da MARCELLO AITH*
L'ordine di detenzione preventiva del generale è conforme alle disposizioni legali e costituzionali applicabili
Sabato mattina (14 dicembre), la polizia federale ha arrestato il generale Walter Braga Netto, ex ministro della Difesa (da marzo 2021 ad aprile 2022) ed ex candidato alla vicepresidenza di Jair Bolsonaro sulla lista 2022 oggetto dell'indagine che indaga su un colpo di stato d 'état plot. Il PF ha effettuato perquisizioni anche nella sua residenza, a Rio de Janeiro. I mandati di arresto preventivo e di perquisizione e sequestro sono stati emessi dal ministro della Corte Suprema Federale (STF) Alexandre de Moraes, sulla base del presunto ostacolo alle indagini.
Secondo le indagini, Braga Netto avrebbe contattato Mauro Cid per avere informazioni sui dati riservati del patteggiamento. Avendo accesso a questi dati, il generale avrebbe cercato di interferire nelle indagini. È uno degli imputati nell'inchiesta sul tentato colpo di stato avvenuto l'8 gennaio 2023.
L'arresto è giustificato?
La detenzione preventiva è una misura cautelare prevista dal Codice di procedura penale (CPP), intesa a garantire l'ordine pubblico ed economico, l'indagine penale o l'applicazione del diritto penale. Si tratta di un'eccezione al principio di presunzione di innocenza e, pertanto, la sua attuazione richiede il rigoroso rispetto delle norme giuridiche e costituzionali.
L'articolo 312 del CPP stabilisce che la carcerazione preventiva può essere disposta nei seguenti casi: (i) Garanzia dell'ordine pubblico ed economico: quando esiste il rischio che l'imputato continui a commettere crimini, nuocendo alla pace sociale o all'economia; (ii) Comodità delle indagini penali: garantire che il processo penale non venga indebitamente interferito; (iii) Garantire l'applicazione del diritto penale: quando esiste un rischio di fuga che rende irrealizzabile l'applicazione della pena.
La Costituzione federale del 1988, all'articolo 5, punto LXI, stabilisce che nessuno sarà arrestato se non in flagranza di reato o con ordine scritto e motivato dell'autorità giudiziaria competente. Pertanto, la detenzione preventiva deve essere debitamente giustificata, nel rispetto dei diritti e delle garanzie fondamentali dell’imputato, ed essere applicata solo quando le altre misure cautelari non sono sufficienti.
L'ostruzione del procedimento probatorio è uno dei motivi più rilevanti per disporre la carcerazione preventiva. Si verifica quando la persona indagata cerca di ostacolare o impedire la raccolta delle prove, minacciando testimoni o distruggendo prove. Questo comportamento compromette non solo l’andamento del processo, ma il funzionamento stesso della giustizia.
Per giustificare la carcerazione preventiva, il rischio dell’istruzione probatoria deve essere contemporaneo, cioè basato su prove attuali e concrete. La contemporaneità garantisce la proporzionalità e l'adeguatezza del provvedimento al contesto dei fatti.
Il decreto di custodia cautelare dipende anche dall'impossibilità di applicazione di misure cautelari alternative, previste dall'articolo 282, comma 6, combinato con l'articolo 319 del CPP. Pertanto, la detenzione preventiva è una misura estrema e deve essere utilizzata con prudenza e nel rigoroso rispetto delle norme legali e costituzionali.
Secondo la decisione della STF, “dagli elementi portati al fascicolo dall'autorità di polizia emerge l'azione efficace degli indagati di ostacolare le indagini in corso, ottenendo dati riservati nell'ambito di un patteggiamento, la cui scoperta è stata possibile solo a causa all'esecuzione dei provvedimenti di perquisizione e sequestro preventivamente autorizzati da questa Suprema Corte”.
Inoltre, presso la sede del Partito Liberale sono stati sequestrati documenti dai quali risulta che gli indagati avevano esercitato pressioni su Mauro Cid, tramite il padre, per ottenere informazioni sul contenuto delle sue dichiarazioni e per evitare che la sua partecipazione ai delitti venisse pienamente rivelata.
Un altro punto rilevante evidenziato dal PF è l'esistenza di prove solide del fatto che Braga Netto abbia contribuito alla pianificazione e all'esecuzione di un colpo di stato, che non si è concretizzato a causa di fattori esterni. Dall'inchiesta è inoltre emerso che il generale aveva consegnato più di 100mila reais in una borsa di vino per finanziare le azioni del gruppo noto come “Kids Pretos”, che faceva parte del piano del colpo di stato.
Nel caso specifico sussistono i presupposti per la carcerazione preventiva del generale Braga Netto. Entrambi i offesa criminale (indizi di paternità e materialità) e il periculum in mora (rischio di continuità criminale o di ingerenza nelle indagini) sono stati esaustivamente dimostrati, secondo le prove presentate dalla Polizia Federale.
Pertanto, il decreto di carcerazione preventiva, fondato sulla necessità di garantire l'indagine penale ed evitare intralci alla giustizia, è conforme alle disposizioni giuridiche e costituzionali applicabili.
*Marcello Aith è un avvocato penalista con un master in diritto penale presso la PUC-SP.
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