Theodor Adorno & Walter Benjamin — intorno ad un'amicizia elettiva

Lin Barrie, Libertà, 2020
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da WAGNER CAMPOS*

Commento al libro Lucyane De Moraes

1.

Theodor Adorno e Walter Benjamin - attorno ad un’amicizia elettiva presenta con sensibilità lo stretto rapporto tra due dei pensatori più emblematici del XX secolo, solidificato nel tempo attraverso un fruttuoso scambio epistolare, affrontando temi come tradizione e modernità; arte e cultura; società e comunicazione di massa.

Rispondendo a una riconosciuta richiesta del pubblico per le opere di Theodor Adorno e Walter Benjamin, la sfida della pubblicazione è quella di gettare un'altra luce su questo rapporto - più generoso e collaborativo - rivelando un'amicizia che, caratterizzata dal pensiero dialettico, non solo tollera profonde differenze teoriche, ma ma rende possibile la convergenza su se stessi.

Attraverso storie e ricordi, il volume rende giustizia al percorso di un sodalizio unico e irripetibile e fa i conti con la collaborazione e la reciproca solidarietà di entrambi. Se il libro si potesse riassumere in una sola frase, sarebbe: una cartografia degli affetti.

Lucyane De Moraes, studiosa di fenomeni socioculturali legati alla ricezione critica delle recenti tecnologie digitali, rivela nel suo libro un'amicizia chiaramente segnata da generosità e sincerità intellettuale, una complicità raccontata nelle righe e tra le righe di uno scambio epistolare, conclusosi fino a trasformarsi in veri e propri documenti autobiografici. Ed è dall'apprezzamento di questa corrispondenza che Lucyane De Moraes ricostruisce il dialogo creativo tra i due filosofi in un libero esercizio di pensiero critico, che sottolinea l'attualità e l'originalità del loro lavoro.

Il grande merito dell'autrice riguarda la sua capacità di sintesi e di indagine, soprattutto per aver considerato il compito scientifico di portare avanti un'interpretazione critica del carteggio dei filosofi-amici, espressa con ammirazione e fiducia reciproca. Nelle parole di Mário Vieira de Carvalho, “l’eredità teorica di Adorno e Benjamin è inseparabile dall’amicizia tra loro, un’amicizia che, sul piano intellettuale, si traduceva nella reciproca mediazione dei rispettivi angoli di approccio, o, in altri parole, una dialettica di complementarietà che certamente contribuisce non poco a mantenerla viva e dinamica, continuamente rinnovata nelle sue potenzialità critiche”.

Un'altra discussione rilevante portata avanti dall'autore riguarda il difficile contesto storico segnato dall'ascesa del nazifascismo, un periodo inquietante nella storia europea in tempi difficili di guerra. In questa prospettiva, il libro affronta aspetti peculiari di una Germania all'epoca devastata da una tradizione antidemocratica e segnata da catastrofi, tra cui l'impossibilità concreta di realizzare la libertà umana, sfondo emblematico che costituisce la base per la riflessione dell'autore.

Le informazioni esposte si basavano su resoconti d’epoca (con enfasi sulle trasformazioni avvenute nello scenario delle pratiche politico-culturali), nella prospettiva di quello che Adorno chiamava criticamente il “corso del mondo” e che Benjamin, a sua volta, chiamò come “esperienza vissuta” (Esperienza), si opponeva soprattutto alla necessità di una “esperienza autentica” (Esperienza).

Attraverso il montaggio di scritti originali, il percorso scelto da Lucyane De Moraes, che copre una parte significativa di ciò che circonda il rapporto tra Adorno e Benjamin, si è basato su commenti registrati attraverso documenti — tra cui appunti di vita quotidiana, storia e collaborazione di personalità, artisti e intellettuali – e lettere di amici-interlocutori che hanno mantenuto il dialogo con loro. Analizzando le missive, l'autore non solo intreccia e approfondisce considerazioni sulla produzione letterario-filosofica dei pensatori, ma ripercorre momenti importanti delle loro storie, dei ricordi e del dibattito sostenuto da entrambi.

Tra gli altri contributi significativi, De Moraes evidenzia un’amicizia elettiva che poteva esprimersi a vari livelli, superando di gran lunga l’ambito della formale collaborazione critico-teorica, fugando anche non pochi malintesi al riguardo. Dopo questo libro nessuno potrà più nascondersi dietro un'idea forgiata di polarizzazione tra amici, un presupposto senza alcuna base di sostegno che, come giustamente sottolinea l'autore, non trova eco in termini di indagine scientifica.

Mentre Lucyane De Moraes sottolinea il rapporto tra Adorno e Benjamin in senso qualificato e affronta allo stesso tempo punti centrali dell'eredità teorica di entrambi, i suoi sforzi di ricerca riescono a dimostrare chiaramente lo stretto legame personale e la forza costitutiva della dialettica dei filosofi pensiero: diverso, ma non divergente.

In questa prospettiva, il libro presenta temi particolarmente cari ad Adorno e Benjamin, preparati sotto forma di saggi – la cui formazione delle argomentazioni (tra il tutto e le parti) non è affrontata in modo conclusivo –, consentendo all'autore di dialogare con Adorno e Benjamin. solo concettualmente, ma anche metodologicamente. Come riferisce Adorno nel suo testo Caratterizzazione di Walter Benjamin, “il saggio come forma, consiste nel contemplare la capacità, la storia, le manifestazioni dello spirito oggettivo, la cultura, come se fossero natura” o come dice lo stesso filosofo nella sua Saggio come forma, «la prova procede così, con metodo, senza metodo».

2.

Oltre alla Nota introduttiva (ricca di notizie storiche) e alla Nota sui materiali utilizzati nell'edizione (che evidenziano i criteri documentari utilizzati dall'autore), il volume è composto da cinque parti principali che riassumono temi filosofici presentati sia in un rapporto armonico o in un campo di tensioni e forze.

A queste parti si aggiunge un'appendice con cronologie molto utili delle vite e delle opere dei pensatori. Degna di nota è anche la traduzione in portoghese dell'autore delle lettere scambiate da Gershom Scholem e Hannah Arendt con Adorno, relative al patrimonio di Benjamin. Completano il volume la presentazione originale di Bruno Pucci e l'illuminante Postfazione di Mário Vieira de Carvalho.

Da sottolineare l'uso appropriato e complementare delle note a piè di pagina, dove l'autrice esprime la propria preoccupazione didattico-formativa attraverso l'impegno nell'indagine scientifica e nel chiarimento di punti dubbi e sconosciuti, consentendo anche un'immagine puntuale dei relativi debiti intellettuali.

La bibliografia di riferimento risponde a questa stessa prospettiva, elaborata con fedeltà storica e coerenza sociologica e filosofica. D'ora in poi, chiunque intenda studiare scientificamente gli scritti di entrambi i pensatori non potrà prescindere da questa bibliografia, allo stesso modo in cui il contenuto del libro si rivela indispensabile per chi si dedica al poliedrico repertorio concettuale di Adorno. e Beniamino.

Si tratta di un'opera storico-documentaria, che affascina sia gli studiosi che il comune lettore di lingua portoghese, e che riporta alla luce dati biografici ancora poco conosciuti al grande pubblico. Nelle parole di Bruno Pucci, “i lettori rimarranno incantati dall'amicizia elettiva, dall'aiuto reciproco, dalla presenza dell'uno nella vita e negli scritti dell'altro, in particolare Adorno, che ebbe la felicità di vivere più a lungo e portò avanti scritti i suoi insegnamenti”. , concetti e, soprattutto, la presenza dialogica e critica dell'amico”.

Il libro è, quindi, un invito al lettore che voglia avventurarsi nell'apprezzamento dei contenuti trattati dagli amici-filosofi, sia nel ricordo dei loro primi scritti che nelle tracce delle loro teorie, consentendo di ricostruire insieme con l'autore la storia dell'amicizia, del sodalizio intellettuale e soprattutto l'eredità teorico-critica di entrambi, considerata uno strumento imprescindibile per i tempi attuali.

Theodor Adorno & Walter Benjamin — intorno ad un'amicizia elettiva È un'opera la cui lettura vale la pena non solo per l'ampiezza della ricerca svolta e il modo espressivo con cui l'autrice affronta l'argomento, ma anche per l'accuratezza delle collocazioni e la raffinatezza del suo linguaggio.

*Wagner Campos è ccompositore, ricercatore e musicista. Laureato in direzione d'orchestra presso l'UNIRIO (Università Federale dello Stato di Rio de Janeiro).

Luciane De Moraes. Theodor Adorno & Walter Benjamin — Intorno ad un'amicizia elettiva. San Paolo: Edições 70, 2023, 228 pagine. [https://amzn.to/3xnefsv]


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