da Walnice Nogueira Galvao*
Commento alla biografia di Lamartine Babo, di Suetônio Soares Valença.
Una vita come quella di Lamartine Babo, il più grande compositore di canzoni carnevalesche che sia mai esistito, non poteva che fruttare questo volume di 900 pagine, intitolato Tra-la-lá. Conosciuto con il soprannome di Lalá, la sua irrefrenabile vitalità, la sua voglia di divertirsi, la sua creatività che non si fermava nemmeno quando dormiva, il suo rapporto d'amore unico con la città di Rio de Janeiro, la sua frenesia di saltare il carnevale vestita da “Vedova” : tutto ciò parla di sconfinata esuberanza e richiede molte pagine per essere scambiate in piccoli numeri.
Inoltre, l'autore della biografia, Suetônio Soares Valença, ha dedicato la propria vita a questo progetto, affidando ai posteri un'opera modello. Dettagliate ricerche d'archivio sulla vita e l'opera di Lalá, oltre alla discografia, il libro comprende anche molti ritagli di documentazione mancante e ora recuperata, con testi del biografo e altri su di lui, a cui si aggiunge una profusione di illustrazioni, foto , disegni e caricature della sua silhouette sottile. Dobbiamo a Funarte la squisita edizione.
Tanto merita l'autore di quella che può essere chiamata la marchinha das marchinhas: “I tuoi capelli non negano”, fino ad oggi suonata e cantata in tutti i carnevali.
Da queste pagine emana un'evocazione della vita bohémien della capitale Rio de Janeiro, quando, a quanto pare, i bohémien vivevano in baldoria, sebbene lavorassero come brughiere per guadagnarsi da vivere. Lalá aveva dieci lavori, scriveva per teatri di riviste ed era un attore sul palcoscenico, componeva inni per le principali squadre di calcio di Rio, teneva un programma radiofonico quotidiano e una rubrica sui giornali, era un intrattenitore di auditorium, viaggiava per esibirsi in eventi in cui cantava, ballava e recitato in scenette. Nonostante questo, lui ei suoi amici di samba festeggiavano tutto il tempo.
Questo straordinario compositore – tra l'altro bianco – è stato per tutta la vita una figura di spicco del carnevale di Rio, successo dopo successo. Le sue composizioni furono presto cantate da tutta la città. Dopo aver fatto una carriera iniziale nel teatro di rivista, dove era noto per la verve inventiva dei testi con giochi di parole e battute, era anche un buon musicista sin da bambino.
Con l'espansione e la divulgazione della radio, divenne noto come emittente radiofonica, con un proprio programma in stile musicale-umoristico, dove cantava, raccontava aneddoti e dava occasione ad altre figure. In quel periodo divenne anche giornalista. Ha lavorato per case discografiche come produttore discografico, ha recitato in diversi film e in spettacoli teatrali. Avrebbe comunque fatto carriera come conduttore televisivo.
È senza dubbio, di gran lunga, il compositore più abbondante di canzoni per carnevale, sebbene non si limitasse solo alla musica da marcia o solo al carnevale. Si è cimentato, e con successo, in tutti i generi, dal valzer al tango, dal fox-trot al samba-canção, dalla marcia-rancho al cetriolino, dall'inno religioso all'operetta, in circa trecento brani, o forse anche di più . . La grazia, lo swing, la malizia, la finezza delle sue composizioni furono per sempre incomparabili.
Venendo alla satira, le sue marchinhas criticano i costumi della vita quotidiana a Rio. Non ha perdonato le esagerazioni della moda, sia maschile che femminile, il cattivo comportamento, la condotta scandalosa. Ma ha sempre esaltato la bellezza delle donne, lodandola come mulatta, o bionda, o mora: democraticamente, tutti meritavano il suo corteggiamento. Era anche dedito a sciocchezze e sciocchezze. Tra i tanti esempi spicca la marchinha che prega: “Chi ha inventato il Brasile?/ Era Seu Cabral, era Seu Cabral/ Il 21 aprile/ Due mesi dopo Carnevale”.
Il titolo del libro deriva da un gioco di parole creato dallo stesso Lamartine, fondendo il suo soprannome Lalá con la suggestione musicale di una melodia senza parole, veicolata dal verbo to trautear. Un compositore di tale rilevanza merita sia la sua reputazione che questo insolito omaggio.
*Walnice Nogueira Galvao è professore emerito presso FFLCH-USP.
RIFERIMENTI
Tra La Lá – Suetônio Soares Valença e Presentazione di Nássara – Funarte 1981 – 1°. Edizione (https://amzn.to/3E4BuY4)