori legati alla prassi, che ne qualifica la storia e che contribuisce con il pensiero e l'azione alla loro lunga marcia verso l'autoemancipazione. Si aggiunge che se, da un lato, i capitoli non sono espressivi delle posizioni della stessa SINASEFE-SP, del suo Coordinamento Funzionale e dei suoi vari Coordinamenti di Base, ma delle prospettive assunte dai suoi autori, dall'altro, i presenti scritti portare avanti uno schieramento per sottolineare la difesa della classe operaia e per costruire l'unità necessaria per la lotta.
Con questo spirito, abbiamo elencato i capitoli in modo da rispettare approcci tematici che aiutino il lettore a trarre vantaggio dalle collaborazioni che Autori e Autori hanno dato al pensiero e alla lotta. I primi cinque capitoli trattano la storia e l'organizzazione del SINASEFE a livello nazionale, statale e locale: in Le lotte sindacali del SINASEFE Nacional e la sua storia, Michelangelo Torres traccia un profilo panoramico delle lotte del SINASEFE Nacional, dalla sua fondazione al 2022; In Sul contesto politico della fondazione di SINASEFE-SP: insegnamenti per la riflessione, Hélio Sales Rios invita a riflettere sulla storia e le prerogative del sindacalismo costruito in Brasile e le implicazioni congiunturali per l'organizzazione, le prospettive e le azioni di SINASEFE-SP; In Una brevissima storia dello sciopero del 2011 al campus Sertãozinho dell'IFSP, Reinaldo Tronto si occupa dello sciopero del 2011, in particolare nell'ambito del campus Sertãozinho; In Sfide all'azione sindacale tra i lavoratori della pubblica istruzione in tempi di crisi: analisi delle prestazioni di SINASEFE-SP presso il campus IFSP Cubatão, Júlio Cesar Zandonadi e Ricardo Rodrigues Alves de Lima hanno svolto l'importante lavoro di raccolta di dati empirici che consente di diagnosticare la portata e i limiti del coordinamento di base e del coordinamento funzionale nell'ambito del CAMPUS Cubatao; InIl sindacalismo nell'educazione come strumento di organizzazione e di lotta collettiva dei lavoratori,João de Almeida Rego Campinho si occupa delle importanti questioni organizzative che sono fondamentali affinché le attività sindacali abbiano successo e, allo stesso tempo, democratiche.
Tra i capitoli dal VI al IX, ci sono contributi che mobilitano prospettive diverse per pensare allo statuto e alle trasformazioni del sindacalismo: in Oltre i limiti strutturali capitalistici riprodotti da un sindacato corporativista: elementi per una transizione di classe, Márcio Alves de Oliveira contrappone le concezioni corporative e classiste di unione e tesse un'analisi congiunturale delle crisi dell'accumulazione capitalista per chiarire che, per superarle, ci sono limiti nella prima concezione e portata nella seconda; In Critica pannekoekiana della burocrazia sindacale, Sidnei Reinaldo dos Santos si affida ai contributi di Pannekoek per evidenziare i limiti della forma sindacale (e la portata della forma consiliare) per l'avanzamento della lotta di classe; In Diritto statale e borghese e sindacalismo scolastico nel settore pubblico: una breve nota teorico-politica, Gustavo dos Santos Cintra Lima, seguendo un approccio althusseriano, invita a riflettere sulle caratteristiche del sindacalismo praticato nelle istituzioni educative pubbliche; In L'operaio non lavora in parlamento: riflessioni sulla filosofia politica di Mauricio Tragtenberg, Marcelo Phintener presenta gli importanti contributi dell'Autore brasiliano – che mobilita con successo diverse basi metodologiche – sul lavoro e le sue forme di lotta. Nel capitolo X, Gli impatti della pandemia sulle condizioni di lavoro dell'assistente sociale nella formazione professionale e tecnologica, Jéssica de Almeida Moreira Getão utilizza metodi quantitativi e qualitativi per valutare le implicazioni della pandemia sulle attività lavorative degli assistenti sociali nell'ambito dell'IFPR. Nel capitolo XI, Istituti federali e formazione degli insegnanti: uno sguardo al processo di espansione e interiorizzazione dei corsi di Licenza, Fanley Bertoti da Cunha, Fernanda Franzoni Pescumo, Kelma Cristina de Freitas e Ivan Luis dos Santos espongono le caratteristiche delle lauree negli Istituti federali e rafforzano la necessità che si identifichino con i bisogni della classe operaia e dei loro figli.
Possano arrivare nuovi combattimenti, nuove vittorie e nuovi volumi.
*Anderson Alves Esteves, dottore in filosofia presso PUC-SP, è professore presso l'Istituto Federale di San Paolo (IFSP).
*Fernando Mendonça Diamine, dottore in geografia dell'Unesp, è professore presso l'Istituto Federale di San Paolo (IFSP).
*Grazielle Nayara Felicio Silva, PhD in Social Work presso PUC-SP, è un assistente sociale presso l'Istituto Federale di San Paolo (IFSP).
Riferimento
Anderson Alves Esteves, Fernando Mendonça Heck e Grazielle Nayara Felício Silva (a cura di). Sindacalismo e SINASEFE-SP vol.. I. Jundiaí, editoriale Paco, 2023, 304 pagine (https://amzn.to/3OUu2nx).
note:
[I] MARX, K. libertà di stampa. Trans. di C. Schilling e J. Fonseca, Porto Alegre: L&PM, 2001, p. 11 (https://amzn.to/3OyuuHB).
[Ii] MARCUSE, H. One-Dimensional Man: Studi sull'ideologia della società industriale avanzata. Trans. di R. de Oliveira, DC Antunes e RC Silva. San Paolo: Edipro, 2015, p. 113 (https://amzn.to/47zLTIW).
[Iii] SINASEFE-SP. Disponibile in: https://sinasefesp.org.br/wp-content/uploads/2022/02/CHAMAMENTO-PARA-PUBLICACAO-DE-CAPITULO-NO-E-BOOK-SINDICALISMO-E-SINASEFE-SP-VOLUME-1_.pdf. Accesso il: 06-04-23.
[Iv] ESTEVES, AA; DIAVOLO, FM; SILVA, GN F (Org.). Unionismo e SINASEFE-SP volume I. Jundiaí (SP): Paco, 2023.
[V] PAZ, O. “El desarrollo y otros espejismos” In: Il labirinto della solitudine; data di pubblicazione; Torna nel labirinto della solitudine. 6a ed. Messico: FCE, 2019, pag. 288 (https://amzn.to/3QVL2fN).
[Vi] SINASEFE-SP. Disponibile in: https://sinasefesp.org.br/quem-somos/.
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