
Ucraina, Russia e Cina
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Tutto indica che non c'è modo di tornare indietro, né c'è modo di riportare il sistema mondiale alla sua situazione precedente, di completa supremazia eurocentrica
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Tutto indica che non c'è modo di tornare indietro, né c'è modo di riportare il sistema mondiale alla sua situazione precedente, di completa supremazia eurocentrica
Di JOSÉ LUÍS FIORI & WILLIAM NOZAKI:
L'ideologia liberale nasconde il ruolo centrale dello Stato nella storia e nella protezione e sviluppo delle principali economie mondiali
Di JOSÉ LUÍS FIORI & WILLIAM NOZAKI:
In Brasile, l'incompetenza militare è aggravata dalla sua sottomissione alla strategia militare e internazionale di un altro paese.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La crisi energetica, la scelta europea e la “svolta russa”
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Alla conferenza di Glasgow, un mondo teso e senza leader
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La “pace” si è rivelata la più grande delle utopie umane
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Gli uomini prendono coscienza e si liberano indagando se stessi
Di JOSÉ LUÍS FIORI: Il colpo di stato militare in Cile è stato un momento di cambiamento irreversibile nel pensiero critico e progressista nel continente
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La ricerca di un nuovo progetto di sviluppo per il Brasile dovrà partire da una nuova strategia di potenza internazionale
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La caduta di Kabul il 15 agosto 2021 non è stata una sorpresa.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Il nuovo ordine mondiale “cino-americano” nascerà infatti dall'altra parte della Cina, da una contesa durata 70 anni per il controllo dell'isola e dello Stretto di Taiwan.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Le strane sconfitte di un potere che continua ad espandersi e ad accumulare potere
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Nel suo destino: vivere con il successo della civiltà cinese.
JOSÉ LUÍS FIORI:
Veto americano al gasdotto baltico: imperativo geopolitico e concorrenza capitalista.
Di JOSÉ LUÍS FIORI: Il prezzo del petrolio sarà probabilmente influenzato da alcuni “inconvenienti geopolitici”
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Bolsonaro ha aperto la sua partita per quanto riguarda le Forze Armate, che faranno precipitare un processo di separazione tra il “gruppo in divisa” e il “gruppo in pigiama”
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Tutto indica che non c'è modo di tornare indietro, né c'è modo di riportare il sistema mondiale alla sua situazione precedente, di completa supremazia eurocentrica
Di JOSÉ LUÍS FIORI & WILLIAM NOZAKI:
L'ideologia liberale nasconde il ruolo centrale dello Stato nella storia e nella protezione e sviluppo delle principali economie mondiali
Di JOSÉ LUÍS FIORI & WILLIAM NOZAKI:
In Brasile, l'incompetenza militare è aggravata dalla sua sottomissione alla strategia militare e internazionale di un altro paese.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La crisi energetica, la scelta europea e la “svolta russa”
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Alla conferenza di Glasgow, un mondo teso e senza leader
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La “pace” si è rivelata la più grande delle utopie umane
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Gli uomini prendono coscienza e si liberano indagando se stessi
Di JOSÉ LUÍS FIORI: Il colpo di stato militare in Cile è stato un momento di cambiamento irreversibile nel pensiero critico e progressista nel continente
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La ricerca di un nuovo progetto di sviluppo per il Brasile dovrà partire da una nuova strategia di potenza internazionale
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
La caduta di Kabul il 15 agosto 2021 non è stata una sorpresa.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Il nuovo ordine mondiale “cino-americano” nascerà infatti dall'altra parte della Cina, da una contesa durata 70 anni per il controllo dell'isola e dello Stretto di Taiwan.
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Le strane sconfitte di un potere che continua ad espandersi e ad accumulare potere
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Nel suo destino: vivere con il successo della civiltà cinese.
JOSÉ LUÍS FIORI:
Veto americano al gasdotto baltico: imperativo geopolitico e concorrenza capitalista.
Di JOSÉ LUÍS FIORI: Il prezzo del petrolio sarà probabilmente influenzato da alcuni “inconvenienti geopolitici”
Di JOSÉ LUÍS FIORI:
Bolsonaro ha aperto la sua partita per quanto riguarda le Forze Armate, che faranno precipitare un processo di separazione tra il “gruppo in divisa” e il “gruppo in pigiama”